Capitolo 19

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Damen e Lars in poco più di due settimane aveva portato scompiglio in tutti i bordelli di Urial, il quale tentava di gestire la situazione da lontano.

Le loro azioni avevano anche colpito Darren ed Elisha: i due fratelli si trovavano spiazzati di fronte a quella sorta di nemico invisibile che precedeva tutte le loro mosse e si avvicinava sempre più a Urial, togliendo loro la possibilità di colpirlo e ucciderlo.

Damen era stato così abile come stratega da aver programmato per filo e per segno ogni minimo dettaglio e fra questi si contava anche la farsa con Cerys.

Quella ragazza era più ingenua e sciocca di quanto si potesse immaginare: Damen era riuscita a comprare la sua fiducia con una caramella rappresentante la libertà.

Come faceva ad essere così stupida?

Damen non le avrebbe mai permesso di scomparire da quella realtà, lei era l'unica chiave che lo avrebbe portato direttamente a Darren.

Era bizzarro credere che una stupida questione di denaro ed eredità avesse scatenato quella vendetta tra fratelli, ma quella era l'unica ragione.

Impossibile anche solo provare a far dimenticare certe situazioni: l'odio umano e l'invidia possono essere le fonti maggiori di follie e banalità letali.

Damen voleva vendicarsi e nulla lo avrebbe fermato: se Darren aveva lasciato il passato alle spalle e si era dimenticato perfino di avere un gemello, era affar suo; Damen, al contrario, si era ricordato di lui e lo stava braccando.

Urial e Cerys avevano costituito la sua salvezza, senza di loro non avrebbe mai trovato suo fratello.

Damen era sempre stato un ottimo stratega, si immedesimava in tutto ció che voleva far credere alle sue vittime e anche quella notte non riuscì a resistere nel non vedere quella vana speranza di Cerys.

Quella notte andó a farle visita e la ritrovó in camera sua avvolta in un asciugamano bianco.

- Oh, ti stai preparando per la notte - la sorprese Damen entrando senza alcun preavviso in camera della giovane.

Cerys sobbalzó in un primo momento poi, in rappresentanza della sua nuova corazza forgiata per non essere fragile e scordarsi di tutto, gli voltó le spalle e chiese in tono sarcastico: - Non si usa più bussare?

- Sei in casa mia...sotto la mia supervisione - le ricordó Damen sorridendo sadicamente mentre le si avvicinava sempre di più, nonostante sapesse che lei non lo stava degnando neppure di uno sguardo.

- Come mai sei qui a quest'ora? - chiese la ragazza ignorando la risposta di Damen e scoprendo il corpo calzante un semplice completino intimo.

- Non posso più farti visita per parlare? - continuó Damen a stuzzicarla divertito da quel gioco.

- Sai tutto di me - ribattè la ragazza indossando una delle magliette che solitamente utilizzava per dormire - E anche tutto ció che riguarda Darren e Urial. Ti ho aiutato anche, perció di cosa vorresti parlare?

Sembrava annoiata dalla presenza di Damen, totalmente indifferente...ma egli aveva notato come Cerys lo stava guardando dopo essersi voltata per guardarlo.

Lo aveva osservato attentamente e a volte provava anche a confonderlo, metterlo alle strette, in fondo era astuta e anche coraggiosa, ma non abbastanza da poter fregare Damen Murs.

I suoi giochetti rimanevano da dilettante anche se ben curati.

- Perchè non rimani con me? - le chiese di punto in bianco con un sorriso furbo prendendole le mani per farla avvicinare a sè.

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