Quella sera mi addormentai sorridendo , stringendomi nelle coperte rosa pensando a quella stanza a chi apparteneva , pensavo a quanto Daniel fosse stato dolce a darmela a quanto si fosse aperto nei miei confronti.
Ma non sempre c'è la quiete dopo la tempesta , ripensai alla mano nera e mi sveglia nel sonno.
Mi misi a sedere in mezzo al letto, mentre il mio respiro si calmava , mentre ogni singola particella del mio corpo si rilassava. Avevo la fronte piena di sudore e la maglietta del pigiama attaccata alla schiena.
Quando guardai il pavimento , w c'era qualcosa c'era un ombra. Alzai lo sguardo e lo vidi con la testa poggiata contro il muro mentre dormiva tranquillamente , poi guardai più a destra e vidi le tende muoversi a causa del vento che entrava dalla finestra.
Mi ero dimenticata di chiuderla, di chiudere la finestra perché ero troppo contenta del fatto che io e lui avessimo fatto pace e che lui mi avesse raccontato del suo passato.
Mi avvicinai piano piano a lui ma come se avesse sentito la mia presenza apri i suoi occhi verdi e mi guardò ancora confuso di come si trovasse lì dentro.
C'era uno strano odore su di lui, un odore che conoscevo bene era alcool.
Quando Brando si alzò lo vidi reggersi la testa probabilmente per quanto aveva bevuto gli faceva male.
"Emma..." Disse con la voce come rotta , come se fosse triste.
"Ti prego vieni qui" c'era qualcosa nel suo sguardo che mi metteva paura.
"Emma sono io Brando" disse mente si avvicinava e mentre io indietreggiavo.
Quel suo sguardo era lo stesso che ogni notte vedevo nei miei incubi, quando sognavo la mano nera ma lui non era la mano nera lui era Brando il consigliere di Daniel.
Andai a sbattere contro il letto e ci caddi sopra mentre Brando mi cadde addosso.
Mi annusò i capelli , e iniziò a giocarci.
"Che buon odore che hai.." Disse sorridendomi e accarezzandomi la fronte.
"Brando ti prego alzati" dissi mentre poggiavo la mano contro il suo muscolo petto.
"Mhhh ... No" disse S iniziò a baciarmi sul collo, poi sempre giù fino al petto dove strappo la camicetta bianca e iniziò a baciarmi e a toccarmi il seno.
"Dimmi ti piace questo amore" disse con una voce terribile, che faceva paura.
Iniziai a scalciare e cercavo di liberarmi delle sue mani sul mio corpo.
Quando arrivarono all'elastico del mio pantalone.
"Che cosa ha lui che io non ho dimmelo Emma..." Iniziò ad urlare e prima che mi potesse togliere i pantaloni.
La porta andò in pezzi e Daniel entrò dentro, Brando si alzò subito ma non ebbe nemmeno il tempo di reggersi in piedi che fu scaraventato a terra.
Daniel gli era saltato addosso neanche fosse un animale con la sua preda e lo stava colpendo , lo stava colpendo al viso dovunque vedevo il sangue schizzare , le ossa rompersi, le urla di entrambi mente si rotolavano sul pavimento macchiato di rosso.
Quando tutto finì quando Daniel lo gettò fuori dalla stanza e in mezzo al grande salone lo spinse contro il muro candido che si sporcò di sangue e gli puntò un paletto di legno al cuore.
"Non devi toccarla , lei è mia e solamente mia" diss Daniel urlandogli in faccia.
"Tua? Non lo sarà mai" Daniel spinse il paletto dentro al suo corpo ma non così infondo da toccare il cuore.
Mi morsi le labbra così forte che sentii il sangue scendermi in gola.
"Cosa hai detto?" Disse saniel con uno sguardo assassino mentre teneva il paletto fermo e ben saldo nelle mani.
"Avanti fallo, spingilo dentro uccidimi non t sono stato fedele..."
Daniel non disse niente , continuava a guardarlo e io guardavo lo sguardo soddisfatto di Brando.
"Ha delle belle gambe lo sai" lo sfidava , lo faceva apposta come se volesse suscitare qualcosa in Daniel che intanto lo prese e gli infilo il paletto ancora più infondo. Fu lì che Brando fece un urlo disumano e alzò una mano compre per colpire Daniel ma non ci riuscì.
"Fallo! Uccidimi!" Disse mentre il sangue gli usciva dalla bocca.
Mentre aveva la maglietta sporca di sangue , le lacrime mi riempirono gli occhi a quella vista.
Ma qualcosa negli occhi di Daniel cambiò, sembrava come spaventato come se all'improvviso qualcosa avesse ricordato.
Lasciò andare la presa sul paletto e lascio Brando a terra.
"Vattene via e non tornare più, altrimenti ti ucciderò"
Brando si voltò verso di me e mi disse "hai rovinato tutto , tutto quello che eravamo si è distrutto tu sei una maledizione non sei la prescelta tu non porti pace porti solo la guerra... E non lo penso solo io" guardò qualcosa dietro di me e quando mi girai vidi Katarina e allison guardarmi con occhi sbalorditi.
Avevo portato via ad Allison il suo grande amore e Katarina ... Beh lei già mi odiava di natura e ora Brando , Brando ora è scomparso nel nulla nel frattempo che io mi ero voltata dietro a guardarle.
Daniel era rimasto impassibile , guardava qualcosa nel vuoto si girò solo quando Brando se ne fu andato.
Alzai lo sguardo verso di lui cercai di avvicinarmi ma non volle nemmeno parlarmi che iniziò a salire le scale.
Lo inseguii mentre camminava spedito verso la sua stanza.
"Daniel aspetta!"
"Te l'avevo detto , ti avevo detto che dovevi chiudere tutto invece tu sei sempre testarda"
Le lacrime mi scesero lungo le guance non riuscivo più a trattenerle.
"Mi dispiace Daniel non volevo ero così felice che mi sono addormentata ho chiuso la porta a chiave non potevo immaginare..."
"Non potevo immaginare che entrasse lui, e se non fosse entrato lui. Se fosse entrato uno spirito e ti avesse ucciso nel sonno se invece..." Si mise le mani tra i capelli e se li strinse più che poteva.
"Emma non farlo più promettimelo , promettimi che mi ascolterai sempre non posso perderti , non voglio che tu te ne vada via che mi lasci qui da solo" mi abbracciò fortissimo , non capivo perché mi stesse parlando così non avrei mai avuto il coraggio di lasciarlo da solo.
"Non potrai mai farlo." Dissi mentre mi cullava con le sue braccia.
***
Si era addormentata tra le mie braccia, e ora era molto più rilassata.
Non osavo immaginare lei sotto di lui mentre la tocca o la bacia solo al pensiero la rabbia monta in me e mi maledico per non averlo ucciso con le mie mani.
Ma su una cosa aveva ragione lei non era mia , si era qui accanto a me ma non era mia non lo sarebbe più stata se solo lei... Qualcuno bussò alla porta risvegliandomi da tutti i pensieri negativi.
Gli baciai la testa e gli sorrisi perché era bella , lei era una principessa e io un mostro, lei era la pace io ero la guerra, lei era il paradiso io l'inferno.
Bussarono di nuovo mi alzai scocciato perché volevo solo restare con lei , con il mio amore e vederla quanto fosse bella , vedere quanto fosse delicata , fragile ma allo stesso tempo forte come
Una roccia per aver affrontato tutto questo.
Mi avviai alla porta e mi trovai Katarina di fronte , no non di nuovo dissi sbattendo la porta.
"Ho bisogno di parlarti"
Non avevo voglia di sentire cosa avesse da dire sopratutto perché volevo tornare a letto con la mia Emma.
"Si tratt si lei" appena sentii quell'ultima parola la guardai immobile nel letto e mi girai verso la porta.
"Che cosa vuoi!" Dissi chiudendo la porta e prendendola per il braccio portandola nella sua stanza.
"Ho una proposta da farti " disse lei sorridente mentre si attorcigliava una ciocca di capelli attorno al dito.
"Cioè? "
"Tu sai che la perderai prima o poi, perciò se non vuoi che io dica la verità..." Non la feci finire che la presi per la gola e gettai contro il muro.
"Io sono il tuo re e tu devi portarmi rispetto."
"E voi l'avete portato per lei" la lasciai andare , perché aveva ragione.
Camminavo avanti e indietro nella stanza.
"Tu non le dirai niente"
"Se..."
"Se voi passerete un po più di tempo con me , se ritorniamo a divertici come prima"
"La verità gli farà male , gli farà malissimo e se ne andrà senza pensarci due volte"
Aveva ragione , adesso per la prima volta avevo paura perché lei aveva ragione io avrei perso Emma.
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Rapita da un vampiro
VampireEmma Bell era una ragazza normale , o almeno credeva di esserlo quando ai suoi 18 anni decide di andare a ballare con le sue amiche in discoteca e li incontra Daniel un ragazzo dagli occhi color dell'oceano , tenebroso e misterioso che la rapisce. Q...