Capitolo 20

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Per quanto il mio corpo desideri ardentemente questo contatto e per quanto il mio cuore mi chieda di non negarmelo, devo prima essere certa di una cosa.
Il suo viso si avvicina sempre più al mio ma basta che le mie dita si chiudano intorno ai suoi polsi affinché lui si arresti di colpo.
Non sembra arrabbiato e continua a guardarmi le labbra mordendosi le sue. Mi sento davvero un'idiota per averlo fermato.

"Non dirmi che non hai voglia di baciarmi perché proprio non ci credo" mi sussurra con una voce più roca del solito accarezzandomi gli zigomi con i pollici.
Arrossisco per la sua dimanda diretta e mai mi sognerei di rispondere ad alta voce così mi limito a scuotere piano la testa.
"Volevo essere sicura che tu non sia più arrabbiato con me".
"Lo sono ancora in realtà però la tua spiegazione mi ha calmato un pò. Mi sa che abbiamo sbagliato entrambi: io ad insistere tanto senza parlarti e tu a ostinarti a non permettermi di prendermi cura di te."
Mi parla con un tono talmente dolce e rassicurante che la mia mente pensa subito a quanto sarebbe bello addormentarsi nello stesso letto mentre lui mi culla sussurrandomi qualcosa all'orecchio e so per certo che quella sarebbe una notte senza incubi.
"Quindi, se mi dai il permesso, ora, vorrei proprio scoprire che sapore hai". Il suo sguardo non lascia spazio a fraintendimenti e ho la sensazione che non mi lascerà andare tanto facilmente. Gli si legge in faccia quanto desideri questo contatto e io mi sento un pò intimidita perché è qualcosa che non ho mai provato e allo stesso tempo questa voglia è nata all'improvviso e in maniera tanto prepotente che mi spaventa. Mi guarda dritto negli occhi e mi chiedo cosa riesca a leggerci dentro, se riesce a capire l'intensità di quello che sento per lui.
Anche se non vorrei, sono costretta a fermarlo di nuovo: devo essere sincera e dirgli che sono completamente inesperta sotto ogni punto di vista. È giusto che lui lo sappia anche se questo potrebbe deluderlo.
"Isaac devo dirti un'altra cosa" sussurro mortificata.
Non ricevo risposta ma per fortuna non scorgo irritazione nel suo sguardo.
"Tutto quello che vuoi" alla fine si decide a ribattere.
"Ecco... io... in realtà non... non... io non ho... -sposto continuamente i miei occhi in ogni punto della stanza senza soffermarmi per più di un istante sullo stesso oggetto- io non ho mai baciato nessuno". Sputo fuori alla fine.
Serro le palpebre in attesa della sua risata ma non arriva. Il movimento delle sue dita sulle mie guance mi segnala che posso aprire di nuovo gli occhi e quando lo faccio, mi ritrovo davanti Isaac con un sorriso a 32 denti e un'espressione ancora più dolce della precedente.
"E questo ti preoccupava?"
"Beh tu hai avuto già altre esperienze"
"Sarà un piacere dimostrarti quanto posso farti stare bene e quanto tu sei in grado di far star bene me". Queste parole cariche di sottintesi e promesse, mi mandano il cervello fuori controllo e per fortuna sono seduta altrimenti mi sarei ritrovata svenuta sul pavimento.

"Altre questioni da sollevare?" Mi chiede e il suo sguardo torna a concentrarsi sulle mie labbra facendo scomparire la dolcezza per sostituirla con desiderio puro.
Mi limito a scuotere la testa e in un attimo mi ritrovo catapultata a cavalcioni su di lui che poggia le spalle allo schienale del divano.
Le mie mani sono sulle sue spalle e le sue sui miei fianchi. Sono certa che i miei occhi siano spalancati per l'incredulità e il mio primo pensiero è quello di scendere. Ma Isaac non la pensa allo stesso modo perché con la sola forza delle braccia mi inchioda sulle sue gambe.
"Tu non ti muovi di qui" afferma deciso e un calore improvviso si fa spazio dentro di me per il tono che ha usato.
"Potresti stancarti, non sono così leggera" borbotto cercando di far pressione sulle sue spalle per farmi lasciare ma lui non ci pensa proprio.
"Questo discorso lo affrontiamo un'altra volta. Non sono più disposto a veder muovere le tue labbra a meno che non sia sulle mie" mi dice accompagnando le sue parole con la risalita delle sue mani a dita aperte sulla mia schiena. Quando una è perfettamente al centro e l'altra dietro la nuca mi avvicina a sé mentre io rafforzo la presa su di lui.
Quando ormai le sue labbra sono a pochi centimetri dalle mie lo vedo chiudere gli occhi e dopo essermi beata un attimo di questa piacevole visione, faccio lo stesso.
Nel momento in cui le sue labbra pressano sulle mie, la mia mente si proietta in un'altra dimensione e faccio fatica a scacciare il desiderio di passare il resto della mia vita in braccio a lui.
All'inizio il contatto è breve: un semplice bacio a stampo che mi lascia insoddisfatta e vogliosa di ripetere l'esperienza e, magari, approfondirla. Ripete lo stesso gesto altre tre volte e ogni volta lo prolunga un pò permettendomi di sentire la consistenza morbida delle sue labbra e il calore del suo respiro. Quando mi bacia per la quinta volta, non si stacca più: sento che scorre lungo la mia bocca e la tensione dei suoi muscoli mi fa capire che si sta trattenendo e io vorrei solo dirgli che è tutto perfetto così com'è e che accetterei tutto quello che vorrebbe darmi.
Una scossa percorre interamente la mia colonna vertebrale quando la sua lingua sfiora la linea di congiunzione delle mie labbra scorrendo da un lato all'altro e ripetendo il gesto in verso contrario. Questa sensazione mi fa aggrappare più forte alle sue spalle mentre lui riprende i dolci baci a stampo che io cerco di ricambiare al meglio per non sembrare troppo goffa.

Il nuovo contatto della sua lingua con le mie labbra, però, è troppo e spalanco un pò la bocca solo per lasciar fuoriuscire un mugolio.
La mano che prima era sulla mia schiena si sposta sulla mia coscia stringendola leggermente e non perde tempo ad approfondire il bacio.
Per un attimo resto interdetta quando le nostre lingue si incontrano per la prima volta e ripenso a tutti i romanzi che ho letto in cui la protagonista raccontava dei baci che sapevano di menta, caffè o fumo. Se dovessi descrivere il sapore di Isaac, direi che sa di Isaac. Punto.
Dopo qualche istante, decido di ricambiare il bacio e ripetere i movimenti e le magie che lui sta facendo alla mia bocca. Ci studiamo, curiosi di scoprire le reazioni dell'altro e non so quanto passa prima che l'aria nei miei polmoni inizi a mancare. Lui se ne accorge perché mi lascia libera ma non si stacca.

Poggia la fronte alla mia.
"Sei così buona" mi dice.
Non mi da il tempo di replicare che si avvicina al mio collo e le sue labbra riprendono a baciarmi come qualche istante fa sulla bocca: il suo percorso dal retro dell'orecchio alla clavicola lasciata scoperta dal maglione è costeggiato da tocchi con le labbra alternate alla lingua e a leggeri morsi che servono solo a farmi sentire ancora più accaldata.
Me ne sto lì, con gli occhi chiusi, a godermi la piacevole sensazione e quando provo ad avvicinarmi a lui, per ricambiare, mi ferma.
"Non ho ancora finito di prendermi cura di te" mi dice all'orecchio.
"Ma io... tu..." cerco di protestare.
"Non ho bisogno di nient'altro: i tuoi sospiri e la tua espressione, non potrebbero farmi stare meglio. Ora lascia che mi goda la tua pelle" mi dice prima di ricominciare lo stesso solito percorso.
Mi avvicino a lui per poggiare la testa tra la sua spalla e il collo e, ad occhi socchiusi, noto come il mio respiro gli faccia comparire una leggera pelle d'oca. Dentro il mio stomaco il mio petto quella sensazione di calore è sempre più prepotente e le labbra di Isaac mi stanno letteralmente facendo impazzire. Il suo movimento è sempre regolare e anche se so cosa mi aspetta mentre si sposta, ogni volta che sento un nuovo tocco, mi sembra di prendere fuoco. Non so quando la mia mente prenda la decisione di farmi emettere un piccolo gemito e il secondo dopo mi struscio su di lui.
Sento che i suoi denti affondano di più nella mia pelle e anche le sue dita premono maggiormente sulla mia coscia.
"Ferma tesoro. Nonostante tu non abbia idea di cosa io voglia farti, per oggi ci limiteremo solo ai baci". Mi sussurra con voce ancora più bassa ma non ho il tempo di riflettere sulle sue parole che le sue labbra si avventano nuovamente sulle mie. I suoi assalti sono dolci e si prende tutto il tempo per toccarmi con calma e coccolarmi. Le mie labbra si schiudono in automatico quando sentono il contatto con la sua lingua e rispondo subito prendendomila calma per esplorare la sua bocca e il suo palato. Penso di essere già diventata dipendente dal suo sapore e dal suo tocco. Alla fine decido di mordere il suo labbro inferiore tirandolo leggermente a me e il mio ego sale alle stelle quando ottengo un gemito da parte sua. Il mio ego smette di festeggiare quando i suoi fianchi in automatico si alzano verso i miei e mi si blocca il respiro.

"Credo che sia il caso di fermarci tesoro". Mi dice cercando di riprendere fiato ma mantenendo gli occhi fissi nei miei.
La mia mano corre sulla sua guancia accarezzandogliela con la stessa tenerezza che lui dimostra nei miei confronti.
"Grazie" sussurro.
"Non mi devi ringraziare. Trovarti è stata una fortuna".
Lo abbraccio di slancio e mi accoccolo contro di lui mentre Isaac mi stringe facendo scorrere la mano lungo il mio corpo mentre l'altra è ancora fissa sulla mia coscia.
Il cuore mi batte così forte che quasi mi sembra di scoppiare e sentire il suo che batte con la stessa forza mi spinge a stringerlo ancora di più a me.

La nostra bolla, però, scoppia quando sentiamo il rumore della serratura della porta di casa.

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