Mi chiuse la telefonata in faccia.
Odiavo quando si comportava in questo modo."Jane vieni un momento." Mia madre mi chiamò dalla cucina.
La raggiunsi, e mi parlò di qualcosa che personalmente trovai magnifico."Ti ho trovato un lavoretto estivo. Andrai a lavorare in una pizzeria."
"Fantastico! Dove e quando."
"Da Marco's pizza. Tutti i sabati sera, dalle 7.00 P.M. a 12.00 A.M."
"Grazie, almeno avrò una paghetta tutta mia e non dovrò chiederti più niente."
Tornai in camera, e mi misi a guardare la televisione.---
La settimana passò in fretta, e quella sera, sarei dovuta andare ad una festa con Cameron, dove si trovava quasi tutta la scuola.
Speravo vivamente che Harry e compagnia non venissero, ma era una cosa praticamente impossibile visto che ci venivano Kate e Liam, e quest'ultimo era uno dei migliori amici di Harry. Accidenti.DA CAMERON: scendi sono arrivato.
Salutai alla mamma, ed entrai nella macchina di Cam. Quella sera mi ero vestita con un semplice vestitino nero, il quale mi arrivava un po' più sopra le ginocchia, e delle scarpe nere con il tacco.
"Ciao Jane, lui è Nash Grier, Nash, lei è Jane Millych." Ci stringemmo la mano.
Dovevo ammettere che era davvero un bel ragazzo. La prima cosa che mi colpì furono gli occhi. Due occhi di ghiaccio.Arrivammo, e trovammo centinaia di studenti e non, che stavano ballando a ritmo di musica. La maggior parte di essi erano ubriachi.
"Cam, vado da Eleonor."
"Ok vai, ci vediamo dopo."
"Chi è Eleonor?"
"La sua ragazza. Vieni con me." Entrammo dentro a un caseggiato.
"Ti va una vodka alla pesca?"
"Si, molto volentieri grazie." Mi prese per mano e mi portò al bancone.
Quattro bicchieri e mezzo di vodka più tardi, ero più che andata.
"Jane, smettila di strusciarti sopra di me!" Cameron era ubriaco come me, se non il doppio.
Avevo perso di vista a Kate, che era andata a cercare Liam. Fortunatamente quella sera, non avevo ancora incontrato Harry."No. Mi piace vederti così."
"Che ne dici se andiamo a farci un giro?"
"Si, incomincio ad avere caldo." Ci recammo in giardino, dove vidi Harry. Era con un'altra persona. Non riuscivo a vedere bene chi fosse, perché era girata di spalle.
"Cam, vieni con me, ho voglia di camminare un po'." Per metà era vero, ma per quanto riguardava l'altra metà, volevo vedere chi fosse quell'altra persona.
Quando passammo davanti a loro due, non potei credere ai miei occhi. Harry si stava baciando con Cass. Lui non mi aveva neanche vista, era troppo impegnato ad ispezionare la bocca di quella sgualdrina.Non seppi bene il perché, ma incominciai a sentire una gran rabbia. Strinsi i pugni fortemente, e volevo a tutti i costi, che Harry notasse che in quel momento stavo con Cameron.
"Cam, che dici di andare in bagno. Magari potrei...non so...fare qualcosa." Lo stavo dicendo in modo sensuale, e nello stesso tempo, gli stavo toccando gli addominali.
Il mio piano era riuscito alla perfezione, Harry si girò, staccandosi dalla cagna che aveva appresso, e mi fissò. Feci finta di non vederlo."Ehm...io non so. Non credi sarebbe meglio ballare ancora un po' ?"
"Uffa però!" Questa volta urlai.
"Eh va bene, basta che facciamo veloce." Una voce mi richiamò da dietro.
"Hey Jane. Ho visto che stai in buona compagnia, ti andrebbe di venire a ballare con me?" Harry mi stava squadrando dalla testa ai piedi.
"Io in effetti dovrei andare con..."
"Non mi interessa dove devi andare, ti ho chiesto se volevi venire."
"No, credo che rimarrò qui con Cam, io e lui..." Mi afferrò il polso.
"Lascia stare a Jane." Cam cercò di controbattere, ma il suo tasso alcolico era così alto, che non era riuscito a formulare una frase di senso compiuto.
"Harry lasciami! Io voglio stare con Cameron!" Non mi ascoltava, era così tremendamente testardo!
Mi portò in un vicoletto poco illuminato, dove il suono della musica spacca timpani non si sentiva quasi più."Jane mi dici cosa ti è saltato in mente? Perché sei così ubriaca? Ma sopratutto, perché eri con quel tizio?" Notavo la rabbia nei suoi occhi.
"Allora, per prima cosa sono un adolescente, e ho voglia di divertirmi, seconda cosa, sono ubriaca perchè questa è una festa, e terza cosa, potrei farti la stessa identica domanda."
"Adesso stiamo parlando di te Jane, non stiamo parlando di me." Il suo tono di voce cosi alto mi spaventava.
"È questo il punto Harry! Tu non vuoi mai che si parli di te! Ti credi perfetto, ma non è assolutamente così!" La voce si stava incominciando a incrinare. "A volte sei la persona più dolce di questo mondo, altre volte sei un demone. Il tuo cambio di personalità mi batte sempre."
"Tu non sai niente di me. Smettila di dire cose a caso, e prega il signore che mi sto trattenendo dall'insultarti."
"Ah mi vuoi insultare? Bene, fallo! Tanto non riusciresti a rovinarmi la serata ancora di p..." In un nano secondo, mi ritrovai le sue labbra sulle mie.
Erano così morbide e sensuali.Volevo staccarmi da quel bacio appassionante. Dentro di me stava avvenendo una battaglia tra cervello e ormoni. Ovviamente vinsero gli ormoni.
Mi feci abbandonare dalla meravigliosa sensazione che stavo provando in quel momento.
Mi ritrovai attaccata al muro.
"Sei così sexy Jane..."
Il nostro bacio venne interrotto da una telefonata.*Pronto.*
*Jane sono Kate, dobbiamo andare via, sono le 3 del mattino.**Come le 3? Io dovevo essere a casa due ore fa. Ok arrivo, dove sei?*
*All'entrata vieni, ci riaccompagnerà Liam.*
Chiusi la chiamata."Harry devo andare a casa, mi accompagneranno Liam e Kate." Stavo guardando in basso. Non volevo vedere i suoi occhi dannatamente belli.
"Andrò via con Louis, ci vediamo." Se ne andò lasciandomi sola.
"Cosa ho appena fatto?" Pensai questo durante tutto il tragitto fino a casa.
Salutai i ragazzi, e fortunatamente, mamma stava dormendo.
Andai in camera e mi sdraiai sul letto completante vestita. Avevo la sensazione di aver dimenticato qualcosa.Mi alzai a sedere di scatto.
"O mio dio, ho dimenticato Cameron!"
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Try || Harry Styles
FanfictionLa rabbia accumulatasi fin da bambino non lo aveva mai aiutato. Era sempre stato solo, ed era così che si immaginava il suo futuro. Solo e dannato. Poi un giorno arrivò lei, l'angelo dagli occhi dorati. Lui l'oscurità in cerca di luce. Lei la l...