Caro diario,
si può amare una persona che allo stesso tempo si odia?
Da qualche tempo cerco una risposta a questa domanda. Diamine! Non c'è molta distanza tra amore e odio, ma io non sto capendo nulla. Io lo odio, io odio Jack se potessi gli darei tanti di quei calci e gli direi tante di quelle parole; ma allo stesso tempo lo amo, so che appena finita la tortura lo bacerei e gli direi tante di quelle parole dolci da fargli venire il diabete. Mi odio per quello che sto dicendo. Io lo amo ancora nonostante tutto, nonostante le lacrime, nonostante il tradimento e purtroppo nonostante il suo amore per Isabelle. Bisogna ammetterlo, lui è innamorato di lei da quando l'ha conosciuta, anche se so che non lo ammetterebbe mai. Io non so più a cosa credere!
Ecco un esempio dei pensieri che mi si contorcevano nella mente durante l'ora di punizione, una vera tortura. Finalmente la campana suonò e mi diressi verso il giardino, dove avevo appuntamento con Isabelle e Merida. Il giardino era magnifico, si sentiva la primavera. Vidi da lontano la chioma bionda della mia amica e mi diressi verso di lei.
-Ciao, bionda!- la salutai
-Ciao... come ti dovrei chiamare? Platina?- mi domandò divertita
-In realtà preferisco Elsa, ma fai come vuoi-
Mi sedetti accanto a lei e iniziammo a studiare sulla tovaglia a quadri nella quale ci eravamo accomodate.
-Dov'è Merida?- le chiesi
-Mi ha detto che doveva andare a una riunione, non l'ho capita bene- disse senza distogliere lo sguardo dal libro
-Posso farti due domande?- le chiesi
-Certo-
-Cosa ti ha fatto?- le domandai
-Chi?-
-Cosa ti ha fatto Jack per farsi odiare così tanto?-
-Ha fatto lo stronzo, dovrebbe bastarti- rispose brusca
-No, non mi basta. Perché non me lo vuoi dire?-
-Perché so che non ti piacerebbe la risposta-
-Dimmelo, non mi arrabbierò- le promisi
-Ti ricordi la sera di Capodanno? Bene, Jack era ferito per la rottura e tutto il resto, allora è venuto a cercare una consolazione da me, ma si è arrabbiato, mi ha insultata come nessuno aveva mai fatto prima e allora gli ho risposto per le rime. Fine-
-Tutto qua?-
-Già. Ti aspettavi l'assassinio di mio fratello?-
A quelle parole mi irrigidii, avevo totalmente rimosso Beck dalla mia testa.
-Cosa c'è?- mi chiese Isabelle
-Diciamo che è anche un po' colpa mia se Jack è così odioso...-
-Cioè?- mi chiese preoccupata
-Sai, tuo fratello, Beck mi ha... baciata e credo che Jack ci abbia visti-
-Per tutte le caramelle di Mielandia! Io lo ammazzo! Non sono stata io, è stato lui! Non mi odia, non odia me, odia lui- bisbigliò Isabelle, una luce si accese nei suoi occhi castani
-Cosa vai farfugliando?- le domandai
-Devo andare!- mi disse afferrando i libri e correndo verso l'interno della scuola.
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Il diario segreto di Jelsa 3
Fanfiction*piccola premessa: ero un'undicenne impazzita per i jelsa quando ho scritto questa fanfiction, perciò abbiate pietà. In ogni caso sono molto affezionata ad essa e non intendo cancellarla perché comunque ero ancora un piccolo folletto pieno di sogni...