Rapita da un vampiro

Capitolo 11

Brando e Scott portarono Daniel nella sua stanza io cercai di seguirli ma una mano mi afferrò è mi tiro indietro.
Era Katarina aveva gli occhi rossi come non mai e i canini che spuntavano dal labbra superiore.
"Ora l'hai fatt grossa prescelta" disse sbattendomi contro il muro in pietra.
"Tu lo stai ingannando , ci ucciderai tutti con quel tuo sguardo dolce pwnsi di incantare gli altri ma non me"
La testa stava sanguinando , come la gamba , Allison e Scott arrivarono subito , Katarina stava per scagliarsi di nuovo contro di me ma Scott la fermò.
"Katarina cosa le hai fatto" disse Allison urlando
"È un bugiarda ha quasi ucciso il tuo re"
"Non è stata colpa sua lei non c'entra niente e lui che la ferisce ogni volta"
"La stai difendendo"
"Si, la sto difendendo" disse Allison decisa
"Aspetta solo che si senta bene e ti farò uccidere" così dicendo se ne andò insieme a Scott mentre Allison mi prese la testa e cercò di curarmi la ferita.
"Che cosa ti ha fatto" disse Allison con una voce calma
Mi faceva male ogni parte del corpo era una cosa insopportabile e la testa era un martello pneumatico.
"Portiamola in camera" era Brando mi prese in braccio e mi portò in camera sua mi stese uk letto e insieme a Allison mi curarono .
"Ora riposati" disse Brando accarezzandomi la testa.
Annuii e mi stesi sul letto chiudendo gli occhi. Ed eccolo di nuovo puntuale come sempre a torturarmi il sonno.
Il sogno. Il signore oscuro, la lama , il mantello e gli occhi e poi mi sveglio. Era il tramonto o almeno pensavo la stanza era buia e silenziosa. Dovevo vederlo era stata tutta colpa mia.
Aprii piano piano la porta. Sentivo delle voci provenire da giù sicuramente erano i quattro consiglieri , sapevo benissimo dove era la stanza e mi precipitai dentro.
Non bussai , perché in qualunque caso sarei entrata.
Lo vidi steso sul letto , con due fasce intorno al corpo o meglio intorno al braccio e alla gamba, stava dormendo. Vedevo la sua pancia alzarsi e abbassarsi , mi avvicinai facendo meno rumore possibile , mi sedetti sul bordo del letto. E mentre lo guardavo sorridevo e piangevo , pensavo alle cose cattive che aveva fatto è anche a quante volte si era precipitato per proteggermi mettendo a rischio la sua vita. Gli scostai un ricciolo che gli ricadevano sulla fronte ormai sudata. Gli accarezzai il viso e in quel momento mi parve un bambino piccolo che era malato, mi avvicinai a lui e gli diedi un bacio leggero sulla guancia , profumava ancora di buono.
Mi alzai quando una mano mi afferrò il polso e mi tirò verso il letto, ora ero sopra di lui e guardavo i suoi occhi celesti che erano puntati nei miei .
Mi accarezzò una guancia e mi sorrise un sorriso che non mi aveva mai fatto e disse "stai bene?"
"Si non ho niente"
Mi guardò , scrutò ogni parte del mio corpo quando il suo sguardo si fermò su un livido che avevo sul braccio.
"E questo?" Katarina è stata quando mi ha afferrata.
"Katarina ,ci tiene molto a te e si e arrabbiata con me per averti ridotto in queste condizioni"
"Non ci tiene a me come io non tengo a lei"
Io abbassai lo sguardo sul suo petto , e lo accarezzai.
Si mise seduto a forza e io dissi "stai bene?"
"Si"
"Mi dispiace , io..."
"Shh" disse mettendomi una mano sulla bocca."lo farei altre mille volte amica pur di rivedere il tuo viso ancora una volta "
Mi mise una mano sul fianco e mi tirò a se .
"Rimani con me" disse mentre si rimetteva steso e io con la testa appoggiata sul suo petto , quando una persona si stende sul petto del proprio amato gli sente il cuore mentre in lui non c'era ma nonostante questo a me piace così , anche se era malvagio sapevo che in lui c'era qualcosa di buono. E qualunque cosa l'avesse spinto a diventare così cattivo era stato qualcosa di veramente grave e doloroso.
"Tu non te ne vai da Katarina però"
"No" disse sorridendo "te lo prometto. E tu non vai da Brando"
"Non lo so ci penso" e mi misi a ridere e anche lui.
"Forza ora stenditi, sei debole ancora è meglio se riposi io rimango qui non ti lascio"
"Me lo prometti?"
"Si"
Si mise steso e io accanto a lui , quando mi cinse con un braccio stringendomi a lui. "Giusto per prevenire" disse sorridendomi, avrei voluto che quel momento non finisse mai che potessimo restare sempre così ma era un sogno.
Durante la notte lo sentii agitarsi , mi svegliai e cercai di svegliarlo.
Quando lo svegliai sembra come impazzito ,era tutto sudato e tremava.
"Hey" dissi accarezzandogli la guancia" calmati sono qui"
Sentii il suo respiro tranquillizzarsi e mi disse "ho fatto un sogno , tu venivi pugnala ed ero stesso io a farlo"
"Il mio stesso sogno" dissi
"Che cosa?"
"Si è lo stesso sogno che mi terrorizza ogni sera"
Lui poggiò la sua fronte sudata contro la mia "non voglio farti del male"
"Non me ne farai" dissi io con un filo di voce
"Come fai a esserne sicura ?"
"Perché io non ho paura di te , sono qui sto dormendo accanto a te e non potrei desiderare altro" dissi forse avevo parlato troppo.
"Vieni qui" disse e mi strinse tra le due braccia , mise la testa nell'incavo della spalla e mi diede un leggero bacio sul collo.
"Devi cercare di non pensarci" dissi io e se stare lì significava tormentarlo con quei sogni me ne sarei andata "forse è meglio che io vada"
"No! Avevi promesso che saresti rimasta qua"
"Restare qui vorrebbe dire condizionare i tuoi sogni , non so come sia possibile ma è così"
"È possibile perché tu sei la prescelta ho usato i tuoi poteri per salvarmi la vita" disse prendendomi le mani aveva la pelle candida e fredda.
"Forza ritorna a dormire , ci vediamo domani" dissi alzandomi dal letto.
Si stese e gli misi le coperte , come se fosse un bambino.
"Grazie mamma" disse ridendo
"Prego piccolo mio"
"Piccolo?' Io? È uno scherzo vero"
"Ora dormi" mi girai per andarmene quando disse " è il bacio della buonanotte non me lo dai"
Qualcosa dentro di me prese fuoco il cuore iniziò a battere velocissimo.
Mi girai andai verso di lui e gli diedi un bacio sulla fronte.
E lui mi fece un sorriso. Uscii dalla stanza e fuori rimasi solo io a sorridere.