Prologo

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- Non avrei mai pensato di rivederti - disse la ragazza accavallando le gambe e accendendosi una sigaretta per evitare di guardarlo e odiarlo ancora di più.

Ella era incredibilmente affascinante, tutto in lei ispirava sesso violento, impossibile negarlo: i capelli fluenti e scuri formavano irresistibili vortici sensuali e fin troppo ammiccanti; la pelle candida emanava un seducente ed intenso profumo di pesca misto a fiori di ciliegio; le gambe snelle e lunghe erano velate da delle sottilissime calze nere e il corpo si modellava splendidamente grazie a quel tubino nero semicoperto da vistosi accessori; e infine, gli occhi dipinti di un blu profondo e ammaliante, come se avesse rubato quel colore all'oceano stesso.

Sarebbe stata un'ottima conquista per Darren se quella ragazza non fosse stata sua sorella maggiore Elisha Murs, anche nota come la Madame dirigente un locale di burlesque.

- Lo so, neanch'io avrei mai detto che un giorno avrei avuto bisogno del tuo aiuto - disse quasi con fare sprezzante il ragazzo mentre si accomodava nell'ufficio di quella ragazza ormai più simile ad una donna per via dell'atteggiamento altezzoso.

- Per questi insulti potrei anche sbatterti fuori a calci, lo sai vero? - lo provocó Elisha senza troppi complimenti e gettando in aria una spira di fumo, attraente quasi quanto lei.

Era da anni che non vedeva suo fratello e ritrovarselo così vicino era straziante sotto un certo aspetto.

Darren aveva ricevuto la parte migliore del patrimonio quando il loro adorato padre si era ritirato dai suoi molteplici affari, nonchè la parte riguardante la droga, il cavallo di battaglia di Elisha, ed egli  non aveva minimamente pensato che dopo tutti i sacrifici compiuti lei avrebbe dovuto averla.

- Fallo - la sfidó il ragazzo con una tranquillitá quasi innaturale - Non ho niente da perdere.

- Ah no? Nemmeno quella bella parte di eredità? - chiese ancora provocante Elisha alzandosi dalla sua poltrona e mostrandosi come portatrice di odio e rancore profondo.

- Non è nulla in confronto a quello che ho perso. - si lasció sfuggire malinconicamente Darren.

- Tu che perdi qualcosa?! - chiese beffarda la giovane - Sei davvero poco credibile Darren! - e scoppió in una grassa risata.

- Pensa ció che vuoi, Elisha. Io sto dicendo la verità. - si difese il giovane.

- Bene, allora dimmi pure cosa hai perso di tanto prezioso. - lo incoraggió sarcasticamente la sorella.

- Una ragazza - rispose vagamente Darren.

- Una ragazza? E non sei in grado di trovarne un'altra? - lo derise Elisha.

- Tu non sei stata in grado di trovare un altro dopo la morte del tuo ragazzo Andrew? - la ferì a sua volta Darren.

- Non hai il diritto di nominarlo - lo aggredì Elisha cambiando improvvisamente umore.

- Né tu di fare domande su questa ragazza - le tenne testa Darren.

- Se vuoi il mio aiuto dovrai dirmi ogni cosa - lo mise alle strette Elisha.

- Tu vuoi vendicare Andrew? - chiese Darren sviando la richiesta della sorella e cercando di sembrare il più professionale possibile.

- Cosa c'entra? - indagó Elisha sempre più aggressiva.

Ella aveva sofferto tanto per il suo amato Andrew. Quei due avrebbero dovuto sposarsi, poi lui era stato ucciso e per di più da Urial.

Andrew era sempre stato un bravo ragazzo, forse troppo buono, e aveva lasciato che un farabutto usasse il suo nome per uno sporco traffico proprio con Urial.

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