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Due giorni.

Non capisco il motivo, ma sono due giorni che non vedo Kendall. Non la vedo, non la sento, non mi ha scritto e, no neanche io le ho scritto. Ora ero nella mia camera, da solo a casa, e mi stavo annoiando.

Sapete quei momenti in cui non vuoi stare con nessuno? Semplicemente non ti va di parlare, vuoi stare in silenzio, senza sentire nessun rumore. Nella tua camera, sopra al letto, con il telefono.

L'unica cosa che mancava era il cibo. In effetti non avevo ancora pranzato. I miei genitori erano andati a lavoro molto presto e sarebbero tornati quesa sera. AMO LETTERALMENTE QUESTE GIORNATE. Io e Kendall ne parliamo spesso, sembra di vivere da solo, finalmente con una casa tutta mia e posso fare quello che mi pare. Lei lo adora. Lei... sarebbe tutto perfetto se i miei pensieri non si rivolgessero a lei ogni tre minuti.
Dove era finita?

Scendo in cucina per prendere qualcosa da mangiare. Apro il frigo... nulla. BENE. Apro la dispensa e... NULLA? MA... ok... riproviamo il frigo, magari non ho visto che c'era qualcosa di buono... nope...

Di solito mi sarei arreso e sarei tornato in camera mia, per poi riscendere tra venti minuti e rifare il giro della cucina... ma ora avevo fame.

Sbuffo andando a mettermi le scarpe in camera. Avevo deciso di andare in un bar ma appena apro la porta i miei piani cambiano di colpo.

"Che stai facendo?" chiedo avvicinandomi alla ragazza che é seduta di spalle davanti alla mia porta. Nessuna risposta.

"Hei?" chiedo avvicinandomi di più, stavo praticamente attaccato alla sua schiena, ma era come se non se ne fosse accorta. Infatti nemmeno adesso risponde. Noto che ha le cuffiette, quindi decido di sedermi accanto a lei.

Nessuna reazione. O MIO... ok calmo. Le tolgo una cuffietta e finalmente ottengo la sua attenzione, ma lei si limitava a guardarmi. In quel momento noto che aveva gli occhi leggermente lucidi quindi decido di iniziare io il discorso.

"Che hai?" chiedo lasciando cadere la cuffietta. Lei continuava a osservarmi come se non mi avesse mai visto prima. Come si guarda una persona che si avvicina a te per chiedere informazioni per strada. Mi stava guardando come si guarda uno sconosciuto. Insomma sei sul portico di casa mia e mi guardi con indifferenza? I suoi occhi diventavano sempre più lucidi.

"Kenny che succede?" chiedo per l'ultima volta. Stavo per perdere la pazienza. ODDIO PARLAMI. TI PREGO. Stavo per dire qualcos'altro ma lei si fionda tra le mie braccia. E io che volevo solo andare a prendermi un panino...

"non lo so..." li limita a dire. Mi faceva tenerezza, capisco che oramai non posso più uscire... addio panino...

"Vieni entra" dico aiutandola ad alzarsi da terra e riaprendo la porta di casa. Entriamo in salotto e lei si lancia sul divano subito dopo essersi tolta le scarpe. Faceva sempre così, fin da quando era piccola. "Perché dovrei indossare le scarpe quando sono dentro casa? Perché dovrei stare scomoda? Su... togli e le scarpe e vieni qui." SEMPRE. Letteralmente ogni volta che veniva a casa mia (o di chiunque altro) e qualcuno le chiedeva perché di fosse tolta le scarpe lei rispondeva così. Come se si fosse studiata questo piccolo discorso a memoria.

"No ma... fai come se fossi a casa tua eh" dissi ridacchiando, cercando di rendere la situazione un po' più allegra.

"Già fatto Alex, già fatto" risponde lei sorridendomi e accendendo la tv. Inizia a cambiare i canali, fino a quando non si ferma su MTV dove stanno facendo la sua serie tv preferita. Abbiamo conosciuto Teen Wolf insieme un'estate e da li é nata la sua fissazione perenne per questa serie. Devo dire che é bella, ma non sono tanto fissato quanto lei.

"Allora?" chiedo andando in cucina, riaprendo il frigo... giusto per confermare il fatto che non ci fosse cibo buono da mangiare.

Nessuna risposta, magari non mi ha sentito. Torno in salotto dove la trovo sempre sul divano, in silenzio concentrata a vedere un episodio della terza stagione di Teen Wolf.

"Che succede?" chiedo riferendomi al fatto che l'ho trovata mentre piangeva sul portico di casa mia.

"Stiles é posseduto e sta cercando di uccidere tutti" dice lei senza staccare lo sguardo dalla tv.
"Ok questo lo so, abbiamo visto questo episodio dodici volte..." dico sedendomi anche io vicino a lei.
"tredici" mi corregge, mentre iniziava a mangiarsi le unghie. Lo faceva solo quando era molto nervosa o triste. Quando era in ansia soprattutto.

"COMUNQUE perché stavi sul mio portico?" iniziava ad irritarmi la conversazione, poi di sottofondo c'era pure l'ansia di Stiles che tentava di uccidere tutti che mi stava facendo impazzire... "Ti ricordo che ti ho appena trovata sul mio portico mentre piangevi... cosa é successo?" continuo.

Lei si volta verso di me e mi rivolge un sorriso dolce. Uno di quelli che riesce a tranquillizzarti sempre. Mi prende per mano e torna a guardarmi negli occhi, senza smettere di sorridere. Lo so che può sembrare inquietante, ma vi giuro che il suo sorriso in quel momento era la fine del mondo. Sarei rimasto a guardarla per tutta la vita.

"Non ha importanza ora..." disse, girandosi verso la tv e continuando a vedere la serie tv, lasciandomi da solo con i miei pensieri. Cosa diavolo era successo in due giorni?

Ricordati di meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora