Capitolo 20

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Più mi mi avvicinavo alla porta più l'ansia, la paura aumentava;  una sensazione strana era nata, forse era rabbia no... giustizia! 

<<buongiorno>> - <<buongiorno posso aiutarvi?>> un uomo sulla venticinquina si sporse dalla sua piazzola, era alto non ostante fosse seduto, degli occhi di un bel castano, dava sicurezza, mi osservava in modo strano o forse ero io che vedevo cose li dove non c erano <<si,grazie dovremmo fare una denuncia>> fu Brendon a parlare, forse anche lui si accorse che l'appuntato mi stava osservando perchè nel tono era infastidito. <<si, seguitemi per di qua>> ci fece strada lungo un corridoio incorniciato a destra e a sinistra da porte. Dopo un 100naio di metri si fermò d'avanti ad una stanza <<prego entrata il commissario sarà qui tra poco, potete accomodarvi nel fratempo>> Entrammo in una stanza, molto accogliente ma con un forte odore di spirito credo, poco dopo arrivò un uomo che si sedette sulla poltrona di fronte alla nostra. 

<<buongiorno ragazzi, mi hanno detto che siete qui per una denuncia di che tipo truffa? sparizioni? rapina?>>  <<no, nulla del genere>>  disse Brendon con un tono più tranquillo questa volta  <<e ditemi come mai siete qui?>> Brendon questa volta stette in silenzio, aspettava che fossi io a parlare ma non riuscivo a dire una parola, non ne avevo il coraggio... <<ragazzi spero non siate venuti qui per farmi èperdere tempo ho molte cose da sbrigare>> <<no signore, ci scusi.. dai Charlotte>> Brendon mi strinse la mano delicatamente e mi incoraggiò, quel piccolo gesto mi spinse a parlare... <<siamo qui, no scusi sono qui per denunciare un atto di violenza che è stato fatta nei miei confronti>> a quel punto il commissario mi osservò per un istante e poi chiamò qualcuno al telefono. Non mi rispose ma poco dopo sulla soglia della porta apparve un appuntato  <<Signore mi ha fatto chiamare>> - <<si, Mauro dei trascrivere la denuncia della signorina?>>- <<Bronte>> - <<Bronte! prego entra>>

poco dopo arrivò anche mio cugino Lorenzo, passai più di mezz'ora a raccontare tutto nei minimi dettagli. Brendon decise di farmi da testimone quindi fu interrogato anche lui...

<<Grazie mille signorina, è da un pò che sospettiamo di Zen ma non abbiamo mai avuto prove fattibile per incastrarlo. Adesso grazie a lei riusciremo a fermarlo una volta e per sempre quel Bastardo. Oh scusi il termini>> <<non si preoccupi, spero davvero riusciremo a farcela>>

Uscimmo dal commissariato molto tardi, era quasi ora di pranzo. <<ragazzi che ne dite se andiamo a mangiare qualcosa>> chiese Lorenzo, <<Per me va bene, ho una fame! e tu che fai Charlotte?>> <<io no,ragazzi passo, preferisco fare due passi. Faccio una passeggiata e poi ritorno a casa con il  bus tranquillo Lorenzo>> Diedi un bacio, stavo per salutare Brendon quando alla sprovvista si avvicinò al mio viso <<dove credi di andare da sola?! abbiamo ancora un conto in sospeso noi due>> si allontanò da me salutò Lorenzo e si incammino verso il centro <<ehi Charlotte che fai non vieni?>> <<Si arrivo>> salutai di nuovo Lorenzo e andai correndo da Brendon <<Tu sei strano sai?>> <<Si, lo so non sei la prima che me lo dice>>

Una vita per ricominciareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora