Come promesso sono qua a continuare l'assurdo racconto di mercoledì.
Ah già, ero rimasta al bacio all'angolo della bocca.
Mi sentivo strana, confusa, è vero che il mio autocontrollo è invidiabile, ma cavolo così è malvagità.
Guadagno terreno e con falcate decise, un po' frastornata mi dirigo verso l'uscita.
Là, a sinistra, appoggiato a una colonna c'era il NuovoObiettivo che parlava animatamente al telefono?
Santo cielo, ma perchè il Karma si accanisce così con me?!
Mi è uscito un naturale: "Ma che davero?" (molto alla romana anche se io di romano ho solo metà sangue).Avevo passato più di metà della serata, nonostante la distrazione causatami da MrB, a lanciare occhiate da falco per cercarlo e niente, si era volatilizzato, sparito nel nulla, neanche a dire che il locale è grande. Eravamo praticamente stipati in un buco e io non ero riuscita a trovarlo.
Oramai ero rassegnata, poi esco ed eccotelo lì. Scherziamo?!
Quindi per tutto questo ho decretato che è stata la serata più strana della mia vita.
Una volta fuori, Uggie mi guarda e mi dice senza peli sulla lingua: "Ricordati che MrB è un gran paraculo".
Una lama nel petto, lo ammetto, ma ha terribilmente ragione, e più mi rendo conto di questa cosa, più brucia.
Avevo aspettato da 4 mesi quel momento, avevo sperato che cambiasse qualcosa, avevo sperato di accendere una lucina nel suo cervello che gli ricordasse il tempo trascorso con me e che gli facesse pensare "Che coglione che sono stato". Ma dovevo tornare con i piedi per terra, e quello era il modo più efficace anche se doloroso.
Dovevo riprendere consapevolezza che, nonostante tutto, non sarebbe cambiato nulla. Che MrB e il suo ego sarebbero stati ancora fuori dalla mia vita come prima, con la sola differenza che, a un passo dal dimenticarmelo, il destino mi aveva giocato questo brutto scherzo.
Destino, sempre lui.
Mi sono addormentata subito, il giorno dopo avevo lezione e non potevo perdere troppo tempo a crogiolarmi sui fatti appena accaduti. Ci penserò domani, mi sono detta.
Il giorno dopo, anzi, due ore e mezza dopo, sono andata a lezione.
Come sempre ero in ritardo, ho fatto la cartella in circa 20 nanosecondi, mi sono sciacquata, ho trangugiato la colazione, una tuta e sono volata fuori di casa.
Nutrizione, è interessante, ma non dopo una serata-devasto, quindi, appurato che non ce l'avrei fatta a rimanere concentrata ancora per molto, ho raccolto il mio cellulare dallo zaino e SBAM! mi sono ritrovata davanti quel nuovo sfondo.
Ho spento lo schermo. Ma non appena l'avessi riacceso, la scena si sarebbe ripetuta.
Cosa dovevo fare?Bhe.. dovevo fare tutto tranne quello che ho fatto: preso il coraggio a due mani sono entrata su whatsapp, ho scorso le conversazioni fino ad arrivare al 10 gennaio. Ed eccola lì, leggevo le ultime parole che avevo scritto, "Ok, mi metto le scarpe e scendo".
Son stata pervasa da un senso di tenerezza e amarezza per me stessa del passato, non sapevo a cosa sarei andata incontro, perchè la metamorfosi che ho subito è principalmente partita da lì.
Homo Homini Lupus diceva Hobbes. E lui aveva capito tutto. L'uomo e lupo per gli altri uomini, l'uomo nasce malvagio, e attenzione cari miei, non fidatevi mai di nessuno, ve lo dice una sfigata, che si è fidata troppo e ora si trova a dover ricominciare, a 20 anni, una nuova vita, dove fuori e dentro casa è pieno di pericoli e malvagità, dove tutti sono pronti a pugnalarti con un sorriso smagliante, dove quelli che credevi i tuoi migliori amici, stanno progettando la tua disfatta, lenta e dolorosa, e quelli che reputavi nemici o meglio persone insignificanti, stanno lottando al tuo fianco.
Mai giudicare un libro dalla copertina, mai giudicare il monaco dall'abito, l'importante è stare in guardia, sempre.
Ho preso la foto, e gliel'ho inviata dicendo: "Questa la tengo per quando diventerai famoso, così la venderò e almeno sarai servito a qualcosa".
Arco e frecce sempre in spalla.
la conversazione è andata avanti per poco, chiaramente mi ha risposto PER EDUCAZIONE, come sempre, e poi l'ho ignorato.
Avrei voluto rispondergli con una faccina, per educazione anche io, però Dora, mi ha fatto notare che la mia non era affatto educazione, ma speranza. Sempre la solita.
E poi ho aspettato un suo messaggio, un suo fottutissimo mi piace, una visualizzazione su snapchat.
Invece niente, calma piatta.
Mi sono odiata, io ne ero uscita cavolo, ne ero uscita e ora sono qui, a non capire più niente, a non volerci sperare mentre mi trovo a sperarci.
So di non doverlo fare, lo so. Ma non ci riesco, e questo è frustrante.
Ieri sera ho praticamente obbligato i miei amici ad andare a quel concerto.
Lo avrei incontrato, e magari ci saremmo riparlati e magari poi saremmo rimasti soli e magari... Basta! Il mio cervello la doveva smettere di torturarmi così. "No, M, scendi dalle nuvole, non succederà niente di tutto questo e lo sai benissimo. Non ci sarà nessun incontro, non ci sarà niente di niente."Sono uscita con LetredellaPallotta (meno una), e una volta in centro, senza un motivo i miei occhi vengono rapiti.
Sempre più biondo e sempre più bello.
La testa stava per abbandonarmi, cominciavano ad offuscarsi i pensieri e gli occhi si annebbiavano, che faccio? Lo saluto o no, è di spalle.. magari non mi vede, e se invece poi mi vede? Devo salutarlo!No aspetta ma tu hai un NuovoObiettivo, perchè MrB continua a farti questo effetto?! Smettila!
Ormai ero dietro di lui, e di fronte a me c'era sua sorella, mi sporgo un po' per salutarla.
Lo sorpasso con nonchalance e una freddezza invidiabile, lei mi abbraccia e mi fa notare che ultimamente ci incontriamo spesso.Distrattamente mi giro verso di lui, lo vedevo sfocato, aveva i suoi occhioni verdi lucidi puntati come fari verso di me. Rendiamo le cose rapide e indolore, bacio a destra e bacio a sinistra. "Ora basta eh, non voglio più vederti" gli ho detto scherzando.
Con un ciao ho fatto la mia uscita trionfale evitando una cacca di cane.
Ormai che il Karma mi odia l'avevo appurato da tempo.
Più avanti ci siamo fermate al distributore di sigarette e ho notato che mi guardava da lontano, poi anche sua sorella mi guardava da lontano, ma mi sono autoconvinta che in realtà fossero presi da altro.
MrB faceva ampi movimenti, era tutto ampliato, e giuro che non ero ancora ubriaca. Pareva c'avesse l'ipermetria.(Deformazione professionale). Bhè, non lo farà di certo per attirare la mia attenzione, mi continuavo a convincere.
Tra il suo gruppo c'era anche la mora col caschetto, non so se odiarla o dispiacermi per lei.
Ma poi me ne sono andata al concerto.
Non è stata male come serata, ma purtoppo, speravo un po' di vederlo arrivare.
Non è arrivato.
Oggi ho paura, ho paura di ricominciare a vivere nell'attesa di qualcosa che non succederà, nell'attesa che qualcosa non cambierà, nella speranza che arrivi il mio momento di felicità.
Pur sapendo che più aspetti qualcosa più non arriverà, più cerchi più non troverai (infatti vorrei proprio sapere chi ha detto "chi cerca trova" per fargli un discorsetto), e quindi dovrò rassegnarmi al fatto che l'unica chance che ho è continuare a vivere l'attimo, godermi le piccole cose belle di ogni giorno, come un cielo senza nuvole, una coccinella o l'amore di un amico a quattro zampe, una risata con le amiche, una lezione interessante, una vittoria a quiz duello, insomma una di quelle cose che ti fanno dire: "Dai, tutto sommato oggi non è stata proprio male come giornata".
Buonanotte viaggiatori di sogni,
Al prossimo aggiornamento.M.
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Dream On.
General FictionCiao. Piacere, io sono M. Questo è stato ed è ancora il mio diario online. Qua scrivo esattamente cosa mi succede oggi, cosa mi è successo ieri e cosa mi succederà domani, ma soprattutto come mi sento. Purtroppo la mia vita da un anno a questa parte...