Bring me back to life

Le sue mani

Spicco la corsa e mi dirigo verso Edoardo.
Spero non mi veda fino all'ultimo secondo, in modo che non possa scappare.
Purtroppo il mio piano fallisce, tradita dal casino delle mie scarpe sul pavimento.
Come previsto, appena mi vede, Edoardo inizia a correre.
Con il fiato corto e la mente offuscata mi faccio forza e lo seguo.
"Edoardo ti prego" mormoro
Lo vedo dirigersi verso il bagno dei ragazzi ed entrare.
Astuto.
Pensa di avermi fregata?
Eh no, non sarà di certo uno stupido adesivo con un omino a non farmi entrare in quel posto.
Prendo un lungo respiro ed entro.
Un ragazzo che si sta lavando le mani mi guarda imbarazzato.
"Scusa" sussurro al suo indirizzo.
Mi avvicino alla prima porta del WC e busso.
"Occupato" mi risponde un voce roca di un uomo sulla cinquantina.
Passo a quello dopo ma è vuoto.
Nell'ultimo deve esserci Edoardo.
"Occupato" mi risponde la sua voce.
"Non per molto" replico io.
Sento subito la serratura scattare ma non mi perdo d'animo.
Tolgo una forcina dai miei capelli e inizio a 'scassinare' la porta.
Sono sempre stata un'asso con queste cose.
E infatti dopo due giri di forcina la serratura cede.
Veloce come un fulmine apro la porta e mi infilo dentro.
Edoardo mi fissa stupefatto.
Ha gli occhi rossi, segno che deve aver pianto, e pure molto.
"Dio...io non volevo" sussurro e afferro la sua mano stringendola tra le mie.
Edo la ritira e sposta lo sguardo per terra.
"Ti scongiuro Edoardo"
Sento il suo respiro aumentare di ritmo.
Rabbia?
Ansia?
Dolore?
I suoi occhi incontrano i miei e le sue mani si poggiano sul mio volto.
Edo si avvicina al punto che i nostri visi si stanno per sfiorare.
Non riesco a pensare ad altro se non al contatto con lui, alle sue mani.
"Non sono nessuno per te?" mi chiede tradendo un tremolio nella voce.
"Sei tutto per me"
Le sue labbra sfiorano le mie.
Prima che io possa capirci qualcosa, un rumore forte ci separa.
Allarmati ci guardiamo e ci catapultiamo fuori.
"Che diavolo..?"