È mezzanotte e ventitré, mi ritrovo qua a scrivere perché tanto ho perso le speranze di dormire.
Non è successo niente di particolare, però mi va..
Oggi è stata una giornata stranissima, mi è piaciuta un sacco, era troppo tempo che non facevo un viaggio in treno, però questo è stato diverso, ero una nuova Me.Da sempre questo tipo di situazioni, quelle del treno intendo, mi danno ansia..
Luoghi affollati, con le persone che ti guardano, controllano cosa fai, quante lentiggini sul naso hai, ti contano i riccioli fuori posto, trovano anche quel brufoletto che ti è spuntato proprio la stessa mattina e che hai cercato di nascondere tra i capelli. Loro ti osservano e tu lo senti.
Ma vabe, diciamocela tutta, li sento anche se non mi osservano.. Non ho ancora capito se è egocentrismo o ansia da confronto.
Appunto come stavo dicendo, oggi è stato diverso, mi sono sentita un INDIVIDUO, un INDIVIDUO individuale.
Erano mesi che desideravo sentirmi così, non ero più quella che si guardava nel riflesso del finestrino per controllare di non avere macchioline di cioccolato intorno alla bocca o caccole sporgenti. Non me ne poteva importare di meno, io ero lì come il passeggero davanti a me.
Lui si portava dietro il suo fardello e guardava pensieroso nel nulla, io i miei fardelli li avevo messi nello zaino perché son talmente tanti che a mano me ne sarei di certo dimenticata qualcuno.
Avevo le cuffiette inserite nelle orecchie, la musica confondeva i miei pensieri e li colorava, intanto con le mani stringevo il cellulare, che ormai è diventato solo un mezzo per un fine, anzi no, un mezzo per un inizio: leggevo.
Ero completamente immersa nel leggere le storie, leggevo di omicidi, di amori nascenti e di ragazzi in cerca della felicità.
Sorridevo e mi stupivo, qualche volta ho mandato un gridolino. Se mi avessero sentito e mi avessero guardato non mi sarei scomposta di un millimetro, ero nel mio mondo e nessuno doveva provare a distogliermi da lì. La mia oasi di pace.
Lanciavo occhiate fugaci al vetro, i paesaggi scorrevano veloci al mio fianco, ora vedevo un campo appena falciato, ora un capannone diroccato e le canzoni facevano da sottofondo al mio percorso.
Più scorreva il tempo, più mi rendevo conto che avrei voluto dilatarlo, volevo passare giorni su quel treno, godermi questa piccola gioia quotidiana.Ero solo me stessa, senza bisogno di rendere conto a nessuno, e mi piaceva un sacco.
E come tutti gli attimi di felicità è durato poco, circa 1 ora e 50, ma non ha lasciato spazio alla malinconia, anzi, mi ha regalato un sorriso che porto ancora addosso.
Qualcuno una volta scrisse: "Mi hanno sepolto, ma quello che non sapevano, è che io sono un seme."
[Vera_Can]E io, signori e signore, oggi mi sento germogliata.
Buonanotte Viaggiatori di Sogni.
Al prossimo aggiornamento,M
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Dream On.
General FictionCiao. Piacere, io sono M. Questo è stato ed è ancora il mio diario online. Qua scrivo esattamente cosa mi succede oggi, cosa mi è successo ieri e cosa mi succederà domani, ma soprattutto come mi sento. Purtroppo la mia vita da un anno a questa parte...