19. Selene

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Come al solito, passavo la mattinata a non fare nulla. Ero in biblioteca e stavo leggendo i miti che riguardavano le sirene. Alcune dicerie erano false, ma trovai molto interessanti i racconti popolari che si erano tramandati nelle generazioni del paese.

Mentre continuavo a leggere, sentii dei passi frenetici ed alzai lo sguardo quando sentii qualcuno sedersi accanto a me. Mi voltai e trovai Seth che mi scrutava con i suoi occhi color ghiaccio.

"Non dovresti essere a scuola?" Gli domandai non sapendo il motivo del quale fosse lì con me, dato che comunque non era ancora finito l'orario scolastico.

"Non ci sono andato. Ho passato tutta la notte a cercare informazioni sulle sirene. Non crederai mai a ciò che ho visto ieri" a sentire quelle parole, cercai di non mostrarmi nervosa e di non farmi scoprire. Decisi di lasciarlo parlare "Ero praticamente caduto dalla mia barca per via della corrente troppo forte. Ero finito sott'acqua e mi mancava l'ossigeno, credevo di non farcela. Avevo gli occhi chiusi e le forze mi stavano abbandonando quando ho sentito qualcosa spingermi verso la superficie. Quando ho ripreso un po' d'aria, ho abbassato lo sguardo ed ho visto una coda di sirena. Puoi anche definirmi pazzo, ma è ciò che ho visto ed è una scoperta grandiosa" sentivo dal suo tono, quanto fosse entusiasta ed io cercai di non alzarmi di corsa e di andare a prendermela con Phoebe.

Decisi così di negare l'evidenza, perché ormai tutto stava diventando rischioso e dovevo trovare un modo per rimettere tutto a posto.

"È impossibile, le sirene non esistono" dissi fermamente, guardandolo come se fosse pazzo "Forse hai bevuto acqua salata che ti ha dato al cervello oppure è stata la mancanza di ossigeno, ma ti stai attaccando ad una cosa che non è assolutamente vera"

"Credevo che almeno tu mi avresti creduto" il suo tono incredulo e il suo viso contorto in un'espressione quasi sofferente furono quasi come una pugnalata al petto. Volevo rispondergli che gli credevo, raccontargli la mia storia, ma non potevo rischiare. Jordan e Seth erano completamente diversi e, soprattutto, su uno si poteva contare, sull'altro no. "Credevo che tu fossi diversa e che mi avresti sostenuto"

"Non è che, perché ci siamo baciati ieri, automaticamente crederò a qualsiasi cavolata tu mi rifilerai. Proprio perché sono diversa, ti ho già detto, che non voglio avere niente a che fare con te, di lasciarmi in pace. Evita di raccontare questa storiella delle sirene in giro, se vuoi ancora essere il ragazzo stronzo e popolare che sei stato fino ad adesso. Nessuno ti crederebbe ma tutti ti prenderebbero in giro" fui velenosa, vedevo il suo sguardo mutare, così distolsi il mio, chiudendo di scatto il libro che stavo leggendo e riponendolo nel ripiano vicino.

Me ne andai, non ricevendo nessuna risposta da parte sua, diretta dalla fonte dei guai.

***

"Sei per caso impazzita? Ho lezione, Selene" lasciai il suo braccio, voltandosi per vedere la sua espressione scioccata.

"Hai salvato Seth ieri?" notai la confusione nei suoi lineamenti.

"Cosa? Come... tu-" interruppi subito il suo balbettare.

"Lo so perché è venuto Seth a dirmi che una sirena lo ha salvato. Capisci la gravità della situazione?"

"Tu hai negato, giusto?" la paura di era impossessata di lei, si notava benissimo.

"Ovvio che ho negato, ma questo non lo fermerà. Cercherà la sirena che lo ha salvato e questa è stata tutta colpa tua" le urlai contro e la vidi stringere i pugni.

"Dovevo lasciarlo lì a morire? Ho solo fatto la cosa giusta" mi guardò incredula e cominciò anche lei ad alzare la voce ed io m'innervosii ancora di più.

"Non me ne frega niente di voi umani! Io voglio solo che il mio segreto sia al sicuro e tu puntualmente devi rovinare tutto e farti scoprire" gridai, vidi i suoi occhi farsi lucidi e in un attimo mi ritrovai scaraventata dall'altra parte, contro il muro.

Ebbi un flashback della prima volta in cui mi ero scontrata in quel modo, pensando subito a come ormai la situazione fosse completamente cambiata.

Phoebe rimase lì a guardarmi, per poi voltarsi ed andare via, lasciandomi sola a terra.

***

"Hai sbagliato questa volta" mormorò Jordan, gli occhi puntati su di me ma i miei erano sul mare. "Phoebe è rimasta male per ciò che hai detto, ecco perché ti ha colpita"

"Certo, che pensiamo tutti al bene di Phoebe ogni volta. Al mio, chi ci pensa? Solo io. Ho un segreto, doveva essere semplicemente mantenuto. Io non vedo l'ora di tornare ad essere una sirena e di lasciare tutto questo"

Jordan rimase in silenzio e mi resi conto di essere stata abbastanza indelicata.

"Sono stanca, Jordan. Non capisco questo mondo e voglio tornare solo ad essere completamente me stessa. Come devo sistemarla di questa situazione? Seth si è messo in testa questa cosa e non lascerà perdere facilmente"

"Provo a convincerlo io. Seth è fatto così: si mette in testa una cosa e se non trova stimoli, lascia perdere. Solo con te non ha lasciato stare" mi girai di scatto a guardarlo, gli occhi spalancati e la mente che cominciava a riempirsi di domande.

Cercai di mostrarmi indifferente, nonostante la mia faccia scioccata iniziale.

"Ti sbagli"

"Credimi, lo conosco da anni e non l'ho mai visto andare dietro ad una ragazza come ha fatto con te. Puoi averlo visto con tante ragazze, ma lo fa solo per divertirsi. Crede di non poter provare amore e non crede molto in quella che può provare una donna per lui: sua madre lo ha lasciato a sette anni, da lì è cresciuto con suo padre che è più assente che presente. Pensa che se tratta prima lui una persona, questa non può fargli male"

Pensai attentamente alle parole di Jordan, assorbendole nel mio cervello. Incredibilmente, mi ritrovai a riflettere sul bacio tra me e Seth e mi chiesi se mi sarebbe mancato una volta aver sistemato tutto.

HOLAAAA

So che sono in ritardo ed avevo detto che avrei aggiornato più spesso, ma ho anch'io una vita e mi stavo rilassando, lo ammetto.

Da qui, comincerà tutto, diversi casini, vi avviso. Voi cosa ne pensate?

Mancano 11 capitoli + l'epilogo.

Commentate con le vostre idee

Alla prossima,

Kisses

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