Paura- Elsa

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Spazio for me
Lo so, dove cavolo è il capitolo di Jack? Beh, non c'è perchè in questa parte della storia a nessuno frega che cosa sta facendo l'uomo ghiaccio.

Caro diario,
giugno era arrivato più velocemente del previsto. Ero terrorizzata dall'idea del diventare regina, insomma la gente che si inchina e soprattutto che mi dà ascolto, era nuovo e spaventoso. Il soffitto della mia camera era diventato stranamente interessante, i miei occhi non riuscivano a staccarsi dal cielo azzurro e le nuvole dipinte su di esso, mi era mancato il mio letto, la mia camera, i vestiti da cerimonia, era bello essere ritornati a casa. Io e Anna eravamo eccitatissime! Non vedevamo l'ora di indossare i nostri vestiti per sfoggiarli al ballo per l'incoronazione.
Trovai la forza di alzarmi da quel comodo materasso, mi affacciai alla finestra, alcuni mercanti stavano sistemando la frutta sui banconi, le case erano circondate da fiori dai mille colori e i bambini correvano ovunque. Un fiocco di neve mi cadde sulla vestaglia, ero agitata, scossi la testa per scacciare tutti i pensieri negativi collegati a quella giornata, sarebbe andato tutto alla grande. Presi i vestiti e andai in bagno per cambiarmi, subito dopo mi diressi nella sala da pranzo. I corridoi del castello erano ricolmi di addobbi e i domestici correvano da una parte all'altra per mettere a punto le ultime cose, tutti erano lieti di quel giorno, io chiedevo solo che passasse più in fretta possibile. Arrivai nella sala, i miei genitori erano seduti con Anna, erano tutti raggianti, mi sedetti con loro e annuii al discorso di mio padre senza ascoltarlo. Anna continuava darmi piccoli colpetti alle braccia per la felicità e mia madre non la smetteva di sorridere in modo rassicurante, l'ansia saliva lenta e presto mi avrebbe mandata nel panico. Se avessi sporcato il vestito con del cioccolato? Se avessi fatto cadere lo scettro durante la cerimonia? Se fossi caduta generando risate di scherno? Non ne potevo più di tutti questi se. Tornai nella mia camera e mi gettai sul letto, non ne potevo più e la giornata era appena iniziata. Passai tutto il tempo nella mia stanza a leggere, guardare film e ascoltare musica, aveva lo stomaco chiuso per l'agitazione. Qualcuno bussò alla porta. Mia madre, si erano già fatte le 17:30, tra mezz'ora ci sarebbe stata la cerimonia.
-Tesoro?- mi chiamò con il suo tono dolce e tranquillo -Tutto okay? Forse è meglio se ti prepari, tra poco arriveranno gli ospiti.-
-Non so se ce la faccio, è troppo! Il vestito, gli ospiti, la cerimonia, il cibo, non so se riuscirò a reggere tutto questo.- Si sedette accanto a me. Mi scostò una ciocca dal viso.
-Amore, andrà tutto bene. Se ti preoccupi troppo non riuscirai a goderti la serata, lasciati andare. Ricorda che io e tuo padre continueremo a governare Arendelle, tu sarai semplicemente il simbolo del nostro popolo.-
-E se non fossi abbastanza?-
-In tal caso, diventerai abbastanza. Devi avere paazienza, regine si diventa. Insomma non è che appena nata sapevi già camminare, hai imparato e così avverrà anche con la tua carica. Sei pronta.- mi rassicurò -Ora alzati, indossa quel vestito e scendi. Ricordati che non sei sola. Poi guarda il lato positivo, tuo padre conoscerà Jack.- Sorrisi, poi pensai al fatto che non avevo mai accennato a mia madre quello che era successo tra me e Jack dopo Capodanno.
-Come fai a...-
-Ti ricordo che hai una sorella molto pettegola.-
Chiuse la porta e mi lasciò da sola con i miei dubbi.



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