Capitolo 1

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Più tempo passo a Londra e più mi rendo conto che qui, una persona meteopatica proprio non potrebbe sopravvivere. Il fascino di una città piena di vita e culture diverse non eclissa il grigiore del cielo. Tutti sembrano perfettamente abituati a non vedere mai il sole brillare limpido ma chi invece ha potuto bearsi di percepire un caldo raggio scaldargli la pelle o di godersi un semplice sguardo verso l'azzurro al di sopra delle propria testa, non può rinunciarvi così facilmente. Certo, avrei potuto non trasferirmi qui due anni fa, se mi piaceva tanto il sole ma, alle volte, non si ha la possibilità di scegliere. E quella era proprio una di quelle volte. Cammino, per le strade ancora poco affollate per via dell'ora -sono solo le 7.30 del mattino- e mi godo l'aria fresca della primavera. Non aveva più senso rimanere a letto. Chi soffre di insonnia come me, capirà che dopo essersi girati e rigirati nel letto per ore intere ricevendo in cambio solo qualche briciola di riposo, non ha soluzione migliore che alzarsi, mettere tutto in ordine e prendere una bella boccata d'aria. Mi sto dirigendo verso la libreria della signora Lane. E' da quando sono arrivata qui che la conosco e da subito ha iniziato a ripetermi di chiamarla Ruth e darle del tu ma penso che ormai si sia quasi rassegnata al fatto di sentirsi chiamare così dare del Lei. Non ho mai passato molto tempo in chiesa come fa certa gente ma ho sempre saputo che un Dio lassù esiste e probabilmente quella signora gentile, che mi ha letteralmente salvata da me stessa, è il Suo modo di dimostrarmelo.

Ricordo ancora quando sono scesa dal pullman che mi aveva portato a Londra. Alla stazione non c'era anima viva a causa della pioggia che continuava a scrosciare senza tregua da diversi minuti. Avevo cercato di ripararmi con la mia giacca di jeans ma a poco era servito. In pochi attimi ero bagnata come se fossi appena uscita dalla doccia e i vestiti mi aderivano perfettamente addosso. Avevo iniziato a correre alla ricerca di un posto dove ripararmi perché rimanere in una stazione, di notte, non mi sembrava molto sicuro. Purtroppo era tardi e i negozi erano tutti chiusi. Avevo quasi perso ogni speranza quando, finalmente notai a qualche centinaio di metri, un portone aperto. Entrai nell'androne del palazzo senza pensarci due volte mentre la pioggia continuava a cadere giù dal cielo, imperterrita. Ed è lì che è successo il miracolo. Dall'ultima rampa di scale era scesa una signora dalle guance paffute e dal sorriso gentile munita di un ombrello enorme, cosa che io non avevo minimamente pensato di portarmi dietro. Si fermò esattamente di fronte a me osservando per qualche istante la pozza d'acqua che si era formata ai miei piedi per poi rialzare lo sguardo sul mio viso.

Si era avvicinata e gentilmente mi aveva spostato una ciocca di capelli dietro l'orecchio per scoprirmi il viso. Ero rossa dall'imbarazzo di essermi fatta trovare in quelle condizioni tanto pessime ma il sorriso di incoraggiamento che mi aveva rivolto, era servito a tranquillizzarmi un po'.

"Hai bisogno di qualcosa tesoro?" Mi aveva chiesto con voce dolce.

Ero rimasta in silenzio, con lo sguardo fisso nel suo. Credo che lei avesse scorto il lampo di paura nei miei occhi perché non se la prese per la mia mancata risposta ma, anzi, mi allietò con un altro sorriso gentile.

"Io sono Ruth Lane e penso che potrei darti una mano a trovare un posto dove passare la notte e sistemarti un po'". Non so perché ma mi sono fidata e ad oggi, dico che quella è stata una delle decisioni migliori che potessi prendere, dopo quella di essermi lasciata la mia vecchia vita alle spalle. La seguii in silenzio lungo le scale e, tre piani dopo, ci fermammo di fronte ad una porta. Lei bussò e poco dopo, una giovane donna venne ad aprirci.

"Mamma hai per caso... Oh" La ragazza dai capelli biondi e dai luminosi occhi azzurri, teneva stretto a sé un piccolo fagottino che non sembrava minimamente turbato dall'intrusione tant'è che dopo aver aperto un occhietto e aver fatto uno sbadiglio aveva ripreso comodamente a dormire tra le braccia della mamma poggiandole una mano sul petto.

Coloring Sky (SOSPESA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora