Capitolo 24

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Non era tornato in camera, non si era neanche degnato di dirmi amore vai a dormire farò tardi.
Mi aveva lasciato qui vicino al camino a dormire da sola, non capivo il perché ma ieri quando ho guardato Daniel negli occhi c'era qualcosa che lo tormentava non era più lo stesso.
Mi alzai dal calduccio che si era formato sotto le coperte e uscii fuori da quella stanza per andare a fare colazione.
Quando scesi li trovai tutti e tre era strano ora vederne solo in tre quando prima erano in cinque, la colpa di tutto ciò era solo la mia.
Mi sedetti a tavola è una risata parti dal fondo del tavolo, era Katarina quella risata e riconoscibile tra Mille era così irritante.
"Ma che cos'hai in faccia?" Disse Katarina quasi strozzandosi con la sua stessa risata.
Guardai Allison come per cercare aiuto ma anche lei rideva anche se non lo dava a vedere.
"Amore ti sei addormentata vicino al camino vero?"
"Già perché qualcuno mi aveva lasciato lì a dormire" dissi in lacrime perché anche lui stava ridendo e io odiavo quando la gente si prendeva gioco di me ne avevo passate tante così ma odiavo quando anche lui lo faceva perché se mi amava doveva proteggermi.
Mi alzai da tavola e corsi di sopra, nella mia stanza sbattendo la porta.
Andai in bagno e mi bagnai il viso sporco dalla fuliggine del camino e dalle lacrime. Quando alzi lo sguardo vidi i suoi occhi riflessi nello specchio e mi girai ma non vidi nessuno.
Mi voltai di nuovo verso lo specchio e sbattei di nuovo gli occhi.
Li avevo visti , quegli occhi verdi io li avevo visti ed erano riconoscibile , erano quelli di Brando.
Mi avvicinai alla finestra dove l'ultima volta lui stava dormendo e lo aprii il sole illuminava tutto e faceva anche molto caldo quando una ventata d'aria gelida mi colpì non c'era bisogno di girarsi lo sentivo che dietro di me c'era qualcuno è sapevo anche bene chi.
"Che cosa ci fai qui?" Dissi dandogli le spalle e guardando fuori dalla finestra.
"Guardami" disse e sentendo la sua voce capii subito che era lui .
Era tornato ma questa volta se Daniel l'avesse visto sarebbe morto.
Mi voltai piano piano e quando gli guardia il viso era pieno di graffi.
"Chi è stato?" Dissi spaventata
"La mano nera , mi ha punito per qualcosa che io non ho fatto" lo vidi piegarsi a terra e iniziare a piangere.
"Mi dispiace Emma te lo giuro non volevo farti del male"
"Sei di nuovo qui" disse una terza voce era piena di rabbia e quando alzai lo sguardo lo vidi li sulla soglia con due occhi rossi puntati su Brando che ormai era in ginocchio.
"Mio re" disse "vi prego perdonatemi"
Daniel guardò prima me che annuii , sapevo che cosa mi aveva chiesto.
Si avvicinò a Brando e lo prese per il collo della maglietta e gli piantò un pugno in piena faccia.
"Questo è per lei, perché ti dà un altra opportunità mi raccomando non sprecarla"
Il sangue scendeva Dal naso si brando ma non mi preoccupai tanto tra poco sarebbe ritornato come nuovo.
"Forza svendiamo dobbiamo parlare" disse Daniel di spalle "tutti quanti".
Mi porse la mano e io l'afferrai , diede un ultima occhiata a Brando che si stava alzando e poi uscimmo da quella stanza.
Nel grande salone allison e Katarina Ci stavano aspettando e come al solito la signorina dai capelli biondi era scocciata.
Brando entrò poco dopo e gli sguardi di Allison e di Katarina cambiarono del tutto erano spaventate perché sapevano che Daniel lo avrebbe ucciso.
"La festa di mezzanotte sta arrivando" disse Daniel salendo sul suo trono.
"Quindi la prescelta deve iniziare ad allenarsi.
Ognuno di noi deve aiutarla e far sì che il piano che abbiamo in mente abbia successo.
Brando tu ti occuperai delle armi, Allison tu gli racconterai la storia , Katarina tu il portamento degno di una principessa e io ti aiuterò con i tuoi poteri"
"Quando dobbiamo iniziare mio signore" disse Allison inchinandosi.
Tutti si voltarono verso Daniel.
"Da oggi. Brando inizierai tu , poi Allison e infine Katarina.
Forza andate"
Allison e Katarina uscirono , anche io e Brando stavamo per farlo quando.
"Brando se solo gli succede qualcosa , se solo si fa male la pagherai cara"
Poi guardò me e mi diede un bacio sulle labbra e poi mi lasciò andare. Vedevo la preoccupazione sul suo volto, sapevo che per lui era difficile.
"Pronta?" Mi chiese Brando una volta raggiunte le porte.
"Si " uscimmo e mi portò su una grande collina piena di verde da lì si vedeva il castello e il villaggio dove la vita scorreva normale.
Brando fece schioccare le dita e davanti a me apparve un manichino.
E nella mano di Brando un coltello , aveva delle rifiniture stupende ma la punta la punta era d'oro che sotto al sole risplendeva.
"Cosa devo farci con questo?"
"Questo è un jeanz , è interamente fatto d'oro ma come avrai visto la punta e d'oro infilato nel cuore di un vampiro si sbriciola in un istante" mentre diceva quelle parole aveva uno sguardo sinistro , non lo so perché ma mi fece paura.
Perciò istintivamente indietreggiai.
Lui alzò i suoi occhi verdi verso di me e disse , "ora lancia e colpisci il manichino" mi passò il coltello e allora ebbi una visione , Brando era vestito di nero e faceva un ghigno che mi provocò dei brividi lungo il corpo.
"Stai ben?" Disse Brando
"Sì perché?"
"Guarda" disse indicando la mia mano, stavo stringendo la lama del coltello così forte da ferirmi.
"Sto bene non è niente ho sbagliato , scusa" dissi mortificata.
Indietreggiai perché non volevo che lui mi toccasse dopo quello che avevo visto , sembrava la mano nera.
"Puoi continuare?"
" si"
Passai l'intero pomeriggio ad allenarmi, sapevo lanciarlo il coltello ma in quanto a mira ero ancora in alto mare.
Tornammo al castello e lo trovai Daniel , con due occhi rossi.
"Ti avevo detto che non doveva farsi male"
"Non è stata colpa sua sono stata io"
Daniel non smetteva di guardare Brando perciò lo presi per mano e lo portai dentro.
Ora era il momento di andare a lezione con Allison w questo mi tranquillizzava parecchio.
Allison mi spiegò tutta la storia dei cuore di ghiaccio, ma io non prestavo molta attenzione perché avevo quella visione nella mente quando Allison mi passò un grande libro e c'era disegnato la mano nera, coperta da un mantello nero con un guanto alla mano destra.
Dove Brando aveva una cicatrice, l'avevo notato quando mi aveva passato il coltello.
Quell'immagine iniziò a cambiare , e il volto prese forma ed era quello di Brando , gettai il libro a terra e indietreggia spaventata ma cosa mi stava succedendo.
"Emma stai bene?"
"Si devo solo , e ora di andare a fare lezione con Katarina" dissi tagliando Corto.
La salutai e scesi le scale per andare nella sala del trono dove Katarina mi stava aspettando mentre si stava smaltando le unghie.
Passai il resto della lezione a sentire le sue urla, io non ero una principessa non sapevo portare i tacchi e rimanere in equilibrio portando un vestito gigantesco.
Non sapevo comportarmi come una principessa anche se io non lo ero.
"Sei un disastro" concluse Katarina.
"Io non sono una principessa per forza" dissi esausta , mi faceva male i piedi e mi sedetti sulla poltrona morbida.
"Questo è quello che credi tu" riuscii a sentire da Katarina che non ci mise niente e scomparve.

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