Prologo

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Phoebe Sullivan si guardava intorno, sentendosi a disagio e fuori luogo. Per la prima volta l'avevano invitata ad una festa e lei aveva cercato di uscire fuori dai suoi schemi e di prepararsi in modo decente per la festa sullo yatch.

Inoltre l'organizzatore era colui che la infastidiva sempre e che le piaceva.

Quella festa era stata organizzata per un altro scopo, oltre che divertirsi: guardare l'eclissi di luna. Si erano spinti al largo, verso l'isola Posea, conosciuta per il mistero che aleggia attorno ad essa.

Si pensava che, più ti avvicinavi, più si sentisse il canto delle sirene, che cercavano di attirarti verso loro.

La musica era ad alto volume e sentì che volevano avvicinarsi alla riva dell'isola.

Si diresse verso l'interno, intenta a farsi spazio tra la gente e cercando di non farsi vedere dall'organizzatore.

Seth Manson era il ragazzo che le piaceva ma che la prendeva in giro, infastidendola.

"Ehi Phoebe" si voltò verso la voce che l'aveva chiamata e vide proprio il ragazzo raggiungerla.

"Cosa vuoi da me, Seth?" cercò di non far risultare la voce insicura. La sua presenza la destabilizzava.

"Ti ho osservata da lontano, devo dire che sei molto carina, oggi" aveva cominciato ad avanzare, mentre lei ad indietreggiare. Avevano raggiunto un angolo della stanza, dove le luci colorate giocavano col buio.

Deglutì, osservandolo dal basso.

"C-cosa?" Seth sorrise, accarezzandole il viso e spostandole una ciocca di capelli.

"Dopo, se vuoi, possiamo farci una passeggiata all'isola Posea. Siamo quasi arrivati, manca poco" come ipnotizzata, annuì piano. Le prese la mano e la portò con sé sul ponte dello yatch.

"Non mi sono mai reso conto di quanto tu fossi bella" si domandò perché avesse avuto quest'improvviso cambio di opinione ma era troppo buona per capire.

Tutti urlarono quando la barca si fermò sulle coste dell'isola. Scesero tutti, portando bottiglie, bicchieri, luci e musica.

I due si allontanarono dalla folla, addentrandosi nella foresta in silenzio.

"Ti piace questa serata? Insomma la festa, l'eclissi di luna..?"

"Questa é la prima volta che vado ad una festa ed é.. insolito, credo" rispose cauta, scegliendo le parole giuste "Perché mi sei venuto a parlare proprio questa sera?" i due si fermarono e Seth le si avvicinò all'orecchio.

"Sinceramente, io e gli altri abbiamo fatto una scommessa: vedere se saresti davvero venuta con me e, a quanto pare, ho vinto" ghignò col solito sorriso che ormai conosceva bene. Lo vide iniziare ad allontanarsi e si rese conto che, per tutto il tempo, non aveva guardato bene la strada e che non sapeva come tornare indietro. Seth si mise a correre, lasciandola sola. Cercò di raggiungerlo ma lui era molto più veloce.

Ad un certo punto cadde in una buca. Chiuse gli occhi durante la caduta e li riaprì vedendo una piscina all'interno di essa. Contornata da sassi e sabbia, l'acqua sembrava qualcosa di magico. A terra, lì vicino, trovò una collana con una conchiglia. Spostò lo sguardo verso la piscinetta. Si avvicinò come attratta, ma scivolò cadendo in acqua. Riemerse, volgendo la testa verso l'alto e notando, sopra di sé, la luna. Quando un fascio di essa raggiunse la piscina, una testa sbucò dall'acqua guardandola stupita.

"Che diavolo ci fai tu qui?"

***

I pesci nuotavano intorno a lei mentre osservava le conchiglie sugli enormi scogli. La sua coda lilla si muoveva sinuosamente. Era quasi l'ora dell'eclissi di luna e lei raggiunse la superficie.

"Finalmente sei arrivata!" sospirò Chloe, sapendo i ritardi che faceva l'amica.

"Stavo guardando le conchiglie" alzò le spalle, portandosi una mano tra i capelli.

"È quasi ora, non dobbiamo avvicinarci a Posea, ho visto una barca che sta per arrivare" replicò Savannah, che continuava a pettinarsi i suoi lunghi capelli.

"Selene, dov'é la tua collana?" la ragazza si portò subito la mano al collo. La sua collana era scomparsa.

"Dev'essersi staccata, mentre eravamo a Posea. Vado a riprenderla" stava per immergersi, quando Chloe la fermò.

"Selene, l'eclissi sta per iniziare, non possiamo avvicinarci alla piscina!"

"Sarò veloce" alzò gli occhi al cielo e s'immerse, iniziando a nuotare velocemente. Si fermò un attimo vedendo la barca, di cui parlava Savannah, proprio sopra di sé che avanzava verso la riva.

Le mancava poco per arrivare e cercò di fare il più presto possibile. Provò ad evitare tutti i sassi, i pesci e gli ostacoli che si trovavano lungo il suo cammino. Sospirò di sollievo quando raggiunse la grotta.

Vide una ragazza in acqua e non una delle sue amiche con la coda. Una ragazza con le gambe.

"Che diavolo ci fai tu qui?" domandò stupita ed impaurita. Un fascio di luce colpì entrambe e lei vide sopra di sé la luna che veniva coperta, per poi tornare a brillare. Era paralizzata dalla paura, perché non sapeva cosa le sarebbe successo. Il massimo che poteva capitarle, pensò, era quello di non avere più i poteri.

Si girò a guardare la ragazza accanto a sé, ancora stupita da ciò che aveva visto, per poi vederla svenire.

HOLAAAA

Ecco la ripubblicazione di Moon Water!

Sarà la seconda storia che aggiornerò, il giorno prescelto sarà la domenica. 

Spero che seguirete o riprenderete a seguire questa storia. 

Non ho altro da dire, solo che mi auguro che vi piaccia questa storia diversa dal normale, che parla di sirene, personaggi che ho sempre amato. 

Alla prossima, 

Kisses

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