Era lì, sullo stipite della porta fermo a guardarmi con un asciugamano intorno alla vita, e i capelli bagnati.
Sento un calore familiare salirmi per tutto il corpo, fino ad arrivare alle guance."Jane..." Si limita a dire.
"Se vuoi me ne vado, non sapevo che eri sotto la doccia." Indico il suo corpo.
"Ma no, entra." Dice scansandosi dalla porta per permettermi di entrare. "Anzi volevo un po' di compagnia. Sono solo a casa per i prossimi due giorni."
Mi siedo sul divano, e lui fa lo stesso.
Mi sento in imbarazzo con Harry seminudo.C'è silenzio. Troppo silenzio.
Decido di fare il primo passo e incominciare a parlare, ma Harry mi batte sul tempo e inizia a farmi delle domande."Come mai sei venuta?" Abbassa lo sguardo.
"Avevo voglia di sfogarmi, e poi se devo essere sincera non volevo rimanere a casa."
"Perché?"
"Beh...mio padre è andato ad ubriacarsi." Sento le lacrime accumularsi offuscandomi la vista.
"Cosa? Perché?" Mi guarda in maniera confusa.
"Ha perso il lavoro." Cerco di trattenere le lacrime, ma penso che usciranno se non cambiamo argomento.
"Ti ha messo le mani addosso? Se ti ha fatto del male fisico..."
"No Harry, non mi ha aggredito." Ricomincio a piangere.
"Oh Jane..." Mi abbraccia, e sento il mio corpo prendere fuoco.
Mi lascia andare e mi chiede: "È la prima volta che accade?"
"No." Guardo in basso.
"Come sarebbe a dire?"
"Sarebbe a dire che lo ha fatto altre volte nel passato."
"Perché?"
"Per dimenticare una sua mania."
"Sarebbe a dire...?"
"Lui era...è dipendente dal gioco d'azzardo."
"Ma questo significa che..."
"Si. Abbiamo perso la maggior parte dei soldi a causa sua." Mi fermo un momento ma poi continuo. "Per causa sua non posso permettermi la gita. È una quota troppo alta."
"Non preoccuparti, ci andrai lo stesso. Ti pago io la quota necessaria." Lo guardo male.
"No Harry, non voglio la tua commiserazione." Lo dico con troppo disprezzo, perciò mi correggo. "Cioè, non mi sembra giusto nei tuoi confronti."
"Non era una domanda la mia." Mi guarda con un ghigno.
Mi alzo in piedi.
"Harry ti ho detto di no! Anzi non so neanche il perché ti ho raccontato un pezzo del mio passato." Mi massaggio le tempie."Non mi interessa cosa dici. Ormai ho preso questa decisione, e sai perfettamente che non la cambierò." Dice alzandosi in piedi anche lui.
"Dove vai?" Gli chiedo guardandolo andare in una stanza.
"Vado a cambiarmi, se rimango ancora un po' a torso nudo, rischierò di prendere un'influenza." Si gira a guardarmi. "Vieni dentro con me."
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Try || Harry Styles
FanfictionLa rabbia accumulatasi fin da bambino non lo aveva mai aiutato. Era sempre stato solo, ed era così che si immaginava il suo futuro. Solo e dannato. Poi un giorno arrivò lei, l'angelo dagli occhi dorati. Lui l'oscurità in cerca di luce. Lei la l...