Pensieri

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Mattina presto,un piccolo raggio di sole entrava nella stanza,e io mi ero appena svegliata con un vuoto dentro.

Che mi era successo?Quel giorno ero triste.

Poi mi ricordai:Louis doveva parlarmi.

Non potevo incontrarlo,non me la sentivo...ritrovarmi lì,davanti ai suoi occhi color oceano,ferma ad ascoltarlo,ferma,persa nel suo sguardo e nella sua voce,mentre lui mi parlava ed io non lo ascoltavo,in degli istanti interminabili che sembravano durare ore.

Solo io e lui.

Forse avrebbe dovuto dirmi che tutto era finito,che quell'amicizia era inutile,che quella era l'ultima volta che ci saremmo visti.

Ma io non volevo perderlo,tutto quello che volevo era stare nelle sue braccia,solo lì mi sentivo bene,protetta e esclusa dal mondo,mentre lo guardavo muovere le labbra,senza sentire quello che diceva,perchè avrebbe fatto troppo male,perchè poteva significare la fine di quel piccolo equilibrio che si era formato tra noi,in così poco tempo.

No,non potevo.

Volevo scappare,volevo che quel messaggio non mi fosse mai arrivato,volevo prendere il telefono e lanciarlo fuori dalla finestra,sarei rimasta senza ma non importava,perchè doveva parlarmi?

Lo amavo e odiavo allo stesso tempo,ma non eravamo fatti per stare insieme,la distanza ci separava,le nostre vite erano incompatibili,lui era già occupato.

Ero io l'errore,io non c'entravo niente,ero solo uno stupido sbaglio capitato nella vita di quel ragazzo,che poi chissá se mi amava ancora,ma per me era il mio tutto,l'unica ragione per la quale non facevo le valigie e ritornavo lì,dove vivevo,dov'era la mia vera vita.

"Ok Sara forse stai esagerando."Pensai.

Tutte dormivano ancora,ma io dovevo andare,dovevo incontrarlo,non sapevo neanche quello che mi avrebbe detto ma le lacrime giá scendevano sul mio viso,no,non potevo farcela.

Era tutto un errore,ci si innamora sempre di persone impossibili a questo mondo,ancora qualche minuto e tutto sarebbe finito,la mia vita sarebbe cambiata,avevo come un presentimento.

"Stai ripetendo sempre le stesse cose nella tua testa.Ora togliti quel mascara colato sulle guancie,fingi un sorriso mentre svegli e saluti le tue amiche,prendi quel cavolo di cellulare e vai verso il ragazzo che ami.Quello che deve succedere succederà,ma non è una cotta,c'é davvero qualcosa che provi per lui".Dissi tra me e me.

Ecco,ero fuori quella porta,ora dovevo solo arrivare nella piazza e l'avrei incontrato.

Passo dopo passo,ero lì.

Vedevo le persone,felici,assonnate,stanche,che mi passavano davanti talmente indaffarate che non si accorgevano nemmeno che le stavo fissando.

Il cuore mi batteva a mille,volevo solo essere piccola e invisibile,non volevo essere lì in quel momento,ma non potevo ritarmi,quello era un problema,e i problemi vanno risolti.

Poi in lontananza vidi qualcuno che si avvicinava,era un ragazzo alto e magro.

"È lui."Pensai.

Più si avvicinava più l'ansia mi saliva,lui continuava a camminare verso si me,e tre secondi dopo era lì,vicino a me.

Poi però guardai meglio...aspetta...oh,mi era preso un mini-infarto,era solo vestito simile a lui ma non era lui!

Guardai storto quel ragazzo che probabilmente in quel momento pensava:"e adesso che ho fatto?!"

Pensando che Louis avrebbe ritardato,mi sedetti su una panchina giocherellando con il mio portachiavi.

-5 minuti dopo-

Senza aspettarmelo sentii una mano che mi prendeva il mento,alzai gli occhi,stavolta era davvero lui.

Mi bloccai,non sapevo che dire,in quel momento non usciva neanche una parola dalla mia bocca...lui peggiorava anche la situazione perchè non si muoveva,teneva la mano reggendo il mio mento e guardandomi negli occhi.

«Vieni.»Sussurrò.

Mi prese per mano e mi portò in un piccolo vicolo,mi prese le guancie e...mi baciò.

Volevo che quell'attimo durasse in eterno,io non dicevo niente,ero troppo emozionata,avevo il ragazzo che amavo davanti a me che mi baciava,non poteva essere vero,allora forse tutte quelle mie preoccupazioni erano inutili...forse avrebbe lasciato Eleanor solo per me,avrebbe dedicato tutto questo tempo...a me.

«Addio.»Mi disse lui all'improvviso.

Poi mi staccò lentamente le mani dalle guancie,mi guardó negli occhi per un'ultima volta e se ne andò,senza girarsi,come se non gli fosse importato nulla di me.

Volevo reagire,avrei voluto urlare,avrei voluto rincorrerlo e bloccarlo con tutta la mia forza anche se lui si fosse ribellato,non l'avrei lasciato andare per nessun motivo.

Ma le mie gambe restavano ferme al pavimento,la mia bocca restava chiusa,e il mio cuore si era fermato.

-o-o-o-o-

#spazioautrice

Ciao,questo capitolo non è molto lungo ma é pieno di significato,almeno per me.Aspetto ancora qualche vostra idea,mi raccomando,commentate! :D

E se vi piace potreste anche votare :3

Thankss <3

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