Più passano i giorni e più non posso fare a meno di apprezzare il piacere di un bagno caldo. La schiuma ti avvolge facendoti sentire al caldo e i dolci movimenti dell'acqua calda sono in grado di sciogliere ogni muscolo indolenzito. Chiudo per un attimo gli occhi lasciandomi cullare dalla piacevole sensazione.
Isaac. Ecco che mi ritorna in mente lui. Di nuovo. Come se non bastasse già il tempo che trascorriamo nella stessa sale da qualche giorno. Non capisco perché la mia mente mi riporti sempre a lui e più cerco di non farci caso più i miei pensieri sono rivolti a quel complicato ragazzo. Ho la sensazione che si porti un mondo di sensazioni dentro ma che non sappia come tirarle fuori. Sembra sempre così distaccato da quello che gli succede e solo di tanto in tanto il suo sguardo mostra piccoli segni di vulnerabilità. Oggi, per esempio quando mi ha afferrato il polso: quel leggero movimento delicato sulla pelle, so che non era un gesto qualsiasi. Non può essere stato un gesto qualsiasi se è venuto da lui.
Non sempre è facile trovare le parole per esprimere quello che si prova e poi c'è la paura di non essere compreso che ti taglia le gambe. Lo capisco, lo capisco benissimo. E anche io, come lui, avrei bisogno di trovare una persona capace di capirmi senza che io parli e disposta ad ascoltarmi quando il mare che mi porto dentro diventa troppo agitato.
Prima avevo Jamie. Sto pensando spesso a lui in questi giorni ma è stato la mia ancora di salvezza per così tanti anni che mi è risultato impossibile sostituirlo. A lui bastava guardarmi negli occhi per capire se avevo bisogno di un abbraccio o di parlare. Mi diceva sempre che riusciva a prevedere l'esatto momento in cui stavo per scoppiare a piangere perché le mie guance diventavano più rosse e mi si formava un evidente cipiglio in mezzo alla fronte mentre cercavo di trattenere le lacrime. E allora lui capiva che doveva solo abbracciarmi forte fino a impedirmi quasi di respirare. Se invece iniziavo a torturarmi le pellicine delle dita o a tirare sempre più giù le maniche della felpa volevo dire che ero talmente ferita da non riuscire neanche a piangere e che avevo solo voglia di urlare contro il mondo. Allora mi portava nel nostro posto speciale, un piccolo promontorio dove c'era una fabbrica abbandonata e urlavamo insieme.
Forse anche Isaac avrebbe bisogno di urlare. È sempre così composto ed imperscrutabile. Dovrebbe lasciar andare parte del dolore che si porta dentro, prima che sia troppo tardi. Non so perché continui a pensare a lui; devo smetterla anche perché tra noi non c'è stato nulla se non reciproca antipatia.
Prendo un respiro profondo e esco dall'acqua che orami sta iniziando a diventare fredda. Mi avvolgo nel mio accappatoio e dopo aver rassettato tutto quanto avevo lasciato in giro, indosso il pigiama e mi preparo la cena. Data la mia scarsa voglia di cucinare mi accontento di un po' di pasta al sugo che consumo in compagnia di uno stupido talk show che stanno trasmettendo in TV.
Dopo un paio d'ore mi convinco ad andare a letto ma sono già certa del fatto che non riuscirò a dormire. Ho una strana inquietudine che mi pervade e anche lasciando la luce dell'abat-jour accesa sul comodino, questa sensazione non mi abbandona.
***
Avevo ragione. Non sono riuscita a chiudere occhio se non alle prime luci dell'alba, sicuramente presa dall'eccessiva stanchezza. Stamattina mi sento davvero uno straccio e ho evitato persino di guardarmi allo specchio per vedere fin dove erano arrivate le mie occhiaie.
Mi sono alzata al suono della sveglia, appena un'ora dopo aver preso sonno e ho indossato le prima cose che mi sono capitate davanti. Non avevo idea che nel mio armadio ci fosse una felpa tanto grande ma sembra proprio perfetta per la giornata di oggi: nera, senza disegni o scritte; le uniche eccezioni sono i due lacci bianchi che fuoriescono dal cappuccio. Sotto ho dei jeans neri e le mie Converse rigorosamente nere, giusto per rimanere in tema. Ho legato i capelli in una treccia laterale che non mi è venuta particolarmente bene: alcune ciocche fuoriescono e mi ricadono sul viso sospinte dal venticello delle prime ore del mattino mentre quelle che sono riuscita ad intrecciare hanno dato vita ad una strana pettinatura tutta storta.
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Coloring Sky (SOSPESA)
RomanceUna storia non raccontata da un libro ma nata tra i libri.. Avery scappa dalla suo passato andando alla ricerce della felicità e la troverà in isaac che deve combattere con un passato doloroso e un presente complicato e che alla fine si arrenderà al...