Lo studio di party planner era al decimo piano del palazzo. L'ascensore era esattamente al centro, con le porte rivolte a est. L'ufficio del capo era spostato verso l'angolo di sinistra, creando, con la stanza delle fotocopie, un corridoio che portava ai bagni e a un ripostiglio utilizzato spesso come spogliatoio dalle dipendenti. La parte dietro l'ascensore era riservato alla sala conferenze, al magazzino dei campionari e alle scrivanie degli stagisti. Gli uffici di Taraj e Tiffany erano addossati alla parete di destra. Tutte le pareti interne, eccetto quelle del magazzino erano in vetro, e l'unico mezzo per isolarsi dal resto erano delle pesanti tende in velluto.
Era ora di pranzo, erano tutti usciti per andare a mangiare. Gli unici rimasti erano Anya e Toby, la prima nel suo ufficio, seduta sulla sua comoda sedia imbottita, il secondo nella stanza fotocopie a mandare un fax ad un cliente.
Anya era al telefono con la madre di una giovane futura sposa che si stava lamentando di qualcosa riguardante la torta. La wedding planner roteò gli occhi, sfilandosi le scarpe con i tacchi della sera precedente e allungando le gambe su uno sgabello, incastrò la cornetta tra spalla e orecchio.
«Ascolti, signora Linzay... La torta è come la voleva sua figlia, non riesco a capire di quali modifiche vuole...»
«La voglio a cinque piani.»
Anya alzò lo sguardo verso Toby che le sorrise.
«Signora, è già a cinque piani.»
Nel silenzio pieno di dubbi della cliente, Anya si girò verso l'ascensore, rimanendo sorpresa nel vedere Logan Valentine uscirne.
«Mi scusi, signorina Hamilton, ci sentiamo in un altro momento, ora sono un po' occupata.» e riattaccò.
Anya ripose la cornetta al proprio posto e si alzò dalla sedia, uscendo dall'ufficio, venendo raggiunta da Toby.
«Che ci fai qui?» chiese alzando un po' la voce.
Il quarterback sollevò la mano destra nella quale teneva un sacchetto in cartone dal fast food lì vicino.
«Ho pensato non avessi mangiato...»
«Non puoi presentarti qui!»
«Perchè no? Organizzi feste, no?»
«No, organizzo matrimoni. Dei party se ne occupa una della mie socie.»
«Ma tu sei la migliore, ed è un lavoro urgente che dovrà essere perfetto.»
Anya scosse la testa.
«Toby, vai pure a pranzo.»
Il ragazzo non fece domande, prese la sua borsa a tracolla e scese dalle scale.
Anya si voltò e si avviò nel suo ufficio, seguita dal giocatore. Chiuse la porta a chiave e guardò il ragazzo al centro della stanza.
«Puoi sederti.» disse mentre lei stessa si accomodava.
«Non sapevo i tuoi gusti, quindi ho optato per le patatine fritte.»
«Grazie.»
Anya aprì il cassetto più grande e iniziò a metterci dentro i souvenir che decoravano la sua scrivania. Logan estrasse dal sacchetto i due contenitori e li posò su una tovaglietta messa dalla proprietaria.
«Sei abituata a mangiare in ufficio.»
«Sì, io ci abito in ufficio, letteralmente. Il mio appartamento è in ristrutturazione e da un mese abito qui...»
Il ragazzo fece il giro della scrivania e si abbassò all'altezza del viso di Anya, poi la baciò.
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The Game Of Love
ChickLitQuando il mondo dei matrimoni incontra il mondo del football, ed entrambi vengo sconvolti.