Guerre e Scuse

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Surry mi accompagna in bagno, dove mi lavo via il sangue che mi è uscito.
Tasto il setto nasale e sembra intero.
Torno in camera seguita da lui e, dopo aver afferrato del ghiaccio dal piccolo frigo della stanza, mi siedo sul letto a gambe incrociate.
"Cosa diavolo ti è saltato in mente?" urlo come una pazza.
"Cosa è saltato in mente a me? Semmai a lui e a te!"
"Oh cavolo ma che avete tutti?
Io e Sascha ci stavamo facendo solo del solletico!"
"Cos..solletico?"
"Già. Mi hai quasi rotto il naso"
"Credo di dovere delle scuse a Sascha...e anche a te"
"Lascia stare me, vai subito da lui piuttosto"
Surry fa per andarsene dalla stanza quando ritorna verso di me.
"Vuoi sempre uscire con me vero?"
"Anche se sei un idiota"
Surry mi sorride e mi lascia sola.

La sera a cena tutto è tornato sereno.
Tutto e tutti tranne me.
Ho la testa che scoppia.
Mi ritiro presto da tavola con la scusa di un mal di testa e vado a letto.
Lì mille immagini si affollano nella mia mente: l'abbraccio con Edo dopo giorni, Surry che mi tiene la mano mentre sono in uno stato di semi-coscienza, Edo che aggredisce Salvo, la proposta dell'appuntamento, il bacio, Sascha svenuto, la voce di Marco incrinata, Surry che picchia Sascha.
Prima che l'ansia mi sommerga, infilo le cuffiette e ascolto gli Sleeping with Sirens fino a quando non mi addormento.

La mattina tutto corre troppo in fretta e in un attimo sono di nuovo al Romics.
L'ultimo giorno.
I Mates sono potuti venire solo per sabato e domenica.
Il mio naso è un po' gonfio ma tutto sommato non è male.
Dall'entrata Nord vedo arrivare Edo e gli corro incontro.
Lui mi abbraccia forte e mi lascia tanti baci tra i capelli.
Dopo mi guarda in viso e sussulta.
"Cosa hai fatto?"
Senza pensarci troppo gli racconto della gomitata involontaria di Surry.
"Adesso ci penso io"
Oh cavolo,ho fatto un grosso errore.
Un errore madornale.
Un errore grande quanto il Titanic.

Senza possibilità di poterlo fermare, Edo spicca la corsa e con un salto degno di uno stambecco scavalca le transenne.
Invano Ron tenta di riacciuffarlo, Edoardo è troppo veloce.
Quando arrivo davanti allo stand vedo Edo sferrare un pugno in faccia a Surry e i suoi occhiali volare via.

Ron prende Edoardo sulle spalle e lo butta fuori.
"Io chiamo la polizia" dice Ron.
Allarmata mi faccio strada verso di lui.
"No, Ron. Ti prego" dico ansimando.
"Lo conosci? "
"Si. E anche Sascha. Chiediglielo. Fammi passare ti prego"
Ron mi fa entrare mentre tiene fuori Edoardo.
Sascha corre subito a parlare con Ron mentre io vado da Surry, che
sorridendo mi guarda.
"Mi ha colpito sul naso, credo sia il karma ".
La sua battuta mi fa rilassare, sta bene.
"Il tuo amico non si deve far più vedere".

Mi avvicino ad Edo da dietro le transenne.
"Non posso rimanere" mi dice
"Lo so"
"Vieni con me"
"No, hai esagerato questa volta"
"Kas devi scegliere. O me o lui"
"Hai esagerato" ripeto.
Edo mi guarda ferito.
"Hai già scelto quindi"
Con gli occhi bassi se ne va seguito dal mio sguardo pieno di lacrime.

Bring me back to lifeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora