Anya entrò nell'ascensore dando le spalle allo specchio. Odiava il suo corpo e la sua immagine riflessa. Non negava di aver un viso grazioso, poche lentiggini sul naso alla francese, occhi nocciola contornati da ciglia nerissime e labbra carnose... ma il suo corpo avrebbe voluto chiuderlo in una scatola e buttarlo nell'Oceano.
«Togli. La mano. Dal mio sedere.» scandì con tono molto calmo.
«Non riesco a resisterti.» disse prima di girarla verso di sé.
La guardò per un millesimo di secondo negli occhi mentre le portava la mano sinistra sul collo e poi la baciò sulle labbra. Lei ristette, sorpresa da quel gesto inaspettato, ma quando Logan le accarezzò il braccio sinistro dalla spalla alla mano, finendo per intrecciare le dita fra di loro, Anya si lasciò andare, ricambiando il bacio.
A richiamarli fu il suono dell'ascensore, che si stava aprendo al nono piano. Logan tenne la mano stretta a quella della ragazza e la condusse davanti all'appartamento numero trentacinque, aprì la porta e accese la luce, entrando.
«Attenta ai gradini.» l'avvisò lasciando momentaneamente la presa per togliere il giacchetto in pelle.
Anya intanto osservò l'arredamento. A sinistra dell'entrata, addossata alla stessa parete, c'era la cucina: lavabo, quattro gas, frigo e forno, uno scaffale sopra essi e un'isola di fronte, sotto la quale c'erano tre ripiani dove era stato sistemato il bar con liquori e bicchieri vari.
Scese i due gradini e seguì Logan nel soggiorno, un vasto spazio dalle pareti in vetro che si affacciavano sul centro della città. Due divani bianchi posizionati ad L rivolti verso le due vetrate e un tavolino in mogano. La terza parete, sempre a sinistra dell'ingresso, si trovavano tre porte, mentre a destra una stanza piuttosto piccola che ipotizzò essere il ripostiglio.
«La mia camera.» disse Logan indicando l'ultima porta, a due ante scorrevoli «Il bagno.» battente al centro «E stanza degli ospiti che ho trasformato in palestra... Vuoi qualcosa da bere?»
«Ehm, un bicchiere d'acqua, per favore.» fece un giro su se stessa ammirando l'appartamento «Wow, è davvero...»
«Piccola?»
«Stavo per dire accogliente e confortevole, ma sì, anche piccola. L'adoro, davvero. Amo le cose piccole.»
Logan, da dietro l'isola, dove si stava versando un bicchiere di vino bianco ghignò alzando gli occhi verso l'ospite.
«Allora mi sa che non si fa niente stanotte.» disse tornando e porgendole il bicchiere.
Anya capì a cosa alludesse il ragazzo e le scappò un sorriso divertito.
«Oh, sai anche sorridere, interessante.»
Lei bevve un sorso d'acqua, rinfrescandosi la gola leggermente secca.
«Solo ogni tanto... Ora posso sapere esattamente il motivo di tutto ciò? Non è che ti hanno pagato le mie amiche? Se è così le licenzio...»
Logan andò a sedersi sul divano e aspettò che Anya lo raggiungesse.
«Sono stanco di uscire con ragazze senza un minimo di curve, la cui vita personale è piatta quanto il loro corpo e asp...»
«Quindi sono solo un esperimento?»
«Sapevo avresti frainteso... Non intendevo quello. Voglio una vera donna, non una modella che sclera se non trova il trucco del colore giusto.»
«Continuo a capire la stessa cosa: ti ho vista, ho notato che sei grassa e ho deciso che sei adatta per provare un nuovo tipo di peso...»
Logan si grattò la fronte con le unghie.
«No, non ho mai detto che sei grassa, neanche pensato. È andata così: ti ho vista, ho notato il tuo culo che, ripeto, è fantastico... Ho mandato i miei amici a vedere com'eri di viso e, dopo il loro consenso, sono andato a chiederti di ballare. Ho costatato il fatto che sei una figa assurda e bho, ti ho invitato qui. E, non voglio offenderti, ma da te voglio la stessa cosa che voglio da tutte le altre.»
«Ovvero?»
«Una splendida, bollente, notte di passione.» disse avvicinandosi alla ragazza «Poi te ne potrai andare.»
«Solo perché non sono come le tue ex?»
«Anche. Quando dico che sei stupenda, bellissima e fantastica, non mento... Se ti avessi trovata brutta, non ti avrei neanche parlato. E lo so che è superficiale da parte mia, ma purtroppo sono fatto così. Vorrei cambiare, e forse tu puoi riuscire ad aiutarmi.»
Anya aveva gli occhi lucidi per la frase appena terminata da Logan.
«Va bene... Ormai sono qui.» alzò le spalle e lasciò che il ragazzo le baciasse il collo.

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The Game Of Love
ChickLitQuando il mondo dei matrimoni incontra il mondo del football, ed entrambi vengo sconvolti.