24 Marzo

41 6 2
                                    

Credo che tornare a casa sia un toccasana per le pene d'amore. Non capisco bene secondo quale logica, ma a casa mi sento più "forte" e riesco un po' meglio a stare lontana da quei meccanismi di routine che si sono instaurati, del tipo: scorrere la home di facebook in modo compulsivo nella speranza di trovare qualcosa di interessante, andare dalle 15 alle 20mila volta sul profilo di MrB, sperare che visualizzi la mia storia di Snapchat eccetera.

Casa è diventata come un covo sicuro, un po' come una coperta di linus o, per rimanere potterhead, come un mantello dell'invisibilità. In ogni caso è protezione.

Oggi dopo un attento colloquio con la dottoressa M, ho trovato la parola chiave del mese: accettazione.

Devo continuare nel mio training per imparare ad "accettarmi" così come sono. Troppe volte mi sono imposta di essere in un qualche modo per forza, perchè secondo me era come dovevo essere, o come la società voleva che fossi. Anche se, non mi sono mai resa conto che in realtà, la società non mi chiedeva un bel niente! Quindi mi son trovata fin troppe volte con un piede su una rotaia, l'altro sulla rotaia a fianco e il treno in corsa verso di me. Per farla breve, tra due fuochi. Da una parte il mio animo "ribelle", se così possiamo definirlo mi diceva di fare quello che mi andava, di essere me stessa e di sbattermene di come mi volevano gli altri. Ma dall'altra parte sapevo che quella era una reazione da "la volpe e l'uva", perchè forse non mi sono mai sentita all'altezza di questa società. Il perchè lo devo ancora capire, ma sicuramente scaturisce da un trauma infantile, rovistando nel mio passato ne verrò a capo. Momento Detective. In ogni caso, ad oggi, mi sono scocciata di sentirmi sempre inferiore agli altri. Anche perchè, analizzando la situazione, è solo una mia sensazione, e molto probabilmente, per questi fantomatici "altri", non è così. Sono un individuo tipo di 20 anni, uguale a un qualsiasi altro individuo tipo di 20 anni, nè di più nè di meno. Quindi dovrei seriamente smetterla di farmi tutti questi problemi e vivere un po' più scialla.

E spassionatamente parlando, se un qualche Sam-vergognati, ha intenzione di dirmi di vergognarmi per non essere una pecora del branco, allora che si vergogni lui. In fondo non sono la prima a dire: "chi è senza peccato, scagli la prima pietra", tanto per rimanere in tema pasquale.

Al prossimo aggiornamento, viaggiatori di sogni.

M

Dream On.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora