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Erano passate due settimane e mezzo da quando Anya e Logan si erano visti l'ultima volta. Michael durante gli allenamenti aveva programmato mille idee per uccidere il quarterback, nonostante la sua amica gli avesse detto di star bene.
Persino Bridgit si era accorta che Anya era cambiata, forse in meglio. Era più forte emotivamente e più attiva: la portava in spiaggia, a fare una passeggiata a cavallo e anche all'acquario. L'aveva portata in ufficio, presentandola, forse per la prima volta, come sua figlia ed era stata accolta come una principessa, soprattutto da Toby.
«Perché ce l'hai tenuta nascosta?» chiese Tiffany, entrando nella sala delle fotocopie, guardando attraverso il vetro la piccola sulle ginocchia dell'assistente.
«Ho avuto Bree a diciannove anni, né io né il padre eravamo abbastanza maturi per crescere una figlia, perciò abbiamo firmato un accordo con la sorella di lui.»
«Che tipo di accordo?» interruppe Taraj.
«Avrebbe tenuto lei mia figlia, crescendola come una nipote. Io e... il padre avremo potuto vederla quando e quanto volevamo. Abbiamo fatto qualche viaggio insieme, come una vera famiglia, ma io e lui non siamo compatibili come coppia, e io con i bambini sono sempre stata- lontana. Non ero adatta a fare la madre. Ora sono maturata. Credo me la porterò in Europa, ci farà compagnia.» sorrise alle colleghe.
«Il padre chi è?»
«Non ve lo dirò, pettegole.» rise tirando addosso alle sue amiche uno straccio.
Bree scese dalle gambe di Toby e corse dalla madre sorridendole raggiante. Si fece prendere in braccio e lasciò un bacio sbavato sulla guancia della donna.
«Quando torniamo da papà?» chiese leggermente assonnata.
«Adesso andiamo a prenderlo.» disse guardando l'ora.
Salutarono tutti e scesero fino al parcheggio sotterraneo con l'ascensore. Montarono in macchina e si diressero allo stadio. Gli allenamenti non erano ancora finiti, perciò si sedettero sugli spalti, come quando Logan conobbe Bridgit, e aspettarono, tifando silenziosamente Michael.
Lui le vide e le salutò con un braccio e un enorme sorriso, ricambiato subito da entrambe, poi si voltò verso la squadra e ghignò in direzione di Logan che lo fissava rabbuiato.

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