Capitolo 18

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Avevamo finito di bere le nostre cioccolate ed eravamo saliti al piano di sopra: <<io dormirò nella stanza qui accanto, lascia la porta aperta, se hai bisogno d'aiuto basta che mi chiami, e io ti raggiungo ok?>> Ero in debito con  lui non riuscivo a dire nulla, scoppiai in lacrime. Fu avvoltà dalle braccia di Brendon -<<Grazie, non saprò mai come ringraziarti per questa sera, per adesso, Grazie!>> sciolsi l'aabbraccio e mi voltai per andare in camere, volevo stare in pace, avere del tempo per elaborare ciò che era successo, Brendon lo capì e non mi segui. Mi sdraiai sotto le coperte e iniziai a piangere, non osavo immaginare cosa sarebbe potuto accadere se Brendon non fosse arrivato in tempo, fui presa da disperazione, rancore e rabbia, una cosa era certa; lo avrei denunciato, non avrei permesso che qualcun altra corresse il mio stesso rischio!

Correvo, correvo via da qualcuno o da qualcosa, il mio rifugio era prorio li: d'avanti a me, correvo e correvo ma la distanza non diminuiva. Mi fermai a prender fiato quando, mi voltai per guardare di nuovo la distanza tra me e il rifugio; eccolo lo vidi ma Zen era di fronte a me con in faccia stampato quel suo sorriso malizioso. Iniziai a correre, girai ad un incrocio, anche li mi fermai di botto, anche li c'era Zen ad attendermi. Percorsi tutte le strade correndo, ma ad ogni incrocio c'era lui che mi guardava con furbizia, come un cacciatore guarda la sua preda quando sa di averla in pugno. Mi arresi, e vidi 1,2, 5,10 Zen venirmi incontro non avevo via di scampo così iniziai a gridare dalla disperazione. E gridavo sempre più forte sempre <<Charlotte, Charlotte svegliati è soltanto un incubo svegliati,Charlotte!!>> Aprì gli occhi, ero sudata, ancora nel mio letto e con addosso puntati gli occhi di Brendon  <<stai bene??>> -chiese preoccupato, scoppiai di nuovo in lacrime <<oh Charlotte, mi dispiace così tanto>>

Mi coccolò per un pò prima che io mi calmassi -<<come stai adesso?>> -<<meglio, grazie a te>> - <<sei, sicura? c'è qualcosa che posso fare per farti star meglio?>> - <<Si, Non te ne andare, dormi qui con me ti prego>> - Brendon non mi rispose, si sdraiò accanto a me, spense le luci e mi strinse a se. Il suo respiro era regolare, il battito del suo cuore fu come una ninna nanna per me, mi addormentai subito...

Una vita per ricominciareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora