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"Jane dove sei stata?" Ero tornata a casa, e l'interrogatorio non poteva non mancare.

"Da Kate, mi ha chiesto di metterle lo smalto perché lei non è capace." Mentii.

"È venuto Trevor prima, e mi ha detto che i genitori di Gemma ci hanno invitato a pranzo da loro domani per conoscerci." Interessante. "Quindi volevo chiederti se volevi vestirti elegante o casual."

"Elegante ovviamente." Andai in camera con la borsa, e mi svestii. Infilai la mia tuta casalinga, e mi stesi sul letto.

"Ah il caricatore!" Mi alzai di nuovo e presi la borsa, contenente il caricatore. Non lo trovavo quindi mi toccava svuotarla.

"Il mio libro preferito, l'ombrello, un pacchetto di cingomme, il portafoglio, e...un foglietto con su scritto un numero telefonico..." Girai il bigliettino, e trovai la firma di Harry. Adesso capisco cosa stava facendo quando mi aveva messo giù la borsa. Salvai il numero in rubrica.

A HARRY: Ciao Harry, ho appena scoperto il tuo bigliettino. Comunque domani non potrò più venire perché la mia famiglia e io siamo stati invitati ad un pranzo.

Misi il telefono in carica, e qualche minuto dopo, ricevetti un messaggio di risposta.

DA HARRY: Hei. Si anche a me hanno appena detto che domani avrò un pranzo. Sarà per un altro giorno, Ciaoo.

Il destino. Quando si dice coincidenza.

"Jane è pronta la cena!" Andai a cenare. Quella sera eravamo solo io e la mamma. Trevor era con la fidanzata.

"Tesoro domani svegliati presto. Ti devo truccare, sistemare, eccetera eccetera."

"Mamma non è mica un matrimonio." Stava esagerando.

"Lo so, ma sai quanto ci tengo ad apparire perfetta davanti le altre persone. Sopratutto se queste persone sono i genitori della ragazza di Trevor." Contenta lei.

Prima di andare a dormire mi arrivò un messaggio da Cam.

DA CAMERON: Ciao bellezza, spero di non averti svegliata. Mi stavo chiedendo se il prossimo week-end vorresti uscire con me.

A CAMERON: Ciao Cam, si mi piacerebbe molto uscire con te, ovviamente in amicizia però.

DA CAMERON: Ovvio. Porterò anche un mio amico.

A CAMERON: Va bene. Come si chiama?

DA CAMERON: Nash Grier.

A CAMERON: Non li conosco. Notte.

Spensi il telefono prima che mi potesse rispondere e mi addormentai in un batter d'occhio.

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Stavo sognando di volare, quando a un tratto, nel sogno sento la voce di mia madre. Ma anche in sogno mi doveva rompere?
"Jane...Jane..." A un tratto le ali scomparvero, e caddi a terra.

Mi svegliai trovandomi mia madre che mi stava chiamando.

"Jane! Alleluja! È da cinque minuti che ti sto chiamando."

"Mamma che ore sono?"

"Le 7.15 A.M." Spero per lei che stia scherzando.
Misi la testa sotto il cuscino.

"Jane muoviti!" Mi levò la coperta da dosso, il cuscino lo scaraventò a terra, e mi afferrò dalle caviglie. Mi iniziò a fare il solletico sulla pianta dei piedi. Questa tecnica la usava quando ero piccola per farmi alzare, e nonostante siano passati un sacco di anni, quel metodo funzionava ancora.
Scoppiai in una sonora risata e mi alzai in piedi.

Try || Harry StylesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora