Riunione- Jack

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Hey,
per iniziare io e Hicc andammo da Eugene.
-Ciao, Flynn- lo salutò Hicc.
-Hey- lo salutai sbucando da dietro lo stipite.
Flynn si gettò addosso a me.
-Calma, calma. Flynn rilassati!- lo rimproverò Hicc
-Rilassarmi di cosa!? Questo qua, ti ha picchiato e ora ci vai in giro a braccetto!?- gli chiese scettico
-Possibile. Senti è stato un brutto periodo per tutti. Ora dobbiamo fare una cosa molto importante- gli risposi risistemandomi la maglietta
-Cosa?- mi chiese scontroso
-Dobbiamo riformare il gruppo e per farlo abbiamo bisogno di te, sai, fai parte della cricca- lo informò Hicc sorridendo, orgoglioso della sua idea
-Che dovrei fare per aiutarvi?- mi domandò
-Devi cercare Punzie, Anna e Astrid, noi penseremo a Kristoff e Merida. Dopo averli trovati andiamo al bar per una chiaccherata amichevole, sottolineo amichevole- gli risposi
-Ci vediamo dopo- ci salutò e si diresse verso il dormitorio delle ragazze.
-Ora dove li cerchiamo Kristoff e Merida?- chiesi al mio amico
-Per Merida ho un app collegata al suo telefono per rintracciarla, Kristoff sarà da Sven-
-Fermo. Hai un app per controllare i movimenti della tua ex?-
-Possibile, sì ho un app per controllare i movimenti della ragazza che mi ha mollato per colpa tua-
-Eccolo che ritorna- commentai.
Hiccup tirò fuori dalla tasca dei suoi jeans il telefono, aprì un app e ci dirigemmo verso il giardino della scuola.
-Secondo te quale sarà la sua reazione quando le parleremo?- mi domandò Hicc appena la trovammo.
-Hey, ti potresti avvicinare?- le urlai. Lei mi fulmino con lo sguardo, ma si avvicinò, diede un pugno in pancia a Hicc e lui si piegò dal dolore.
-Direi che questa sia la reazione più prevedibile- gli risposi
-Grazie per avermi avvisato in tempo!- si lamentò il mio amico tenendosi lo stomaco.
-Che volete?- ci domandò scontrosa
-Abbiamo bisogno di un favore- la informai. Mi diede un pugno in pancia
-Questo te lo meritavi, amico- mi disse Hicc dopo essersi ripreso dalla botta.
-Che tipo di favore?- chiese Merida

-Vogliamo riformare il gruppo. Ti prego non darmi un altro pugno- le dissi
-Come vorreste fare?-
-Ti fidi di noi?- le domandò Hicc
-Ovvio, mi fido ciecamente del ragazzo che mi ha tradita e del ragazzo che ha fatto soffrire la mia migliore amica per quattro mesi infiniti-
-Grandioso! Ora andiamo?- chiese Hicc. Merida si lasciò sfuggire un sorriso.
Ci dirigemmo verso le stalle e trovammo Kristoff, lo informammo del nostro piano e andammo al bar dove Eugene, Anna, Astrid e Punzie ci aspettavano. Inizialmente fu difficile riallacciare i rapporti, ma dopo qualche minuto di insulti tutti si placarono. Andò abbastanza bene, Merida e Astrid ripresero a parlarsi e Anna e Kristoff si rifidanzarono. Uscimmo dal bar sorridenti. Ognuno andò per la sua strada, io tornai da solo verso la mia stanza. Ero contento, finalmente le cose si stavano risistemando.
-Jack!- mi chiamò una voce alle mie spalle. Mi girai e qualcuno mi abbracciò
-Mi dispiace, non dovevo dire tutte quelle cose, ma ora che so che non sei diventato così odioso a causa mia, mi ha fatto capire che non mi odi. Perdonami, non dovevo- disse singhiozzando una voce femminile bagnando la mia maglietta di lacrime.
-Ehi, dispiace anche a me- le dissi gentilemente prendendole il viso tra le mie mani. Il mascara stava colando sul dolce viso di Isabelle.

Il diario segreto di Jelsa 3Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora