Capitolo 13

332 12 3
                                    

Non riuscivo più a prender sonno quindi mi alzai e andai a fare una doccia. Stetti quindici minuti buoni sotto il getto dell'acqua calda. Dopo di che mi vestì e asciugai i miei capelli. Poi scesi giù a fare colazione, mangiai pane e nutella. Quando finì di pulire la cucina erano le 8.30. Avevo ancora un altro po’ di tempo; decisi di sistemare la mia stanza, e di pulire il bagno... Avevo deciso di andare al centro commerciale. Volevo informarmi per il lavoro, e avrei sfruttato l'occasione per comprare il regalo a Margot.

Alle 9.30 ero pronta. Andai da mia zia Bree per chiederli se poteva prestarmi la macchina. <<Buongiorno cara>> Mi disse, non appena mi aprì la porta. <Giorno Bree, dormito bene?>>-<<Lascia stare. Tuo zio ha russato tutta la notte. Era davvero stanco>> Scoppiai a ridere, l'espressione di Bree era troppo buffa. Un misto tra rabbia, comprensione e amore.  <<Tu cara, hai dormito bene?>>  decisi di non dirli niente, sapevo che Brendon era ormai come un terzo figlio per lei  <<Bene. Bree volevo chiederti se potevo prendere la tua auto in prestito?>>-<<Dove vuoi andare di bello?>> -<<Vorrei andare al centro commerciale. Ieri ho letto in un negozio che cercano una commessa>> - <<No! Lo sai come la penso, non c'è alcun bisogno che tu vada a lavorare>> - <<E tu, sapevi fin dall'inizio che non avrei rispettato questa cosa! Non voglio pesare né sulle tue spalle, né su quella dei miei. Voglio essere indipendente. Lo sai bene come sono fatta>>  Zia era ancora un po' arrabbiata, mi conosceva troppo bene, e sapeva che non mi sarei arresa. <<Va bene. Comunque la mia macchina l'ha Lorenzo. Se vuoi puoi prendere quella di Zio>> - <<Si va bene, non preoccuparti>>- Bree mi diede le chiavi della macchina, mi spiegò come attivare il navigatore. Ricordavo la strada, ma non volevo perdermi.

Partì alle 10.00. Trovare l'entrata dei parcheggi sotterranei fu un incubo. Mi ritrovavo sempre dal lato dell'uscita. Dopo dieci minuti buoni riuscì a parcheggiare. Decisi di andare a chiedere, prima, per il lavoro da commessa. Salì al primo piano, fortunatamente trovai subito il negozio. Il cartello che avevo letto il giorno prima era ancora appeso.Che fortuna! <<Salve>>  Non appena entrai, mi venne in contro un ragazzo, biondo, occhi verdi. Bellissimo ma decisamente gay, aveva l'aria simpatica. <<Buongiorno. Ho letto il cartello appeso in vetrina. Sarei interessata>>- <<Capisco vieni con me tesoro, ti spiego tutto>>.  Dall'esterno sembrava un piccolo negozietto, in realtà era enorme. C'era il reparto profumeria, il reparto Make up, il reparto bellezza e il reparto accessori. <<Hai esperienze in questo campo?>>mi chiese <<No, nessuna>> - <<Quindi dovresti iniziare da zero. È un bel problema. Aspetta un attimo qui, parlo con la mia collega>> Si diresse verso una ragazza alta mora, con due occhi bellissimi nocciola. Dopo pochi minuti ritornò da me <<Puoi iniziare da luneì mattina. Ovviamente sei in prova per una settimana. Se riesci ad ambientarti e a muoverti bene: sei assunta>> Ero contentissima. Mi fece vedere il negozio, i vari reparti, il magazzino. Ero davvero entusiasta...

Comprai un vestitino e dei bracciali a Margot. Decisi di mangiare a MC Donald visto che ormai si era fatta ora di pranzo. Mi sedetti in un tavolo vicino il bancone, mi piace osservare la gente, amo osservare i comportamenti delle persone, i loro gesti, i sorrisi... <<Charlotte?>> ero intenta a togliere il mio panino dalla scatola, quando una voce famigliare mi chiamò. Alzai gli occhi e vidi Nial....

Una vita per ricominciareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora