HARRY
"No! Tu non sei Harry! Chi sei tu? Chi? Esci immediatamente dal suo corpo! ESCI!" stava gridando Niall, in piedi sul suo letto, brandendo il crocifisso che gli aveva regalato sua nonna lo scorso Natale.
"Niall, che cosa stai facendo?" gli domandai perplesso, non mi capitava spesso di essere scambiato per un povero ragazzo con il bisogno di essere esorcizzato.
"Che cosa sto facendo io? Che cosa stai facendo tu! Saltelli da una parte all'altra della casa, corri, fai piroette, sei tutto ricci e fossette da quando ti sei svegliato e ora..." disse usando una vocetta acuta ed anche un tantino isterica "Ora mi chiedi se possiamo andare ad una festa! Tu! Ad una festa!"
Potevo benissimo capire la sua sorpresa, ma dall'essere sorpresi al pensare che qualcuno si fosse impossessato del mio corpo c'era una notevole differenza. Io stesso ero rimasto particolarmente scosso nello scoprire di voler andare davvero da John Smith anche se odiavo il troppo rumore, l'alcol, la musica da discoteca e ritenevo che andare a casa di un ragazzo con lo stesso nome del fidanzato di Pocahontas non fosse proprio una buona idea. Ma lì ci sarebbe stato Louis, che mi aveva invitato, o meglio che mi aveva imposto, per la seconda volta di uscire con lui, e dopo la bellissima serata che mi aveva fatto passare proprio non me la sentivo di rifiutare. Volevo che anche lui potesse provare quello che avevo provato in quello studio fotografico, volevo riuscire a farlo sorridere, volevo riuscire a fargli fare piroette e saltelli pensando a me.
"E vorrei che mi prestassi dei bei vestiti, per favore" aggiunsi pensando che sicuramente Louis lo avrebbe apprezzato.
"AAAAH!" urlò Niall sguainando ancora il suo crocifisso "Esci da questo corpo, Satana!"
Sbuffai alzando gli occhi al cielo "Ni, per l'amor del cielo, sono io!"
Avrei dovuto vietargli i film fantascientifici se questo era l'effetto che avevano su di lui.
"Provalo" mi sfidò, non accennando a lasciare il regalo natalizio della nonna.
"Ho quattro capezzoli" affermai sicuro.
"Potresti benissimo averlo scoperto guardandoti il corpo, questo non prova assolutamente nulla."
"So che sei andato a letto con la modella della pubblicità televisiva degli Intimissimi."
"Notizia di dominio pubblico" commentò.
"Ma non il fatto che una volta nudi tu abbia scoperto la sua natura maschile" risposi pronto, la notizia che quella modella fosse in realtà un modello lo aveva tormentato per giorni e naturalmente lo aveva confessato solo a me.
Lo vidi abbassare finalmente il crocifisso mentre un brivido gli percorreva la schiena "Harriccio, non farmi ripensare a certi momenti, ti prego!"
Gli sorrisi "Dunque, mi puoi aiutare?"
"Vorrei avere una telecamera per riprendere questo momento, è da anni che lo aspetto, avevo perso la speranza. Certo che ti presto qualcosa" esclamò commosso scendendo dal letto e andando a rovistare nell'armadio colmo di ogni genere di abiti "Vuoi andare a casa mia? Lì ci sono più vestiti, qui ne ho ben pochi" mi chiese, con la testa e il busto risucchiati in quel vortice infinito di tessuti e colori.
"Tranquillo, sono sicuro che troverai qualcosa di adatto anche lì dentro" mormorai sarcastico.
"Mmmh, preferisci un look casual da bello e impossibile o un look più sofisticato sempre e comunque da bello e impossibile?" chiese iniziando a lanciare sul letto maglie e camicie di ogni genere.
Non risposi, sapevo benissimo che comunque qualsiasi cosa avessi detto sarebbe stata totalmente ignorata: aveva aspettato per anni di potermi vestire come una bambina fa con le sue bambole e di certo non si sarebbe soffermato a dar peso alle mie richieste. Con entusiasmo mi passò una camicetta azzurra a mezze maniche, una maglietta bianca e dei jeans neri praticamente identici a quelli che mi ero infilato la sera prima.
"Metti questi e poi torna qui, ti spruzzerò addosso dell'ottimo Bleu de Chanel" ordinò entusiasta, battendo le mani tutto felice.
"Perché mi devi sporcare i vestiti con l'inchiostro blu?"
Non me ne intendevo di moda, ma di certo non avevo mai visto delle persone con abiti macchiati, anche se magari era una nuova idea di questo Chanel.
Il mio commento lo lasciò esterrefatto, forse alle feste tra compagni di scuola l'inchiostro sugli abiti era obbligatorio, ma io cosa ne potevo sapere?
"Harry, Bleu de Chanel è un profumo! Non inchiostro!" mi informò sconvolto.
"Oh."
Altra enorme figuraccia da aggiungere alla mia già lunghissima lista. Davvero mi ero imbarcato nella creazione di una sfilata di moda? Non mi sembrava ancora possibile.
Mi ritirai nella mia stanza con la coda tra le gambe e il mio nuovo abbigliamento per la serata. Ancora non mi era chiaro il perché le persone si strizzassero in pezzi di stoffa così stretti, soffocanti e poco confortevoli.
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A change would do you good || Larry Stylinson AU
FanfictionUn Harry concentrato solo sul dovere. Un Louis che vive una vita incentrata sull'apparire. Una ricerca scolastica sul piacere che porterà questi due ragazzi a relazionarsi con mondi a loro sconosciuti. --- DAL TESTO: "Perché mi hai baciato, Louis?"...