The Game Of Love

11

I raggi del sole filtravano nella stanza attraverso le persiane abbassate, svegliando Anya, la quale aprì gli occhi infastidita.
«Buongiorno.» la salutò Michael, appoggiato con una spalla al battente della porta.
«Buongiorno un cazzo. Il sole dovrebbe iniziare a splendere dopo le undici.»
«Sì, lo ripeti dal liceo, ma purtroppo non puoi fare nulla.»
«È frustrante!» esclamò dirigendosi in bagno.
Michael la seguì, osservandola mentre si lavava la faccia e si versava un misurino di colluttorio.
«Oggi non lavori, giusto?»
«Giusto.»
«Vieni a correre con me?»
Lei si girò lentamente con uno sguardo omicida in volto.
«Come, scusa?»
«Andiamo a fare colazione da Maurice e poi andiamo allo stadio, così mi fai compagnia mentre mi alleno.»
«Sono già lì.»
«È dal secondo anno di college che dici di voler dimagrire, prima non potevo fare nulla ma ora sono tornato a San Diego, e ho tutte le intenzioni di farti perdere peso.»
«Grazie ma no.»
«Pensavo fossi un altro tipo di persona...»
«So cosa stai facendo, Michael Finneghan, e non funzionerà.»
Lui sollevò le spalle e uscì dal bagno.

«Quanto ti odio Michael!» urlò Anya a qualche metro di distanza dall'amico, aumentando la velocità.
Il ragazzo rise guardandosi indietro.
«Non mi raggiungerai mai...»
Dopo qualche altro giro di pista, il giocatore iniziò a rallentare fino a fermarsi, si girò e allargò le braccia verso il cielo respirando profondamente.
Quando anche Anya arrivò al traguardo, diede un pugno al pettorale sinistro di Michael.
«Questa me la paghi...» lo minacciò sedendosi a gambe incrociate sulla pista di atletica.
«Da domani mattina andremo all'alba sulla spiaggia.» sorrise lui mettendosi accanto all'amica.
«Se sarai vivo.»
«E tu?» la derise per il fiato corto, lei lo guardò malamente e lui cambiò discorso «Ci hanno fotografato ieri... Ora per i lettori e i tifosi tu sei una poco di buono che deve scegliere tra me e Logan Valentine.»
Lei scrollò le spalle per poi bere.
«Non importa. Io so cosa succede nella mia vita...»
«Oh, guarda chi c'è.» parlò Michael allungando le gambe e appoggiandosi indietro sulle mani.
«Chi?» chiese non avendo le forze per voltarsi.
«Logan Valentine.»