capitolo 19

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Skyler's pov.

"Allora ci vieni, sì o no?" Raccomando a Justin al telefono ormai spazientita.
"Certo che ci vengo! Prima o poi dovrò pur conoscerli." Sussurra le ultime parole.

"Non gli stai molto simpatico, credo." In questi giorni ho notato che mi stanno controllando sempre di più, quando esco.

"Si? Bhe, sinceramente tuo padre non mi piace molto. Tua madre un pò meno." Pronuncia divertito.
"Pezzo di merda!" Rido anch'io, insieme a lui.

"Ti amo tanto anch'io, biondina." Sorrido divertita.

"Ci vediamo più tardi." Lo saluto, per poi chiudere la chiamata.

Scendo dal letto e vado fuori dalla mia camera, con lo zaino in spalla e il telefono in mano.

Scendo velocemente le scale ed esco dalla porta di casa.

Guardo l'orario sull'orologio, che porto al polso.
"Ok. Skyler hai solo cinque minuti per fare in tempo e incontrare per due minuti Justin." Mi dico fra me e me, prima di iniziare a correre verso scuola.

Vedo da lontano l'ingresso di scuola e rallento il passo fino a fermarmi.
Cammino sul marciapiede al lato della strada.

"Attenta!" Mi giro all'improvviso e riesco per un soffio a spostarmi di lato, altrimenti un ragazzo con lo skate mi avrebbe investita.

"Sta attento tu!" Urlo un pò innervosita.

Mi affretto ad entrare nel cortile di scuola ed entro nel mio padiglione.
Ora, il più grande problema, è quello di andare dalla parte di scuola, dove noi alunni non potremmo andare.
Justin mi ha detto di incontrarci in quel punto, 'per stare un pò insieme senza che qualcuno rompa le palle...' Mi ricordo perfettamente l'espressione da lui usata.

Passo davanti alla segreteria cercando di non farmi vedere il più possibile.
Mi rimetto diritta e continuo a camminare, fino a quando...

"E tu cosa ci fai qui?" Cazzo, la bidella.
"Salve, stavo cercando la preside...sa-"
"La preside? Semmai, la vicepreside."
Il suo sguardo è ancora più intimidatorio rispetto a quello di prima.

"Signora Marilyn, sta con me, la ragazza." La mia salvezza.
"Oh, non sapevo...mi-"
"Torni a fare quello che stava facendo." Le impone Jaxon.

La donna si rigira e se ne ritorna indietro da dove era venuta, mentre io vado verso Jaxon.

"Grazie mille!" Lo abbraccio e gli lascio un bacio sulla guancia, causando la sua risata.

"Ok, ok. Basta con la dolcezza. Dimmi cosa ci fai qui." Mi guarda e gli sorrido.
"Sto cercando il bonazzo di tuo fratello." Dico ridacchiando.

"Mio fratello bonazzo? Ci vedi bene?" Ride insieme a me e nel frattempo continuiamo a camminare fino a quando non arriviamo all'entrata dei professori.

"Parla sottovoce... oggi papà non è in vena." Noto Jeremy da lontano che discute con la mia professoressa di latino.

"Dov'è Justin?" Gli sussurro all'orecchio, mentre Jeremy ci viene incontro con dei fogli in mano.

"È in sala professori, vieni." Mi prende per mano e mi trascina in sala professori.

Varco la soglia della porta e vedo Justin con Jazmyn alle macchinette dei distributori.

"Prendi la 22." Le indica la sorella.
"Emh..." fingo un colpo di tosse, catturando l'attenzione dei due.
"Piccola." Justin mi viene incontro e mi da un bacio a stampo.

Mi aspettavo di più...

"Hey, tesoro." Abbraccio Jazmyn e le stampo un bacio sulla guancia.
"Cosa prendi, Skyier?" Mi chiede Justin.
"Non voglio niente." Appoggio la cartella su una sedia qualsiasi e tiro fuori il libro di storia.

YOU'LL LOVE THE DEVIL//JB.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora