Capitolo 10

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- Trattala bene - aveva detto Urial a Damen mentre sfiorava il volto di Cerys con un ghigno - E nel caso in cui ci fossero problemi, contattami - e le rubó un bacio rude e carnale.

Nulla di più e nulla di meno: Urial aveva dato degli ordini e andavano rispettati.

L'aveva accompagnata in casa di Damen personalmente, tenendola sempre d'occhio: come se in un certo senso conoscesse la sua intenzione di fuggire procurandosi un passaporto e dei documenti falsi.

La ragazza era costantemente oppressa da quegli occhi che non riuscivano ad abbandonarla neanche per un istante, da quelle mani che percorrevano nervosamente la sua coscia.

Non si erano più visti dopo quel trattamento ricevuto e Urial era certo che lei avesse architettato qualcosa.

L'aveva osservata bene quando era appena arrivati a Los Angeles, ma anche quando l'aveva mandata per prova, affiancata da una dele sue ragazze di cui si fidava ciecamente, in quel bordello nella sua vecchia cittá.

Cerys aveva progettato tanti di quei piani evasivi che era stato difficile tenerle testa...neppure Sarah, che era costantemente al suo fianco per tenerla d'occhio, era mai riuscita a prevedere quelle sue fuge.

Quando Oliver gli aveva parlato di lei, Urial aveva pensato che quella ragazza fosse una sprovveduta, una bambina che non era neppure in grado di badare a se stessa e che ancora doveva crescere.

Si era sbagliato: Cerys era più scaltra di quanto mostrasse, dietro quell'aspetto così elegante e maledettamente seducente si nascondeva una mente sublime e ingegnosa.

Tutto con lei era possibile.

Cerys non era una stupida e avrebbe approfittato certamente di quella situazione, ma mentre prima l'aveva messa sotto il controllo di Sarah, la quale aveva impedito in qualche modo la sua fuga, quella volta l'aveva affidata a qualcuno di più potente e intelligente. Qualcuno che avrebbe preceduto ogni sua mossa.

Damen avrebbe svolto bene quel compito, l'avrebbe tenuta a bada e soprattutto tenuta lontana da tutta quella storia: uno dei suoi più importanti bordelli era stato "assalito", per giunta quello in cui aveva lasciato Cerys una volta trasferiti lì, in attesa che venissero ultimati gli ultimi dettagli per la sua camera.

Sarah era scomparsa e Urial aveva il vago sospetto che in tutta quella storia c'entrasse Darren oltre che sua sorella Elisha.

Ma certo: Darren era tornato per riprendersi Cerys e Urial non poteva permettergli di vincere. Si sarebbe sbarazzato di quel tizio, gli stava creando troppi problemi insieme a sua sorella.

Arrivarono finalmente a destinazione e ad accoglierli ci fu Damen.

Il ragazzo stava fumando tranquillamente una sigaretta e alla vista di Cerys che scendeva dall'auto disse: - Oh, a quanto pare la bella Cerys Hamilton mi terrà compagnia... - e con una mano le sollevó il mento facendole un'occhiolino.

Cerys rabbrividì e inaspettatamente si strinse al braccio di Urial, il quale la spinse leggermente verso Damen dicendo: - Su, Cer, torneró presto non aver paura. - e le lasció un caldo bacio sulle labbra per poi salire nuovamente sulla sua auto e partire per quel "fantomatico viaggio in Europa".

I due che erano appena rimasti fissarono l'uomo andar via e non appena gli fu loro possibile, Damen le cinse la vita con fare possessivo e disse: - Finalmente soli. Adesso potremo parlare di quelle questioni burocratiche di cui abbiamo parlato tempo fa.

- Io non voglio sapere proprio nulla dei tuoi sporchi affari. - disse la ragazza provando a liberarsi da quella stretta e opponendosi, poi aggiunse - Sono qui solo perchè Urial lo ha voluto.

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