capitolo 8

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Skyler's pov.

Alexia ed io entriamo in cucina ridendo.
Però, appena giro la testa per dirigermi verso il frigo, noto che non siamo sole in casa...

"Hey, Sky. Questo è-" Dice Bentley, che però viene subito bloccato da me.
"Che ci fai qui?!" Mi perseguita, forse?

"Buon pomeriggio anche a te." Dice in modo strafottente.
"Non sono in vena di scherzare." Ribatto fredda.

"Oh, pochi secondi fa stavi scherzando con la tua amica." Dice sporgendosi di poco, per vedere Alexia. "Pensavo che potevi scherzare anche con me." Dice sorridendo sghembo.

Mi sta mandando il sangue alla testa...

"Hey, hey, hey. Voi due vi conoscete?" Chiede mio fratello sbalordito.
"Sì. Ci siamo conosciuti l'altra sera quando mi ha visto e mi ha chiesto di darle un bacio." Dice Justin sorridendo sfacciatamente.

"Non è vero! Quando mi hai dato della puttana, ci siamo conosciuti!" Ribatto avvicinandomi a lui per dargli un pugno, ma vengo fermata da Alexia che mi afferra dalla maglietta.

Bentley rimane un po' spiazzato, da ciò che ho appena detto.
Mentre Alexia non batte ciglio, so che lo fa per non dare nell'occhio, altrimenti perderebbe le staffe pure lei.

Come sto iniziando a perderle io...

"Vieni Justin. Andiamo di sopra, prima che inizio a strozzare sia te che mia sorella." Dice Bentley, prendendo il suo telefono dal ripiano dell'isola e uscendo dalla cucina.
"Perché pure me?!" Urlo infastidita.

"Perché non siamo qui da nemmeno una settimana e già te li fai?" Ribatte Bentley rientrando in cucina e urlandomi in faccia.
"Non sono io quella così in questa casa!"

Oh, piccola e dolce Skyler, perché hai detto quelle parole? Lo sai adesso ciò che ti aspetta, vero? Non ricordi l'ultima volta?

Mio fratello mi guarda schifato e inizia a salire le scale, due gradini alla volta. Subito Justin lo segue, non riuscendo a capire la situazione che si era venuta a creare; mentre Alexia, che lo sa, mi posa una mano spalla.

"Lo sai che ora non ti parlerà più, per un bel po' di tempo?" Dice sussurrando.
"Sai cosa cambia dal non rivolgermi la parola, a non rivolgergliela?!" Dico infastidita più che mai.

"Hey, Sky. Calmati. Non ti innervosire."
"È tutta colpa di quel biondo! Sto iniziando ad odiarlo!" Urlo, alzando gli occhi al cielo.

"Mai giudicare un libro dalla copertina. Ricordatelo." Mi dice la mia migliore amica, con una faccina da pervertita, che mi fa subito pensare a male.
"Wo, wo, wo. Calmati pure tu, brunetta."

Sghignazza per poi dire:
"Allora giochiamo o no?"
"Sì, prendi tutto ciò che trovi e mettilo sull'isola."

"Avete pure una piccola penisola ho notato!"
"Sì, credo che questa villa sia costata un po' di più rispetto alla casa a Londra." Dico prendendo una bottiglia di coca cola.

"Va bene anche una ciabatta di tuo fratello?!" Mi urla dal salotto.
"Come sei arrivata lì? E poi una ciabatta?!" Dico andando anch'io in salotto.

"Sì, perché no?"
"Tu stai male." Le dico prendendola dal gomito e portandola, di nuovo, in cucina.

-

Dopo tre ore a parlare di cazzate varie e fare quello stupido gioco, è arrivato il momento che Alexia torni a casa.

"Non puoi rimanere a dormire qui?" Chiedo piagnucolando.
"No, non posso. Sono appena arrivata ed ho appena passato un pomeriggio intero fuori casa." Dice sul portico di casa.

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