Capitolo 10

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Quando finimmo di mangiare aiutai zia Bree a pulire i piatti, mentre i ragazzi andarono a guardare la tv.  Alle 15.30 avevamo finito, andammo anche noi nel salone. Quando il cell di Lorenzo squillò <<Ciao Mery, si sono da Charlotte perché? Ok va bene ci vediamo qui fra trenta minuti. L avverto io Cristian. A dopo>>, staccò la chiamata e si voltò verso di me <<Charlotte, come avrai capito era Mery al telefono: lei e le altre hanno deciso di andare al centro commerciale e mi ha chiamato per dirlo anche a noi, sei dei nostri vero?>>- <<Si, certo, lo sai che mi piace stare in compagnia, e poi i tuoi amici sono cosi simpatici>> risposi entusiasta, me ne penti subito però, mi ero dimenticata che Brendon era li.  <<Allora io chiamo Cristian e gli dico che passiamo a prenderlo tra quaranta minuti>> -Lorenzo si allontanò e nello stesso istante Brendon si alzò dicendo <<allora io vado a prepararmi>> salutò Bree e Antony e poi uscì di casa. Quando chiuse la chiamata andò via anche Lorenzo, e poco dopo anche gli zii andarono via, lasciandomi così il tempo di prepararmi.

Andai su, feci una doccia veloce. Quando arrivò il momento di scegliere cosa mettere, ero nel "panico"  faceva caldo ma non così tanto da mettere un vestitino smanicato, ma non c'era nemmeno tanto freddo. Alla fine decisi d'indossare un vestito sopra al ginocchio, con le maniche a tre quarti; indossai delle calze color carne e degli stivaletti senza tacco. Decisi di non truccarmi tanto, anche perché non ne avevo il tempo. Misi solo la matita, il mascara,un velo di Blush e ovviamente il mio adorato burro di cacao al cocco. Alle sedici in punto qualcuno suonò alla porta, presi la borsa e scesi ad aprire. Mi ritrovai di nuovo a guardare i bellissimi occhi azzurri di Brendon. Non appena mi vide si bloccò ma si ricompose velocemente e mi disse in tono freddo: <<Andiamo, gli altri ci stanno aspettando>>- Era ancora arrabbiato con me per ciò che gli avevo detto qulla mattina, non m’importava, non avevo nessuna intenzione di chiederli scusa

Io andai con Mery, Margot e Anne in macchina, mentre nell'altra c'erano Lorenzo, Brendon, Cristian ,Lee e Camille.Eravamo proprio tutti. Durante il breve viaggio riuscì a legare ancora di più con Margot e Anne, mi fecero sentire subito una di loro. Arrivammo alle 16.15 al centro commerciale: era davvero enorme. Appena entrati decidemmo di dividerci, per poi ritrovarci alle 20.00 d'avanti il MC Donals.Eravamo appena entrati in un negozio quando Margot mi disse  <<Charlotte domani io compio gli anni, e mi piacerebbe se alla mia festa ci fossi anche tu>> ero sorpresa e felice allo stesso tempo <<davvero?!>>Margot mi rispose con un cenno del capo, li saltai letteralmente addosso <<Ok, ok scendi mi strozzi così>>. Entrambe scoppiammo a ridere. Margot con quel semplice invito mi fece sentire apprezzata e accettata, ne ero davvero felice.

Alle 20.00 ci ritrovammo come previsto d'avanti al MC Donals. Prendemmo da mangiare e poi ci sedemmo in un tavolo del locale. Brendon si sedette accanto a Anne, evitava di guardarmi, di parlarmi, mi evitava punto <<Ma cosa hai fatto a Brendon? gli hai offeso la tartaruga per caso>> Margot mi stava osservando, con un sorriso ebete stampato in faccia <<Perchè me lo chiedi?>>- <<Perchè ti evita,e poi quando ti guarda ha un espressione strana>>. Brendon mi aveva guardato ma io non lo avevo notato <<Ecco... mmm abbiamo litigato>>-Margot mi guardò un pò sorpresa- <<o meglio l'ho offeso credo>>A quel punto scoppiò in una risata fragorosa, infatti si girarono tutti e ci guardarono con sospetto. <<Tu hai fatto cosa?!>> rideva ancora <<Shh, non strillare stai attirando l'attenzione di tutti>>. In pochi istanti Margot si ricompose, poi si avvicino a me e mi disse: <<Quindi hai offese l'ego di Brendon??, sono proprio curiosa di sapere cosa gli hai detto, ce ne vuole per far diventare Brendon cosi'>> A quel punto pensai di averlo offeso davvero, forse li dovevo delle scuse , però anche lui si era comportato male, da presuntuoso, ed io odio le persone presuntuose. <<Mi sa che ho combinato un bel pasticcio>> -<<No, tranquilla Brendon ritorna normale nella stessa velocità in cui si arrabbia, quindi non preoccuparti. Però sono curiosa di sapere cosa gli hai detto>> 

Gli raccontai cos'era successo, per tutto il tempo del racconto Margot non fece altro che annuire, e sgranare gli occhi in qualche momento. <<Margot mi sa che l'ho offeso davvero dicendoli quelle cose>> ero davvero dispiaciuta, ma lei non mi rispose come mi aspettavo. <<Sono davvero fiera di te,non sono state le parole a farlo arrabbiare ma il tono, mai nessuna era riuscita a tener testa a Brendon. Tranquilla tra qualche giorno ritornerà come prima>> ero un pò incerta su questo comunque decisi di darli ragione.

Non appena uscimmo dal locale, vidi un foglio appeso a una vetrina, lì di fronte: cercavano una commessa. Mi serviva un lavoro! Ero in vacanza, ma non volevo comunque pesare economicamente sulle spalle dei miei genitori e dei miei zii, quindi decisi che l'indomani sarei andata a chiedere informazioni. <<ragazzi sono le 21.30 è ancora presto, cosa proponete di fare?>> Chiese Cristian <<che ne dite se andassimo in un locale e poi a mezza notte brindiamo per il mio compleanno>> 

Una vita per ricominciareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora