The Game Of Love

12

«Oh, Michael Finneghan... Ci rincontriamo.» salutò Logan posando il suo borsone vicino ad Anya.
«Già, ma dobbiamo fare squadra, questa volta.» gli sorrise «Lei è Anya Hamilton, la persona più importante della mia vita.»
La ragazza scosse la testa mormorando un: "Che idiota." e sorridendo all'amico in modo, più che evidente, ironico.
Alzò lo sguardo e guardò Logan dal basso. Lui la osservò corrucciato.
«Ci conosciamo già... Organizza lei la festa della squadra.»
«Sì, me l'ha detto...»
La tensione tra i due era tesa, e Anya si sentì di troppo, perciò si alzò e si pulì i pantaloncini con le mani.
«Dammi le chiavi di casa e della macchina.» disse a Michael.
«Perché?»
«Così vado a farmi una doccia e preparare il pranzo, poi vengo a prenderti dopo gli allenamenti.»
Anche Michael si mise in piedi, fronteggiando Logan, e prese il mazzo dalla felpa, porgendolo alla ragazza.
«Dovrebbe passare mia sorella da casa a portare Bridgit.»
Anya sorrise raggiante ed emozionata.
«Che bello, rivedrò tua sorella.» disse sarcastica poi salutò i due ragazzi e si avviò al parcheggio.
Poco dopo venne raggiunta da Logan e sorrise giocherellando con le chiavi. «Mi avevi detto di essere single.»
«Infatti... Michael è il mio migliore amico dal primo anno di liceo.» spiegò «Martedì ti faccio sapere il luogo per la festa.» disse cambiando argomento.
«Va bene... Ci vediamo?»
Lei annuì lentamente.
«Nonostante mi sia imposta di starti lontana, non riesco se me lo chiedi con quel tono.»
Lui sorrise fiero e le diede un bacio sulle labbra.
«A martedì, allora.»
«Va bene.»
Anya entrò in auto e mise in moto, salutando nuovamente il ragazzo.

Infornò il pollo e si pulì le mani su uno strofinaccio. Si tolse il grembiule, lasciandolo appeso sullo schienale di uno sgabello e poco dopo il campanello suonò.
Euforica si alzò dal divano e corse ad aprire.
«Mamma!» esclamò una bambina di sei anni abbracciandole le gambe.