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E se tutto questo dovesse finire?
Ve lo siete mai chiesto?

Pensate a come é la vostra vita ora, in questo preciso momento. Questo, tutto ciò che avete passato, tutto ciò che avete vissuto, tutti i momenti belli, brutti, la felicità, la tristezza, il dolore, le ferite, le lacrime, i sorrisi, le risate, i ricordi. Le amicizie fatte e quelle perse. Gli amori che credevamo fossero infiniti, alla fine si sono rotti in mille pezzi. Tutte le parole dette, quelle che non abbiamo mai avuto il coraggio di dire. Tutto. Tutto questo ci ha portati qui. Tutto questo ci rappresenta, é la nostra realtà. É il nostro mondo, tutto questo siamo noi.

Se tutto questo dovesse finire? Finiremmo anche noi? Cambieremmo in qualche modo?

"cos'è un rapimento questo? Devo iniziare a preoccuparmi?" una voce mi distrae dai miei pensieri e, come sempre, mi fa sorridere. Lei aveva uno strano potere su di me; riusciva a tirarmi su di morale in ogni momento della giornata, semplicemente parlando, semplicemente sorridendo. Nemmeno ci provava, lei ci riusciva e basta. Non ha mai fallito nel farmi sorridere.

"avresti dovuto farlo tanto tempo fa..." rispondo guardandola per un secondo mentre lei passava lo sguardo da me alla strada curiosa. Quanto era bella, anche da appena sveglia. Si é addormentata circa un'ora fa, ma non ho voluto svegliarla. Dopo essere usciti dal mcdonald si é addormentata in auto. Siamo tornati a casa, ma ha lasciato che dormisse ancora un po', quindi ho chiesto alla madre se potevamo fare un giro e rimanere fuori fino a sera e fortunatamente lei ha accettato.
Sono rimasto a guardarla dormire per una ventina di minuti, semplicemente perché mi andava. Aveva un'aria così innocente, mi riportava indietro nel tempo a quando eravamo bambini e ci addormentavamo a casa dell'altro guardando la tv, dentro al fortino fatto con i cuscini del divano.

"dove andiamo?" chiede curiosa senza smettere di far passare lo sguardo da me alla strada.

"lo scoprirai tra 5 minuti circa" rispondo io cercando di non far trasparire emozioni o indizi. Ma era un'impresa del tutto impossibile in quel momento. Lei sussurra qualcosa di indecifrabile e, questa volta, rimane a guardarmi con una faccia stranita.

"anche se sei bellissima quando lo fai, per favore smettila di fissarmi, mi distrai dalla guida." questo é quello che ho pensato.
"lo so di essere bello ma così mi sciupi" questo é quello che ho detto.

"oh scusa ero così immersa nella tua straordinaria bellezza e nel tuo fascino da modello che non mi ero accorta che ti stavo fissando" risponde evidentemente sarcastica. COME SCUSA? PERCHÉ IL SARCASMO? OFFESO. SONO OFFESO.

"non preoccuparti mi succede spesso" dico io alzando le spalle e guardandola con la coda dell'occhio mentre tratteneva una risata.

"certo e io ti credo" dice dopo un paio di secondi "anzi ti dirò di più, credo che tu..." non la lascio finire che apro lo sportello della macchina e scendo.
Ho chiuso io la conversazione questa volta e lei sembra esserne abbastanza sorpresa, ma poco importa. Se la avessi lasciata finire non avrei saputo come rispondere, non so perché, ma avevo questo strano presentimento.
Mi dirigo verso il suo sportello e lo apro.

"ma é possibile che non mi lasci mai finire una frase?" chiede evidentemente scocciata. Dolce lei hahahahha.

"mi scuso davvero tanto per il mio comportamento da maleducato, la prego di accettare le mie scuse e di seguirmi nel luogo da me scelto" dico imitando uno di quei maggiordomi che si vedono dei film, e fingendo un mezzo inchino.

"con molto piacere" risponde con un sorriso e uscendo dalla macchina mi prende la mano che le avevo porso dopo aver fatto l'inchino.

"un'ultima cosa..." dico io prima di avviarci verso il luogo segreto. Lei si gira verso di me e mi guarda con aria interrogativa e chiaramente impaziente di scoprire dove volessi portarla. "Dovrebbe mettere questa benda sugli occhi" continuo io tirando una fascia nera fuori dalla tasca dei jeans.

"fai sul serio?" chiede prendendo la benda tra le mani e osservandola.
"Andiamo non rovinare il momento, mettiti la benda e taci" rispondo facendo finta di essere arrabbiato, meritandomi un'occhiataccia da parte sua. In quel momento scoppiamo a ridere entrambi e per un minuto rimaniamo li, due idioti davanti una macchina, che ridono senza un morivo preciso. Sinceramente amo questi momenti.

"Dai vieni, ti aiuto a metterla" dico facendola girare, in modo che potessi legare la benda dietro la nuca. Poi la faccio rigirare e faccio delle prove, cercando di scoprire se lei poteva vedere qualcosa.
Non aveva ancora smesso di ridacchiare e in quel momento potevo ammirare delle fossette crearsi sulle sue guance, e giuro in quel momento gliele avrei baciate fino a quando non me ne fossi stancato, cosa che dubito accadrà mai.

"Perfetto" sussurro lasciandogli un bacio in fronte e prendendola per mano "si va all'avventuraa" dico urlando quest'ultima frase e iniziando a correre, verso la spiaggia, sempre tenendo la mano a kendall, la quale non aveva smesso un'attimo di ridere. Ln questo momento mi sentivo davvero bene, mi sentivo libero. Da tutto, non c'erano regole, non c'erano limiti, c'eravamo solo io, lei e il mare. E tutto questo era semplicemente perfetto.

Ricordati di meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora