La professoressa Atkins continuava a parlare di funzioni riguardanti la matematica, ma, in realtà, io non la stavo ascoltando. In meno di cinque giorni la mia vita era diventata troppo frenetica ed io avevo paura di ciò che ero ormai.
Dovevo stare continuamente attenta, dovevo evitare molte cose e, lo dovevo ammettere, avevo un'incredibile voglia di pesce.
Continuavo a guardare fuori dalla finestra, fino a quando non sentii qualcuno picchiettarmi il braccio. Mi voltai, trovandomi davanti Jordan, i suoi occhi chiari mi scrutavano attentamente e sperai che i miei non fossero cambiati di colore.
"Stai bene? Ti vedo pensierosa" mi domandò, accigliandosi e facendomi riprendere dai miei pensieri.
"Sì, uhm, stai tranquillo. La matematica a volte mi annoia" guardai il mio banco, con tutte le cose in disordine, mentre il suo era molto ordinato.
"Allora, come vi siete conosciute tu e Selene?" quasi mi strozzai alla sua domanda, posta con un tono di voce basso, dato che la professoressa stava spiegando. "Ieri ti stava cercando, però credo che non sapesse il tuo nome" cosa mi dovevo inventare?
"Lei viene dal.. dal.. dal Canada" oh mio Dio "È qui per uno di quegli scambi.. sai, lei viene qui, sta per un po', studia da noi, poi va via. Perché? T'interessa?" avevo parlato velocemente, tanto che temevo che lui non mi avesse capita. Che poi, cosa gli vado a chiedere? Se gli piace? Sotterratemi.
"Piacermi? Oh no, non mi piace. Per carità, é bellissima, solo che.. non é lei che m'interessa" mormorò incerto, guardandomi negli occhi.
Stavo per aprire bocca, incantata dai suoi così chiari, quando la voce della professoressa mi fece sobbalzare. Per fortuna che anche gli altri erano distratti.
***
Quando avevo bisogno di pensare, andavo in spiaggia e passeggiavo tanto, pensando a ciò che mi assillava di più in quel momento.
Ed in quel momento stavo facendo esattamente in questo modo.
Sentivo le urla e le risate dei bambini che si rincorrevano, nonostante fosse quasi tardo pomeriggio. Alcuni ombrelloni erano ancora aperti ed una cosa che apprezzavo, era che qui c'era sempre il sole e quasi non sapevamo cosa fosse la neve. Capitava che a volte piovesse, ma accadeva meno di dieci volte l'anno.
Continuavo a camminare tranquilla, fino a quando non sentii delle urla spaventate. Mi voltai di scatto, vedendo una mamma raggiungere la riva mentre il servizio di salvataggio si muoveva freneticamente. Al largo, c'era una bambina che era andata troppo oltre, finendo quasi per affogare per la forza delle onde marittime.
Forse fu per impulso, ma mi gettai in acqua, facendo così comparire la mia coda verde smeraldo. Trattenevo il respiro e non riuscivo a muovermi, sentendomi di star per affondare. Pensai a come potevano nuotare le sirene, sarebbero sicuramente morte trattenendo il fiato. Erano una specie di pesci, quindi potevano rimanere sott'acqua a lungo. Liberai il respiro, facendo uscire tante bolle dalla mia bocca, cominciando poi a nuotare normalmente. Con uno scatto della coda, mi ritrovai a sfrecciare velocemente, arrivando subito dalla bambina che cercava di chiedere aiuto.
Tornai in superficie per poterla aiutare, mentre lei stette in silenzio, osservando attentamente la mia coda.
"Cosa sei? Una sirena?" doveva avere più o meno sei anni, non era tanto un pericolo.
"Io ora ti aiuto, ma la mia coda deve rimanere un segreto, okay?" dissi velocemente, mostrandole il mignolo che fece subito intrecciare al suo annuendo.
La portai più verso la riva, attenta a non farmi vedere da qualcuno, salutando poi la bambina e tornando sott'acqua. Portai le braccia davanti ai miei occhi, facendo muovere il mio corpo per nuotare. Mi guardai intorno, notando la vastità dell'oceano che si trovava davanti a me, tutto da esplorare. Così, per la prima volta, scacciai la mia paura e cominciai a nuotare, scattando veloce tra tutti i tipi di pesci e piante.

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Moon Water
FantasiLe sirene dominano le acque dei mari e degli oceani. Nuotano con i pesci e i delfini e cantano al chiaro di luna sugli scogli. Phoebe Sullivan è una ragazza normale ma estremamente introversa. Selene è una sirena che ama osservare gli umani di sera...