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Odiava parlare di se, del suo passato. Si credeva l'essere più dannato della terra, l'essere di cui tutti avevano paura.
Eppure non si sarebbe mai immaginato che un giorno, un angelo dalle ali bianche lo avrebbe salvato dall'inferno che si era creato da solo.

HARRY'S POV:

Mi arrivò un messaggio. Cass.

DA CASS: Hey Styles. Ho casa libera che ne diresti di passare da casa mia? Sai...è da tanto che non ci divertiamo un po'.

A CASS: Hey piccola, certo. Tra cinque minuti sono da te. Preparati ti farò stare benissimo.

Conoscevo a Cass da tanto tempo. È iniziato tutto da una festa. Eravamo tutti e due ubriachi. La mattina dopo mi sono svegliato, e quando sono tornato a casa, ho trovato un numero sulla camicia. Ho telefonato, e ho riconosciuto la persona.
Mi piaceva passare il tempo con lei. Lei chiede e io faccio, io chiedo e lei fa. Una soddisfazione reciproca momentanea che non andrà mai a sfociare in una relazione. Non mi piacciono le relazioni. Se sei fidanzato fai tutto solo con una tipa, mentre se sei single, fai tante cose con tante ragazze. E io adoro questa cosa. Adoro soddisfare ed essere soddisfatto.
Tra l'altro era quello che faceva mia madre prima di conoscere a mio padre.
Lei era una puttana. Adesso è totalmente cambiata, ma quando ero piccolo, ricordo che ogni sera usciva, e mi lasciava a casa da solo.
C'è stato un periodo in cui odiavo i miei genitori. – e se devo dirla tutta, ancora adesso li odio. –
Tutto ciò che sto per raccontare mel'aveva riferito mia madre. Quella sera era talmente tanto sbronza che aveva rischiato seriamente il coma etilico.
Mia madre e mio padre si sono incontrati in un incontro notturno. Lui andava a puttane.
Una sera hanno fatto quello che dovevano fare senza precauzioni, ed è spuntata fuori mia sorella.
Dopo la sua nascita mia madre ha continuato imperterrita con il suo lavoro.
Continuò fino al compimento dei miei 7 anni. Io ero stato creato grazie a un rapporto non protetto.
Ricordo tutto, le urla dalla stanza dei miei genitori con degli uomini diversi.
Papà non è a conoscenza di questo particolare.
Hanno incominciato a convivere solo quando avevo 10 anni. Prima di allora ognuno era nella sua propria abitazione.
Se solo ripenso al fatto del perché mia madre fosse una troia....
Senza neanche accorgermi, suonai il clacson della macchina per il nervoso. Le nocche erano diventate bianche a causa della forte presa che avevo fatto al volante.
Un ragazzo muscoloso e tatuato scese dall'auto e mi venne incontro.

"Cel'hai con me amico?" Lo guardai con tono di sfida dal finestrino della mia auto.

"1. Non sono tuo amico. 2. Non devo giustificarmi con te di quello che è successo, e 3..." Scesi dall'auto e mi misi in piedi davanti a lui guardandolo dritto negli occhi. "...Sparisci prima che di te non resterà solo che polvere." Mi guardava impaurito. Nessuno mette i piedi in testa a Styles. Nessuno.

"Ehm...scusa amico dai noi..."

"Ho detto che non sono tuo amico, e devi sparire. 3...2..."

"Me ne sto andando, ciao."
Bravo.

Quando arrivai a casa sua, Cass mi aspettava già in camera. Mi aveva aperto dal citofono.

Attraversai il lungo corridoio ed entrai nella seconda porta a destra. Conoscevo a memoria quella casa.

Entrai e chissà perchè, proprio in quel momento, si trovava a novanta gradi davanti la porta.

"Oh ciao Harry. Stavo cercando una perlina." Si e io sono il principe.

"Ah ok." Non davo molto importanza a ciò che diceva, a me bastavano i fatti.

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Si alzò in piedi dalla posizione che aveva prima, e ringraziò.
Mi alzai i pantaloni e boxer, e me ne andai senza neanche salutare.
Era così stupida.

Me ne tornai a casa mia e trovai mia madre intenta a cucinare una torta.

"Tesoro é passata Jane prima. Ti stava cercando. Le ho detto che eri uscito e l'avresti chiamata."

"Ok grazie la richiamerò." Salì in camera, presi il telefono dalla tasca, e composi il suo numero.

*Pronto Jane?*
*Ciao Harry, sono passata prima ma tu non...*
*Si lo so, cosa vuoi?*
*Senti, non so cosa ti sia preso, ma se sono d'impiccio dimmelo perché non ho voglia di perdere tempo con uno con te.*
*Ok allora ciao.* Chiusi la chiamata, e buttai il telefono sul letto.
Qualche attimo dopo mi arrivò un messaggio. Era Louis.

DA LOUIS: Hey amico, ti va se sabato andiamo ad una festa? Ci sono un sacco di persone che frequentano la nostra scuola.

A LOUIS: Ci sto. Però guidi tu, io mi voglio ubriacare.

DA LOUIS: Eh va bene.

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Salve ragazze!
Come avrete notato all'inizio del capitolo c'è una "citazione".
Ho deciso di metterne una ogni volta che ci sarà un HARRY'S POV.
Ciauu 😘

Try || Harry StylesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora