capitolo 16

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Skyler's pov.

"Quindi state insieme?" Mi chiede Alexia, mentre accarezza Cisca.

"Bhe, sì... avantieri sera, sono andata a cena dalla sua famiglia."
"Fate sul serio." Alza lo sguardo su di me e mi sorride.
Ricambio il sorriso.

"Credo che sia una delle cose migliori del trasferimento." Ridacchio e mi stendo sull'erba, socchiudendo gli occhi per quel pò di sole che mi arriva in faccia.

"Com'è la sua famiglia?"
"Sono persone per bene, almeno dimostrano questo. Non mi sono sentita a disagio, mi sono divertita. Sono anche rimasta da loro a dormire." Sorrido al ricordo e chiudo ancora di più gli occhi, appoggiando un braccio sul mio viso.

"Non hanno detto niente i suoi perché sei rimasta da loro?" C'è qualcosa che non va...

"Ale, che è successo?" Mi rialzo col busto.

Gira subito la testa di lato per non farsi vedere.

"Ale..." Mi avvicino lentamente, ma mi spiazza del tutto con una frase.

"Non vuole presentarmi ai suoi." Le si fanno gli occhi lucidi e si morde il labbro inferiore per non piangere.

"Hey." L'abbraccio forte a me e le accarezzo la schiena per calmarla.

"Non capisco perché è così stronzo. Se mi sta usando solo per scopare, bhe... gli..."
"Ale. Ci sarà pur un motivo." Continuo ad accarezzarle la schiena e le asciugo le lacrime con la mano libera.

"Mi ha solo detto che è troppo presto." Si asciuga le lacrime restanti e si alza in piedi.

"Mi devo distrarre. Andiamo da qualche parte."
Mi alzo anch'io e mi pulisco il sedere con le mani, per poi prendere Cisca ed incamminarmi con Alexia davanti alla sua moto.

"Stavo pensando, che tra poco prenderemo la patente!" Dico per smorzare un pò la situazione.

"La prenderò prima io." Fa lei con un pizzico di allegria nella voce.

"Pezzente." Salto in sella alla moto e nascondo Cisca nel mio giubbotto.
Dopo che anche Alexia si è messa il casco, partiamo.

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"Ci vediamo domani, allora." Mi saluta Alexia.
"Mi raccomando, non fare ritardo come sempre." Mi avverte sorridendo.
"Ci sarà anche Katy, quindi se faccio ritardo non è colpa mia!" Dico ridendo ed entrando in casa.

Domani abbiamo un'uscita didattica.
Durerà solo sette giorni. Ancora non ho capito dove andremo, ma i miei mi hanno autorizzato ad andarci e ne ho approfittato per staccare un pò da casa.

Purtroppo verranno anche la classi di un anno più grandi. Quindi vuol dire sopportare Katy con me, ma riflettendoci verrà anche Justin.

Prendo il telefono dalla tasca del mio giacchetto di pelle e chiamo il biondo.

"Piccola." Pare stanco.
"Ancora? Non mi piace quel nomignolo." Dico sedendomi sul divano e ridendo appena.
"Bhe, a me piace, invece." Sento cadere qualcosa e poi un tonfo profondo.

"Justin, ma che stai facendo?" Appoggio i gomiti sulle ginocchia e aspetto che mi risponda.

"Sono solo in casa e stavo cercando di capire qualcosa di latino, però è caduto anche il libro di scienze." Ridacchio e mi riappoggio al divano.

"Vuoi una mano?" Dico ridendo appena.
"La smetti di ridere?" Sono sicura che starà accennando un sorriso.

"Comunque, sì. Mi servirebbe un aiuto, è da un'ora che sto su sto cazzo di libro."
"Mi faccio accompagnare o mi vieni a prendere?" Domando alzandomi dal divano.

YOU'LL LOVE THE DEVIL//JB.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora