Road to Romics

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"Cassandraaaa"
Allarmata apro gli occhi e mi metto a sedere nel giro di due secondi.
Ad urlare è stata Sabrina che gira per la stanza con buste e oggetti strani in mano.
"Ma che succede?"
"Sono le otto! Ti devi preparare per il Romics"
"Ma te sei matta! La fiera apre alle 10" le dico rinfilandomi nel letto e coprendomi le orecchie con le coperte.
In un balzo Sabrina mi raggiunge e mi butta per terra.
Esasperata vado in bagno a prepararmi.

Alle nove Sascha e Surry stanno ancora dormendo.
Questo manda Sabri su tutte le furie che inizia a bussare come una matta alle loro porte.
Intanto Vegas è nella hall con Ste ad aspettare il furgoncino che li porterà alla fiera.
Io andrò con loro fino alla stazione. Lì incontrerò Marco e andrò con lui al Romics.

Alle dieci finalmente Anima e Surry sono svegli ed operativi.
Mentre loro finiscono di fare colazione torno un attimo in camera per cambiarmi.
Il mio look non mi convince per nulla.
Sfilo i jeans chiari e indosso degli skinny neri molto strappati e sostituisco la maglia delle Vans con quella degli Sleeping with Sirens.
Soddisfatta vado in bagno dove controllo capelli e trucco.
"Cassy sei qui?"
È Sascha.
"Si"
Anima segue la mia voce e mi raggiunge.
"Bella maglia! Comunque ho parlato con Giuse e l'uomo della security a cui devi rivolgerti si chiama Ron. Gli ho dato una tua foto in modo che ti possa riconoscere. In più qualsiasi cosa hai il numero di Sabrina e puoi chiamarla"
Raggiante lo abbraccio.
"Grazie"

Finalmente alle undici meno un quarto partiamo dall'hotel.
Il furgoncino è comodo e profuma di vaniglia.
Per colpa di qualcuno (Anima) sono finita accanto a Surry.
Pur di non guardarmi in faccia si è messo a contare ad alta voce tutti gli alberi che incontriamo per strada.
Ad un certo punto, quando nessuno ci guarda, gli sfioro un braccio e lui si volta verso di me.
"Possiamo parlare?" mimo con le labbra.
"Non so cosa dire"
"Almeno ascoltami"
"Non ne ho voglia"
Sento le lacrime pungermi gli occhi ma non voglio cedere.
"Cassandra, un minuto e sei arrivata" mi dice Sascha.
Oh cavolo, devo parlare con Surry.
"Salvo ti prego"
Surry mi guarda senza dire nulla.
Vorrei parlare ma sono arrivata.
Da fuori saluto tutti e rivolgendomi a Surry mimo solo tre parole "Non sono fidanzata".
Riesco solo a vedere lo stupore sul suo volto prima che la vettura riparta.

Alla stazione Marco è già al binario ad attendermi.
È molto carino oggi.
Decido di fargli una sorpresa così non mi faccio vedere e gli arrivo alle spalle.
Mettendogli le mani sugli occhi dico "Indovina chi sono?"
Marco leva subito le mia mani dal suo volto, si gira verso di me e mi abbraccia forte.
"Mi sei mancata" sussurra al mio orecchio mentre gioca con i miei capelli.
Ancora stretta tra le sue braccia sento il treno arrivare e una sensazione di benessere mi attraversa tutto il corpo.

I sedili sono così comodi che Marco si appisola dopo pochi minuti con la testa sulla mia spalla.
Non riesco a smettere di pensare a quello che mi ha detto e al modo in cui mi ha stretta.
Solo un'altra persona mi aveva abbracciata in quel modo e mi manca da morire.

Bring me back to lifeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora