Capitolo 8

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Era mattina, mi alzai dal letto con gli occhi gonfi e pieni di lacrime.
Se ne era andato , mentre il mio cuore batteva a mille quando le sue braccia mi avevano stretto lui invece se ne era andato lasciandomi qui da sola. Che cosa mi era passata per la testa che a lui potessi piacere io, una stupida ragazzina , no era uno stupido sogno.
Mi alzai e il contatto con il pavimento freddo mi fece rabbrividire.
Mi avvicinai alla porta e lì ci ritrovai Allison quando mi vide emise un piccolo urlo di gioia e mi spinse dentro.
"Cosa ci fai tu qua!" Urlo
"Ma che ti prende.."
"Shh , non dirmelo avete dormito insieme?"
"No Allison niente di tutto quello che stai pensando e successo. Lo vedi da qualche parte?"
"E allora cosa ci fai qui"
"Ho solo dormito lui se n'è andato" le lacrime iniziarono a riempirmi gli occhi e cercai in ogni modo di ricacciarle indietro.
"Oh"
"Già"
"Beh ero venuta a dirgli una cosa"
"Non so dove sia"
"Ci vediamo giù" fece porgendomi un vestito.
"Te l'avrei portato in camera ma prima dovevo fermarmi qui"
"Ti ringrazio" gli feci un sorriso e uscì.
Mi misi il vestito, troppo stretto per me aveva lo scollo a v e il mio seno era troppo grande , anche se mi metteva in risalto le curve.
Era di un rosso scuro , ornato di brillantini.
Scesi le scale senza fare alcun rumore quando sentii delle voci erano Katarina e ...Daniel. Usciva dalla sua stanza e la stava baciando. Ecco dove era andato da lei ma d'altronde era normale.
Lei rientrò e lui iniziò a salire , io mi sedetti a terra non potevo tornare di sopra se ne sarebbe accorto perciò scesi le scale facendo finta di non vederlo.
Gli toccai la spalla per sbaglio.
Lui si fermò sulle scale e mi guardava mentre io scendevo facendo attenzione a non fare rumore.
"Buongiorno eh"
Non volevo risponderlo , nemmeno guardarlo in faccia con tutto il dolore che mi stava facendo passare , volevo vedere Brando.
Perciò percorsi il lungo corridoio e bussai alla sua porta , con l'aquila incisa sopra , un ragazzo dagli occhi verdi e il fisico scolpito mi venne ad aprire. Si stava stiracchiando l'avevo svegliato io , quando si rese conto chi avesse bussato alla porta subito si ricompose e disse " hey non ti aspettavo"
"Si, scusami del disturbo, dimentica che sono venuta qui" mi girai per andarmene quando una mano mi afferrò il polso .
"Entra" non riuscivo a distogliere lo sguardo dai suoi addominali erano stupendi , lui mi sorrise come se avesse letto quello che stavo pensando.
"Siediti" ci sedemmo uno di fronte all'altro.
"Allora perché sei venuta qui?"
"Volevo vederti " dissi arrossendo
Lui mi sorrise e si avvicinò ancora di più a me "allora grazie è stato il buongiorno più bello di tutti gli altri"
"Grazie a te Brando davvero"
"Shh , non c'è bisogno che mi ringrazi"
Gli sorrisi , se fosse stato normale gli sarei saltata addosso , mi morsi il labbro , Emma ma cosa stai dicendo? Non potresti mai farlo.
"Tutto bene?" Disse
"Si scusa" distolsi quel pensiero e tornai a concentrarmi su di lui.
"È... Con ... Il mio signore come è andata?"
"Bene"
"Senti Emma volevo chiederti scusa per ieri ma non potevo disobbedire"
"Lo so " gli dissi avvicinandomi avevo voglia di essere abbracciata da qualcuno che ci tenesse a me non come quell'altro.
Lui si avvicinò a me e per un attimo i nostri nasi scontrarono, lui mi mise una mano sulla guancia e mi spinse contro di lui quando qualcuno apri la porta , e il signore oscuro con la camicia e pantaloni stretti di colore nero che ci stava fissando con due occhi pieni di rabbia , anzi non stava guardando noi ma solo me.
Brando non si allontanò da me , e perciò mi girai verso di lui e gli sorrisi , lui avvicinò la sua mano alla mia .
Fu allora che Daniel mi scaraventò, contro la parete facendomi andare a sbattere con la testa contro il muro.
"Così impari" disse verso di me e poi si voltò verso Brando e gli disse " tu muoviti"
Lo prese per maglietta e lo portò fuori , quando rientro e si avvicinò io tenevo una mano dietro la testa da dove usciva un po di sangue.
"Mi avevi detto che non avevi fatto niente con lui e poi..."
"Ti ripeto la domanda a te cosa importa? Io sono libera e vado a letto con chi mi pare"
Appena pronunciai quella frase lo vidi stringere i pugni.
"Quindi questo vuol dire che voi due..."
"No!"
Mi alZai e corsi fuori dalla stanza , andando a sbattere contro Allison che stava vendendo nella mia direzione.
"Hey cosa hai fatto" quando la vidi alzare lo sguardo dietro di me.
"Non puoi andartene senza il mio consenso"
Mi girai e lo fulminai con lo sguardo.
"Tu non sei nessuno per me è mai lo sarai"
Continuai a correre nella direzione delle segrete era l'unico posto dove ero al sicuro quelle sbarre all'inizio sembravano in gabbia per me ma adesso erano il mio porto sicuro.
Mi chiusi il cancello alle spalle con tanta forza che quasi si staccò dai cardini ormai arrugginiti.
Mi sedetti a terra e nell'acqua che si era accumulata durante la pioggia vidi il volto di mio padre .
Mi voltai e lo vidi li in piedi che mi stava guardando con due occhi che non avevo mai visto.
Quando si avvicinò.
***
"Mio signore , le guardie ai confini del territorio ci hanno detto che il nostro nemico è a conoscenza della prescelta"
Tutti erano lì , il signore oscuro seduto sul trono , Katarina era al suo lato come sempre per adorarlo , Brando non alzava lo sguardo da terra e Scott mi stava guardando.
Allison non poteva capitarti niente di meglio pensai.
"Come è possibile" disse il signore oscuro sbottando.
"Mio signore e così è faranno di tutto ora per prendersela"
Quando sentimmo un urlo , era la voce di Emma.
Lo vidi stringersi nelle spalle , era un urlo straziante , come di dolore e poi lo vidi sfrecciare dinanzi a me.
***
Mio padre si avvicinava e vidi i suoi occhi erano vuoti , freddi e neri come non mai.
"Padre" dissi
"È così tu sei la prescelta, avrei dovuto ucciderti quando ti consegnarono a me" e da dietro la schiena estrasse un coltello era puntato al cuore ma io mi spostai e il coltello affondò nella mia gamba , sentii la pelle squarciarsi e poi un liquido uscirvi.
Estrasse il coltello , mi avrebbe uccisa , lo sentivo , mio padre , il mio papà quello che mi avrebbe protetto da tutto e da tutti mi avrebbe ucciso.
Abbasso la lama , chiusi gli occhi e dissi non so perché , forse stavo pensando a lui in quel momento.
Ti amo Daniel.
Quando la lama cadde a terra e alzai lo sguardo Daniel teneva mio padre per la gola e gli disse "non avvicinarti di un solo passo a lei"
Mio padre si mise a ridere e disse" è la prescelta morirà in ogni caso"
"Tu non le torcerai un capello, lei è mia"
"In che senso" disse mio padre ridendo.
"In tutti i sensi"
"Il signore oscuro e innamorato?"
Fu allora che incontrai i suoi occhi , io tenevo una mano sulla gamba dalla quale usciva un sacco di sangue e non finiva.
"Non ci penso proprio" e lo lascio a Brando e Scott che nel frattempo erano arrivati.
Si precipitò verso di me , la testa mi girava avevo perso troppo sangue ,.
"Rimani sveglia" mi disse prendendomi il viso tra le mani.
Ma l'oscurità mi prese all'improvviso e una mano mi sorress.
Nella foto Emma.

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