Non voglio uscire dal letto, non ne ho la forza.
Il mio corpo accusa i pasti saltati e la mia mente ha un solo pensiero: parlare ad Edoardo.
Mi faccio una doccia veloce e infilo i vestiti del giorno precedente.
Mi guardo allo specchio, stando attenta a guardare solo il mio volto.
Spazzolo i capelli e li lego in una lunga treccia.
Senza fare colazione esco di casa e corro alla fermata.
Lì vedo Marco ma non dò nessun cenno di averlo riconosciuto.
Mi copro il volto ma questo non basta a non farmi notare da lui.
"Ehi ciao!"
Atterrita lo guardo ma non rispondo.
Marco sembra rimanerci male ma non ho modo di saperlo perché l'autobus è arrivato."Edoardo devo parlarti"
Edo mi guarda interrogativo. Non sembra arrabbiato per la scenata al negozio ma sinceramente preoccupato per me.
Deve aver notato i miei occhi rossi e le mie occhiaie scure.
"Non possiamo più essere amici"
Edo diventa pallido e poi subito dopo rosso.
"Stai scherzando vero?"
"No"
Edoardo è senza parole.
Lo guardo per qualche minuto e poi vado via.
Ma non faccio che quattro passi che cado a terra e tutto si fa buio.Sento un dolore lancinante alla testa e una mano stretta nella mia. Una mano che accarezza dolcemente il mio palmo e le mie dita intirizzite.
Apro gli occhi e lui mi sorride.
"Edo.."
"Kas..come ti senti?"
"Cosa ci fai qui?"
"Sono tuo amico"
"Mi ricordo perfettamente quello che ti ho detto. Non siamo più amici"
"Quella è una tua scelta e non puoi impormela. Io sono tuo amico, tu sei libera di non essere mia amica"
Inaspettatamente sorrido.
Dolce, stupido e testardo Edoardo.Dopo avermi dato un po di zucchero vengo rilasciata e sono libera di andare a casa.
Edoardo ovviamente non mi si scolla di dosso per paura di vedermi crollare di nuovo a terra come un sacco di patate.
Dopo tutta la fatica che ha fatto nel venire fin sotto casa mia, lo invito a pranzo da me.
Lui accetta e viene calorosamente salutato da Malcom che gli fa mille feste,ignorandomi completamente.
"Cosa si mangia? " chiede Edo curioso.
"Ordino una pizza?"
"Okay. Per me alle patate"Dopo 15 minuti il fattorino mi consegna la pizza e la porgo ad Edo.
"E la tua?"
"Io non l'ho ordinata"
"E cosa mangi?"
"Nulla, non ho voglia di niente oggi"
Edo molla la sua pizza sul tavolo e mi si avvicina preoccupato.
Mi scosta una ciocca di capelli dagli occhi e mi guarda intensamente.
La mia mente immagina già di baciarlo e non lasciarlo più.
"Oggi sei svenuta, non puoi permetterti di non mangiare, capito? Non con me intorno"
Annuisco e lo seguo sul divano dove tra un lamento e un altro riesce a farmi mangiare un trancio di pizza.
Contento di questo piccolo risultato mi lascia in pace a guardare la tv.
Verso le 18 se ne va baciandomi sulla fronte.
"Fai la brava"
"Ci proverò "Soltanto a notte fonda, immersa nei miei pensieri, rifletto su quello che ho immaginato accadesse tra me e lui.
È una follia.
Non ho mai pensato ad avere un ragazzo, figurati uno dolce come Edoardo. Lo distrugerei con tutti i miei problemi. Lo manderei al manicomio.
Perché avevo immaginato di baciarlo?
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Bring me back to life
FanfictionCassandra ha 15 anni e viene etichettata da tutti come una sfigata. Non ha amici, se non il suo cane Malcom. Detesta la sua vita e tutti quelli che la circondano. Un giorno tutto questo cambierà grazie ad una persona che le insegnerà ad apprezzare l...