Capitolo 8

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Andai in bagno,  feci una doccia, mi rilassai sotto il getto dell'acqua calda. All'improvviso sentì bussare alla porta. <<Piccola è pronto>> non gli risposi, odiavo essere chiamata piccola, ci conoscevo da appena ventiquattro ore, ma già si era preso tutta questa confidenza.  Uscì di mala voglia dalla doccia, mi asciugai e mi vestì velocemente, legai i capelli e scesi giù.

C'era un buon odore di caffè e latte.  Quando entrai in cucina, oltre a queste cose, sul tavolo ben apparecchiato, trovai delle fette biscottate, della marmellata, dei cereali e della cioccolata.....<<Finalmente, ci hai messo un bel po’>> mi disse <<Wow, hai fatto tutto tu?>>  li chiesi meravigliata. <<Si, chi se no? mago merlino?!>> scoppiai a ridere, feci la linguaccia e mi avvicinai al tavolo, decisi di sedermi di fronte a lui. <<Non so cosa preferisci mangiare a colazione, così ho preparato e preso un po’ di tutto>> mi disse gentilmente, era davvero adorabile. <<Oh grazie, sei stato davvero gentile,anche se.... non credo che per te sia il giusto aggettivo>> , alzò un sopracciglio <<E quale sarebbe quello giusto per me?!>> mi chiese decisamente incuriosito. <<Direi spavaldo!>> si mise a ridere <<Si, direi che ci hai azzeccato, adesso però mangia altrimenti si fredda>> scelsi latte e cereali, .Brendon invece prese del latte macchiato. Ogni volta che beveva, lasciava che la schiuma lo scorcasse sulla la bocca. Scoppiai a ridere, e lui si fermò con la tazza a mezz'aria guardandomi con aria interrogatina. <<Sei buffo sai?>> - <<Perchè?>> mi chiese. <<Perchè ti sporchi di proposito sopra le labbra, e poi....>> scoppiai a ridere di nuovo, si stava passando la lingua sopra la schiuma. <<Intendi questo?>> mi chiese <<Si, sei troppo buffo >> risposi ancora ridendo. <<Sono felice di essere la causa di un tuo sorriso>>. Mi sorrise e subito dopo tornò al suo latte ed io al mio.

Quando finì di mangiare Brendon mi disse: <<Ah, stavo dimenticando: ha chiamato Bree voleva sapere quando saresti andata da lei, gli ho detto che sta notte sei stata poco bene, mi ha chiesto come stavi....>> lo interruppi <<punto uno: come ti sei permesso di rispondere al mio cellulare? E punto due: cosa gli hai risposto!?>> ero davvero arrabbiata sta volta. <<Stai calma piccola>>- <<Non mi chiamare piccola CHIARO?! Non sono una delle tue troiette io!>>. Brendon si alzò di scatto dalla tavola, era arrabbiato, glielo si leggeva in faccia- <<le mie troiette ,come le chiami tu, non le chiamo Piccola! Non so cosa ti hanno detto ma dovresti imparare a conoscere le persone prima di giudicarle>>. Si voltò, prese il suo giubbotto dall’attacca-panni e aprì la porta, prima d'uscire si voltò e con uno sguardo di ghiaccio mi disse <<Bree viene alle 12.30 qui da te, ha detto che porta lei il pranzo>> Dopo di che si girò e se ne andò.Lo avevo fatto arrabbiare di brutto, ma lui non poteva permettersi di chiamarmi in quel modo....

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