«Non possono essere loro.No,non possono,vero Sara?» mi chiese Giulia con un'espressione sconvolta e confusa.
«Si,sono loro.»risposi io guardando nel vuoto.
«Sorry,I don't understand...» ci disse intanto l'autista credendo che quel discorso fosse rivolto a lui
«Oh,nothing.» risposi io,essendo già lunatica di mio in quel momento il mio stato d'animo era praticamente cambiato in un batter d'occhio...
«Perchè ci hanno mentito?Hanno anche fatto finta di non conoscersi tra loro per tutto questo tempo,e invece oggi veniamo a sapere che sono una band chiamata "One Direction" che ha anche inciso una canzone.Non ci vedo niente di strano,ma seriamente,non riesco a capire il perchè ci abbiano tenuto tutto nascosto» disse Elisa infuriata.
Non riuscivamo a rendercene conto,forse avrebbero voluto farci una sorpresa all'improvviso,forse volevano solo prenderci in giro,che poi per tutto quel tempo che ero stata con Louis lui non mi aveva mai accennato dell'aver scritto e inciso una canzone,cosa che comunque non era da tutti i giorni.
Adesso dovevamo solo chiarirci,perchè in fondo poteva essere tutto un malinteso;
ma poi ricollegai un pò di cose:il sorriso che prima Louis aveva fatto cercando di non farsi vedere era proprio quando io avevo nominato Niall e lui aveva chiesto chi fosse,per non parlare della macchina di lusso di Zayn,non avrebbe mai potuto comprarla con i pochi soldi che il suo lavoro gli offriva,quindi...non poteva che averla comprata con il ricavato dalla canzone.
«Devo chiamare Louis e dirglielo.Anzi no,potrei chiamare Liam e Zayn,metterci tutti d'accordo ed uscire uno di questi giorni.E con questo pretesto chiedergli poi della band,che ne dite?» chiesi io
«Perfetto.Almeno così capiranno che non siamo sei ragazze nate ieri...o come si dice insomma» disse Elena
«A proposito,l'avete piú sentite Chiara e Marta?»
«No,sono ancora all'ospedale con Niall»
Dieci minuti dopo il taxi ci riportò all'hotel,ma noi non avevamo voglia di restare in camera così posammo la nostra roba,ci mettemmo la tuta da ginnastica e uscimmo un pò per la città.
Sarebbe stato così bello passeggiare con le proprie amiche per Londra senza preoccuoazioni...già,sarebbe.
Perchè noi quattro vagavamo senza meta nell'attesa di chiarire perchè i nostri amici fossero una band,mentre le altre due erano in un ospedale ad aiutare un ragazzo prima a noi completamente sconosciuto che era inciampato su chissà cosa.
All'improvviso cominciò a piovere e non avendo l'ombrello entrammo come al solito nel primo negozio che ci capitò davanti:era un negozio di CD,e facendo finta di essere interessate salutammo tutte quanto il commesso che in quel momento ci stava guardando dalla testa ai piedi forse perché eravamo praticamente sconvolte.
Ma forse era più strano lui di noi,era robusto e,cosa che mi colpì di più,aveva i capelli celesti,del colore del cielo solo ancora più acceso.
«Posso aiutarvi?» ci chiese lui.
«No grazie,stavamo solo dando un'occhiata» risposi io sperando che spiovesse presto così da andarcene da lì.
Muovendomi di scatto per raggiungere le altre,per sbaglio mi cadde un CD dallo scaffale e speravo solo non si fosse rotto altrimenti avrei dovuto ripagarlo ma non avevo soldi!
Nel raccoglierlo notai che aveva la copertina celeste proprio come i capelli di quel ragazzo,e pensando di fare una battuta gli dissi indicandola
«Oh guarda,é proprio il tuo stesso colore!»
STAI LEGGENDO
Mi manchi.
Fanfiction"Ma davvero ci avete mentito tutto questo tempo?Io mi fidavo di voi,e non volevo perdervi.Anzi,non voglio."