Capitolo 23

6.6K 314 12
                                    

"Allora mio re cosa decidete , accettate l'offerta oppure devo andare dalla piccola Emma e svegliarla?"
"Non la devi toccare ne avvicinarti a lei" dissi , non riuscivo a pensare in quel momento alla sua proposta l'unica cosa a cui pensavo era la mia Emma, lei mi avrebbe odiato e avrebbe fatto bene.
"Allora?" Katarina restava immobile , con quel suo ghigno e mi guardava dall'alto al basso sapevo cosa voleva ma io non volevo lei , io Volev solo la mia Emma e basta.
Ma questo era il prezzo da pagare per tutto il male che avevo fatto, per il mio passato che ora stava bussando alla porta , no anzi lui non bussa la sfonda la porta e mi rovina la vita.
Che stupido sono stato a pensare che avrei potuto nasconderglielo, che cosa pensavo che tanto niente e nessuno si sarebbe intromesso in questa storia?
Io non potrò mai essere felice , tutto sta ritornando , lui è tornato per tormentarmi e continuerà a farlo finché anche la più piccola cosa che mi rende felice non sarà distrutta.
Ma io non voglio che lui gli faccia del male, lei non se lo merita.
"Devo andare ora.." Dissi voltandomi verso la porta per uscire da questa dannatissima stanza che stava iniziando a farmi mancare l'aria.
"Pensateci mio re il tempo e agli sgoccioli, la festa di mezzanotte sta arrivando" sbattei la porta ripensando alle sue parole e mi ci appoggiai contro.
Non riuscivo a respirare bene mi mancava l'aria e ora che Brando era andato via non mi restava più niente che mi avrebbe legato al mio passato.
Scesi le grandi scale avorio per prender una bella boccata d'aria , quel castello era diventato la mia prigione era diventato la mia trappola.
Aprii le grandi porte e subito l'aria fresca mi investì come un tornado , mi recai nel grande giardino e le rose brillavano sotto la luce della luna.
Le rose bianche che piacevano tanto a mia madre, le accarezzai piano , ogni singolo petalo per ricordarmi di lei di quanto nella fosse.

#flashback
"Daniel forza vieni qui" Disse la mamma mentre aveva le mani sporche di fango e terra.
"Ma mamma piove" dissi io scocciato mentre mi stavo allenando.
"Ma è qualcosa di stupendo , forza vieni qui"
Gettai la spada di legno quella con cui giocavo sempre il mio giocattolo preferito.
E mi precipitai verso mia madre che aveva le braccia aperte e mi prese in braccio e fece una giravolta.
L'acqua scendeva piano , sentivo ogni singola goccia sul mio viso e su quello
Della mamma , mentre lei sorrideva vedevo la donna più forte e brava di tute , una regina degna del suo regno.
"Guarda Daniel" disse mia madre mentre indicava qualcosa tra quei folti cespugli.
"Le rose..." Dissi scendendo e correndo verso il folto cespuglio.
"Vedo Daniel le rose sono il fiore più bello di tutti , sono delicate e fragili ma lo stelo e forte e pieno di spine pronte a ferirti"
Guardavo la mamma confuso , perché mi stava dicendo queste cose e.
Mi prese per mano e mi porto al coperto , nella mia stanzetta dalle pareti celesti. Accese il camino e ci sedemmo al calduccio.
"Le rose sono come noi, sono delicate , fragili , belle e semplici come noi ma allo stesso tempo sono forti , robuste.
I suoi petali senza il suo stelo non potrebbero vivere come lo stelo senza i suoi petali non potrebbe stare.
Vedi quello che voglio farti capire è che tutti abbiamo bisogno di una persona che ci ami e ci faccia sentire forti e robusti come lo stelo.
Abbiamo tutti bisogno dei nostri petali, cioè di quella persona che si ama così da proteggerla quando questa starà male e aiutarla quando questa sarà in pericolo."
Disse sorridendomi e accarezzandomi il visetto bagnato dalla pioggia.
"Come fa lo stelo con le spine , difende i suoi petali perché li ama"
"Si Daniel proprio così" disse mia madre mentre mi prese tra le braccia e mi mise sulle sue gambe.
"Quando troverai anche tu i tuoi petali promettimi che li proteggerai sempre , che non permetterai mai a nessuno di portarteli via."
"Li troverò mia i miei petali mamma?"
"Certo piccolo mio, tu troverai una donna degna di te, che ti ami, che ti sostenga nel momento del bisogno e che non ti lasci mai,neanche se tu facessi la cosa più brutta di questo mondo perché se è vero amore niente potrà mai distruggerlo"
"Spero che sia così mamma" dissi stringendomi tra le sue braccia.
"Sarai un bravo re da grande Daniel e quando ti sposerai io sarò lì accanto al tuo trono per veder il mio figlio felice , per farti capire che qualunque cosa farai , qualunque scelta prenderai io sarò al tuo fianco e ti sosterrò figlio mio , non dimenticarlo mai"
"Ti voglio bene mamma"
"Anche io Daniel , anche io" disse stringendomi.

Sentivo il suo abbraccio su di me, e mentre ricordavo quelle sue parole avevo le mani insanguinate per via delle spine , avevo stretto una rosa tra le mani e le spine mi pungevano il palmo della mano e i petali erano tutti rovinati.
Questo sarebbe successo a Emma se solo avesse saputo la verità , sarebbe finita come questa rosa distrutta.
Guardai il cielo tutto era diventato grigio e l'acqua scendeva su di me w mi bagnava il viso e l'abito.
Lasciai andare la rosa ormai distrutta e vidi le ferite sulle mie mani rimarginarsi, se solo non fosse stato così se solo avessi provato dolore ora non starei in questa situazione.
Una mano mi tocco la spalla e quando mi voltai la vidi, aveva il vestito bianco , candido che era in contrasto con la sua pelle olivastra , i suoi meravigliosi occhi mi guardavano , mi scrutavano come se volessero cercare di capire qualcosa.
"Che fai sotto la pioggia?" Disse sorridendomi mentre la pioggia aumentava e il suo vestito si bagnava e si attaccava alla sua pelle liscia mettendo in risalto le sue curve.
"È bello qui" dissi sorridendogli , lei era i miei petali e il suo stelo , l'avrei sempre protetta e per fare questo lei non doveva scoprire nulla , lei non doveva sapere la verità ne ora né mai.
Mi tolsi il lungo mantello nero e glielo poggiai sulla testa, ora la pioggia stava aumentando e gli sarebbe venuto qualcosa se non l'avessi coperta.
La riportai nella stanza e accesi il camino.
Mi sedetti accanto a lei , avevo così tamtam voglia di baciarla ma prima dovevo fare una cosa.
"Amore dove vai?"
"Devo sbrigare una facenda , tu mi aspetti vero..?"
"Certo amore mio ma fai presyo"
Prima di uscire la vidi accoccolarsi sotto le coperte e anche se sapevo che era sbagliato , che me ne sarei subito pentito dovevo farlo per non perderla.
Bussai alla porta e aspettai che lei aprisse.
Sentivo il rumore dei tacchi sul parquet , quando mi aprì la porta mi sorrise.
"Allora davvero non volete perderla , il re dal cuore nero si sta sciogliendo"

Rapita da un vampiro Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora