Capitolo 19

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Per tutto il viaggio Daniel non mi ha parlato nemmeno una volta , cammina avanti e ha lo sguardo nel vuoto.
Quando arriviamo al castello Allison ci sta aspettando lì davanti e non appena mi vede mi corre in contro per abbracciarmi.
"Grazie Emma , grazie di tutto"
La stringo forte a me ne ho bisogno adesso, intanto Daniel è scomparso chissà dove.
"Stai bene?"
"Si , tutto ok"
"Emma..." Dice Allison guardandomi
"No , non va bene."
Gli mostrai il collo e alla vista Allison si mise le mano davanti alla bocca.
"È stato lui?"
"Si ma non l'ha fatto apposta , lui non voleva farmi del male"
"Lo so, tu sei l'ultima persona a cui farebbe del male dopo quello che è successo con Leila"
"Già" è un rumore provenì da sopra come qualcosa che va in frantumi.
Corsi di sopra lasciando Allison davanti alla porta.
Quando entrai nella sua stanza lo specchio era rotto e le mani di Daniel erano sporche di sangue.
Mi avvicinai a lui e lo strinsi forte.
"Non è successo niente Daniel"
"Mi dispiace io non ..."
"Non è successo niente Daniel , quella di ieri è stat la notte più bella della mia vita"
Abbasso il capo e si mise a ridere.
"Pensi questo , pensi che per me quello che è successo ieri sera è stato un errore beh no , è stat la notte più nella della mia vita non avevo mai provato quelle emozioni prima d'ora nemmeno con Leila"
"E allora qual è il problema Daniel?"
Lo vidi incupirsi e distolse lo sguardo da me e iniziò a guardare fuori.
Lo feci girare verso di me e mi misi a cavalcioni sulle sue gambe.
"Daniel..."
"Ti amo Emma non voglio perderti non voglio e non posso farlo"
"E non mi perderai mai" dissi stringendolo ancora più forte.
"Promettimelo"
"Promesso"
Rimanemmo abbracciati per un sacco di tempo prima che Daniel dicesse" io ora devo andare ci vediamo sta sera"
Mi diede un bacio sulla fronte e se ne andò.
Rimasi da sola in quella stanza a pensare a come Daniel si fosse comportato era strano.
Distolsi quel pensiero non appena sentii un rumore provenire da fuori. Quando aprii la porta per vedere chi fosse stato a provocare quel rumore e lo vidi, vidi Brando.
Mi guardò con quei due occhi verdi e per la prima volta ebbi paura di quegli occhi, erano come se fossero pieni di odio verso di me e lo capivo ma non potevo farci niente.
"Brando.." Tentai di dire ma lui continuò a camminare e mi lascio da sola con i miei sensi di colpa.
Non era possibile avevo davvero rovinato la vita a tutti come aveva detto lui , a Allison , a Scott e ora a Brando si Katarina non mi importa niente può soffrire se vuole.
Mi stesi a terra e ripensai a quei dannati occhi mi facevano paura davvero , quando chiudevo gli occhi per riposare me li ritrovavo davanti e mi svegliavo spaventata con il cuore che batteva a mille.
***
Gli avevo fatto del male , gliene avevo fatto e questo non lo sopportavo.
Lei non doveva soffrire a causa mia , e questa festa della mezzanotte si sta avvicinando sempre di più e io ho paura , ho paura come non mai.
Non riesco a stare fermo , continuo ad andare avanti e indietro nel salone .
E pensavo a lei , continuavo a pensare ai suoi occhi e ai suoi capelli attorno al mio dito.
Lei è quel suo sorriso, oddio ero completamente pazzo di lei quando qualcuno aprì le porte del salone.
Vidi entrare Brando , aveva uno sguardo molto , molto strano.
"Che cosa vuoi?" Dissi avvicinandomi a lui.
"Siete pensieroso come mai?" Ecco ora inizia lui mi sfida e mi costringe a cacciare fuori il peggio di me.
"Non sono affari tuoi" dissi girandomi per tornare al mio trono.
" è lei vero? Lei somiglia così tanto a ..."
"Non pronunciare il suo nome qui dentro"
"Perché? Io sto dicendo solo la verità"
"No sono completamente diverse"
Lo sentii sorridere e dire "lei non lo sa vero?"
"Brando fatti gli affari tuoi"
"Ah ... Quindi lei non lo sa e all'oscuro di tutto"
"Non mi importa di quello che stai dicendo tu fai sempre così , mi spingi al limite delle mie forze e mi costringi a dirti quello che vuoi sapere quindi arriva al punto"
"Voi l'amante così tanto mio signore?"
"Certo , io la amo"
Si avvicinò a me e all'orecchio mi disse "beh allora andate di sopra e ditegli la verità , o altrimenti la perderete"
Lo presi per il collo e lo spinsi contro il muro , stringevo fortissimo.
"Tu devi starne fuori, lei è Mia. Non devi azzardarti ad avvicinarti a lei altrimenti..."
"Altrimenti cosa"
"La pagherai"
"Da te?"
Lo spinsi ancora una volta contro il muro , stringendo ancora più forte la presa.
"Tu sai chi sono io vero"
"Vuoi dire chi eri"
Quella frase mi fece riflettere e perciò lo lasciai andare. Indietreggiai spaventato e andai a sbattere contro il trono.
Io non volevo ritornare ad essere quella persona , no non potevo e perciò per fare questo avevo bisogno di lei , lei doveva rimanere con me , deve restare con me e non lasciarmi mai.
Io la amo la amo tantissimo.
E se un fantasma del mio passato dovesse tornare per portarmela via , non me lo perdonerei mai preferirei morire invece che vederla allontanarsi da me , oppure respingermi.
Sa quanto l'ho vista la prima volta ho sentito che lei era speciale non solo perché lei è la prescelta ma perché ha qualcosa di non so che , spinge le persone attorno a se a ragionare , le spinge a pensare a riflettere e le ama tutte fino all'ultima.
Lei è testarda ma è questa sua testardaggine che mi ha fatto ragione e mi ha spinto ad amarla , ogni giorno quando la vedevo con lui non capivo cosa fosse quella sensazione ma adesso che sto con lei , adesso che la stringo a me capisco che era gelosia non doveva avvicinarsi a lei. No.
Se Emma non volesse stare più con me dopo che tutta la verità salirà a galla tornerà a casa , perché li so che c'è un ragazzo che la ama , continuerà la sua vita e se solo volesse gli cancellerei la memoria per fargli dimenticare tutti i mesi qui se questo la rendesse felice io lo farei perché è questo che voglio vederla felice.

Rapita da un vampiro Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora