13. Selene

177 11 6
                                    

I gabbiani volavano alti nel cielo, mentre le onde del mare erano agitate, rendendo impossibile la navigazione. C'era un po' di vento, mi spettinava i capelli e alcuni mi finivano negli occhi ma poco m'importava. Ero concentrata a fissare l'oceano, a ricordare la sensazione dell'acqua fredda sulla mia pelle, della velocità a cui nuotavo.

Una goccia salata, come quella del primo giorno con le gambe,  mi scese dall'occhio e non mi sforzai nemmeno di toglierla. Non credevo che sarebbe stato peggio. Avevo desiderato così tanto poter tornare ad essere libera di nuotare, ma, dopo averlo fatto di nuovo, il desiderio era diventato ancora più forte.

Sentii una presenza accanto a me che si sedette, mentre io mi asciugai quella lacrima solitaria che era scesa. Non mi girai a vedere chi fosse, lo riconobbi subito quando cominciò a parlare.

"Che fai qui?" mi domandò Jordan e, con la coda dell'occhio, notai che stesse guardando il panorama di fronte a noi.

"Penso" risposi semplicemente, volendo chiudere la conversazione e tornare al mio pacifico silenzio. Per quanto mi fosse simpatico, in quel momento sperai che mi lasciasse in pace, per rimanere ancora un po' sola. Quando ero una sirena, c'erano momenti in cui volevo restare in silenzio, così mi dirigevo il più possibile vicino agli umani per osservarli. I loro comportamenti mi sembravano strani, le cose che mangiavano, il modo di parlare. Ci fu un momento in cui desiderai, solo per una volta, di essere un'umana per sapere come vivessero, per capirli meglio e vederli da vicino.

"Cos'é successo alla festa? Seth era preoccupato per te. Ti sei immersa in acqua e non sei più risalita. Come hai fatto a tornare a riva senza che lui ti vedesse? E cosa sta succedendo a Phoebe? Perché é così... sconvolta?" mi girai verso di lui, notando i suoi occhi chiari osservarmi seri e in cerca di risposte. Mi ricordavano così tanto i miei, che dovetti distogliere lo sguardo perché il ricordo faceva male.

"Se Seth fosse stato veramente preoccupato, sarebbe venuto lui stesso a cercarmi. Tu non sei preoccupato per me, tu sei preoccupato per Phoebe" lo vidi, con la coda dell'occhio, abbassare lo sguardo, facendo scattare in me l'illuminazione. "A te piace Phoebe, non é così? Ora si capisce anche il modo in cui la guardi. Forse eri preoccupato anche per me, ma Phoebe era con te e non ti sei spiegato il suo comportamento, ecco perché sei venuto da me. Per quanto riguarda lei, non ne so niente, per me, invece, il tuo amico si era allontanato ed io ne ho approfittato per uscire dall'acqua"

Non me l'ero presa perché a Jordan importava più di Phoebe che di me, prima o poi avrei dovuto lasciare tutti lì e sarei dovuta tornare nel mio oceano. Speravo tanto che fosse prima e non poi.

"Da quanto t'interessa Phoebe?" gli domandai, sinceramente interessata, perché volevo capire le dinamiche dell'amore. Le sirene non potevano innamorarsi, sarebbe andato contro la legge che dovevano mantenere. Jordan sorrise leggermente, cominciando a parlare.

"Non lo so, sinceramente. Forse al primo anno, quando la vidi la prima volta. Mi sembrava così piccola e diversa dalle altre, se ne stava sempre per fatti suoi. Seth la puntò, non sapevo neanch'io per quale motivo, ma avevo sempre cercato di dissuaderlo. Andavo a scuola solo per poterla osservare nei suoi movimenti silenziosi, nessuno si accorgeva di lei, era gentile anche con Seth e forse si sarà sentita lei sbagliata e non che lui stesse sbagliando. Poi sono partito alla fine del secondo anno, rimanendo un anno all'estero con mia sorella, tornando poi il giorno dell'Eclissi. Lei era alla festa e, rivederla, mi ha fatto tornare sentimenti che credevo fossero ormai sepolti. L'avevo trovata senza sensi sulla spiaggia, così la portai a casa sua, lasciandole un biglietto anonimo. Ora posso solo ringraziarti per avermela fatta conoscere. Non voglio che pensi che non ti consideri, sei una brava amica, adoro come tratti Seth, perché sei la prima che fa così. Mi piace la tua compagnia, non voglio assolutamente che pensi che tu non sia importante. Quando partirai, mi mancherai"

Moon WaterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora