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Rimasi sbalordita dalla figura che avevo davanti.
Era perfetta.
Mi vennero le lacrime agli occhi.
Ero così felice di rivederlo dopo un anno.

"Papà." Mi avvicinai a mio padre e lo abbracciai forte. "Sei qui con me. E questo non è un sogno. Non è una mia fantasia." Non mi riuscii più a trattenere, e incominciai a piangere.
"Oh bambina mia quanto mi sei mancata." Potevo sentire la sua voce incrinarsi.
"Papà mi sei mancato tanto." Mi staccai dal suo abbraccio, e mi asciugai le lacrime sulle guance con il dorso della mano.
"Tieni piccola mia, queste rose sono per te.
Sei così cresciuta dall'ultima volta che ti ho vista."

"Grazie papà. Mamma lo sa che sei arrivato?" Annusai le rose, ed emanavano un odore buonissimo.

"Si Jane, è andata a fare la spesa perché ha detto che questa sera vuole festeggiare. Vuole fare una festa per il mio ritorno." Mi sorrise e io con lui.

"Vieni, usciamo un po'. Ti porto a prendere un gelato, e intanto chiacchieriamo su quello che hai fatto in mia assenza."

"Si andiamo." Ero troppo emozionata, e contenta per realizzare che effettivamente mio padre fosse lì con me. Se fosse stato un sogno, speravo con tutta me stessa che non mi avrebbero svegliata.

Quando uscimmo di casa, mio padre aveva deciso di andare a piedi.

"Oh bambina mia, ho così tanto da chiederti e da raccontarti.
Ma iniziamo con un passo alla volta. Hai trovato il fidanzatino?"

"Oh papà." Risi per la sua domanda.

"Che c'è? Cosa ho detto?" Disse lui sorridendomi.

"No, non cel'ho il fidanzato." Dissi sorridendogli.

"Beh allora meglio così, nessuno farà soffrire la mia bambina." Disse dandomi un bacio sulla fronte.

Quando arrivammo alla gelateria, mio padre mi comprò il gelato al gusto di biscotto.
Per lui invece si prese un cono alla vaniglia e alla cioccolata.

Ci sedemmo su una panchina e parlammo un po'.

"Jane quella non è Kate?" Mi girai e vidi la mia migliore amica baciarsi con Liam.
Si erano messi insieme e non mi aveva detto niente?

"Si, è Kate. Mentre il ragazzo al suo fianco si chiama Liam."

"Sono carini insieme."

"Già." Finimmo il gelato e tornammo a casa.

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Mio padre aprii la porta di casa, e non appena entrammo, trovammo la tavola imbandita.
Mio fratello si era messo giacca e cravatta mentre mia madre un vestito rosso.

Io invece non mi cambiai, alla fine era solo una cena in famiglia.

Ci sedemmo tutti intorno alla tavola apparecchiata, e iniziammo a mangiare.

"Caro qui c'è il pollo con patatine fritte." Mio padre però, era troppo impegnato a controllare il suo telefono invece che godersi la cena della moglie, e i racconti di mio fratello.

"Si, grazie amore." Disse continuando a smanettare con quell'apparecchio elettronico.

"Papà sai che oggi ho preso..."

"Si dopo Jane, ora devo rispondere a delle email importanti."

"Ma papà..." Ero un po' delusa dal suo comportamento.
Non mi vede per un anno intero, e a cena, invece di godersi il pasto e stare in famiglia, preferisce usare il telefono per rispondere a delle email.

"Jane, dopo tu e Trev potrete dirmi tutto quello che vorrete, adesso però non posso, ho del lavoro più importante da sbrigare." Era meglio fare come diceva lui, volevo che si potesse sentire a proprio agio.

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Il giorno dopo era sabato, ciò significava niente scuola.
Proprio quel giorno ci sarebbe stata la festa a sorpresa per Gemma.

Mandai un messaggio a tutti coloro che dovevano partecipare, e tutti, mi dissero che sarebbero venuti.

Dovevo assolutamente andare a comprare un regalo per Gemma.

Dissi a mia madre che sarei uscita per andare a comprare il regalo alla ragazza di Harry, e mi diede dei soldi.
Salutai mio padre, che come la sera precedente era impegnato a usare le sue apparecchiature elettroniche, e uscii.

Passai per molti negozi, ma alla fine mi fermai in un negozio davvero molto carino.
Vendeva delle collanine con dei nomi.

"Salve signorina, posso esserle d'aiuto?"

"Ehm...sì, lo vende il ciondolo con inciso Gemma?"

"No, l'ho appena venduto venduto a un ragazzo, ma se vuole glielo posso fare, ci metto mezz'ora."

"A d'accordo, allora passo a prenderla tra un po'. Arrivederci." Salutai e me ne andai a fare un giro per ammazzare il tempo.

Mentre camminavo sul marciapiede, incontrai a Niall.

"Hey Jane!" Era sempre più bello.

"Uelà biondino! Come stai?"

"Bene, sto scegliendo il regalo da fare a Gemma."

"Ah ci vieni anche tu?"

"E certo, pensi che mi perda una festa?"

"Ma ovvio che no." Risi.

"Ci sarà da divertirsi, ho chiesto a Louis di aiutarmi a preparare dei giochi."

"Giochi? Non abbiamo dieci anni." Dissi sorridendogli.

"Appunto, abbiamo diciotto anni, e per questo abbiamo preparato giochi fa-vo-lo-si."

"Ah se lo dite voi!" Mi fece l'occhiolino e se ne andò.

La mezz'ora passò in fretta, e tornai al negozio.

"Tenga signorina, sono 30 sterline." Gli diedi i soldi, e mi diressi a casa per incominciarmi a preparare per la festa.

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ANGOLO AUTRICE:

Ciao patate bollite, ho svelato chi era la persona misteriosa. Contenti/e?

Cosa fate? Io sto guardando l'Italia che gioca la partita.

Comunque vi consiglio di dare un'occhiata a CLAIRDIRECTION le sue storie sono fantastiche.

Ciaoo.

Ma è possibile che ogni volta che chiudo, non so come salutare? #disagio

Consigliatemi qualche modo per salutare in modo carino.

Try || Harry StylesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora