Incubo

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Col fiato corto per la paura mi sveglio nel cuore della notte tutta sudata.
Accanto a me Edoardo sta aprendo gli occhi, forse svegliato dal mio forte ansimare.
Allunga un braccio e mi stringe a sé con fare protettivo.
Ma l'ansia ha ormai preso il sopravvento e non riesco a stare sdraiata.
Non riesco a respirare, mi sento soffocare.
Mi metto a sedere nel letto,con il panico che mi chiude la gola.
Edo mi massaggia la schiena con una mano e mi sussurra "È tutto finito,ci sono io con te. È tutto nella tua testa, puoi respirare tranquillamente. È solo una sensazione".
Mi giro verso di lui ansimando un po' più forte.
Mi sento svenire.
Con la bocca mimo due semplici parole che però esprimono tutto quello che sento ora alla perfezione: ho paura.

Dopo un'ora di carezze sulla schiena e rassicurazioni, finalmente torno a respirare in modo quasi regolare.
Edo mi fa di nuovo sdraiare, facendomi poggiare la testa sul suo petto.
"Senti il mio cuore?" sussurra
"Si"
È calmo.
"Ascolta il mio ritmo e sincronizza il tuo respiro con i miei battiti "
Piano piano gli occhi mi si chiudono.
L'ultima cosa che vedo sono le labbra di Edoardo che mi stampano un bacio sulla fronte.

Alle 7:00 suona la sveglia ma nessuno dei due ha voglia di andare a scuola.
Edo riprende a dormire mentre io vado in salotto a guardare la tv.
I programmi non riescono però a distrarmi dall'incubo che mi ha fatto stare così male.
Mi ha spaventata a morte.
Ho sognato Edoardo spirare tra le mie braccia. Lo avevo fatto impazzire e lui si era suicidato.
Era così realistico che pensavo fosse vero.
Svegliandomi avrei dovuto provare il sollievo di vederlo accanto a me ma non è successo.
Il panico è aumentato invece di diminuire.
Forse speravo che l'aver conosciuto Edoardo fosse un sogno e invece no.
Ci eravamo conosciuti davvero e se avessimo continuato a frequentarci il mio incubo si sarebbe potuto trasformare in realtà.

Bring me back to lifeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora